Social Media Strategy

Turismo balneare, le strategie per differenziarsi

turismo balneare

Turismo balneare: ormai ci siamo. Una nuova stagione balneare è ormai alle porte. Le premesse sembrano essere incoraggianti.

Dopo due anni di incertezze, sulle coste italiane è atteso un vero e proprio boom di presenze. 

Ma gli stabilimenti balneari sono davvero pronti a intercettare questa domanda? Hanno messo in campo le giuste strategie di comunicazione?

Lo vedremo strada facendo. Da parte nostra proviamo a proporre qualche strategia utile a migliorare la presenza sul web e sui social.

Lo facciamo affidandoci ancora una volta agli studenti dello IAAD – Istituto d’Arte Applicata e Design di Bologna.

I ragazzi, guidati dal professore Riccardo Pirazzoli, hanno preso come punto di riferimento la riviera romagnola. Ma le loro strategie possono tornare utili ovunque.

Non solo in questo segmento di mercato. Ma anche in altre realtà del settore turistico e dell’hospitality.

Buona lettura!

Turismo balneare – Le strategie per differenziarsi

In questo articolo affronteremo il tema degli stabilimenti balneari della riviera romagnola e di come una giusta strategia di comunicazione e di conversione che sfrutta a pieno il potenziale dei social possa aumentare l’awareness e il valore di quest’ultimi.

In particolare, ci focalizziamo sulla zona di Ravenna, Cervia e Milano Marittima, ovvero la celebre Riviera romagnola iconicamente conosciuta per l’happy hour, tradizione che negli anni ha però subito forti variazioni specialmente in quello che è il modo di vivere la spiaggia.

Strategia vincente: il funnel marketing

Oggi giorno, sempre più utenti entrano inconsapevolmente dentro un vortice discendente di un imbuto gigantesco, astratto e potente.

Questo imbuto coinvolge occasionalmente tutti noi e si chiama funnel di marketing. (Qui un approfondimento su Marketing integrato e turismo).

Il funnel di marketing è quindi il percorso che un utente segue da quando entra in contatto con la tua azienda fino al momento in cui acquista il tuo prodotto.

Ovvero nel momento in cui diventa davvero un tuo cliente.

Talvolta fino a diventare parte del pubblico caldo, quindi fidelizzato.

Il funnel si può idealmente dividere in tre macro fasce: la parte alta (la più ampia), la parte centrale e la parte finale (la coda dell’imbuto).

Le tre macrofasce del Funnel

Tre acronimi inglesi identificano queste zone: Tofu, Mofu e Bofu:

TOFU (Top of the Funnel). Nella parte alta dell’imbuto troviamo i visitatori che entrano in contatto con i contenuti che portano traffico e lead al tuo sito, quelli privi di, o con minime, barriere all’accesso;
MOFU (Middle of the Funnel). Nella parte intermedia arrivano invece coloro che fruiscono dei contenuti che presentano una barriera all’accesso di poco superiore. Questi contenuti generano prospects;
BOFU (Bottom of the Funnel). Nella parte inferiore dell’imbuto si concentrano coloro che intendono realmente acquistare il prodotto o servizio offerto, diventando in questo modo tuoi clienti a tutti gli effetti e fruendo dei contenuti con maggiori barriere.

Strategie di differenziazione: analisi dei quadrati semiotici

In questo periodo storico i social sono ormai diventati indispensabili per le strutture  turistiche, tuttavia essere semplicemente presenti al loro interno non è più sufficiente.

Saperne fare un utilizzo innovativo e sfruttare a pieno le potenzialità offerte è infatti fondamentale per comunicare al meglio con la propria community e non solo.

All’interno dei social è sempre più facile cadere nella banalità essendo diventati, specialmente negli ultimi anni, la base per la comunicazione di qualsiasi tipologia di prodotto o servizio.

La sfida più grande, se si vuole emergere dalla massa, è quella di riuscire a differenziarsi.

Partendo da questo presupposto, abbiamo quindi condotto una ricerca sulle piattaforme di Instagram, TikTok e Twitch volta ad analizzare e comprendere al meglio le possibilità comunicative e le opportunità offerte da ciascuno di loro.

Turismo balneare

Turismo balneare: come aumentare le interazioni con l’utente

All’interno del quadrato semiotico in alto abbiamo analizzato le varie funzionalità offerte dal social, inserendole in base ai risultati ottenibili con le varie funzionalità.

Per l’engagement è invece utile collaborare con micro influencer della zona che, condividendo ad esempio la loro giornata al mare, possono generare curiosità tra gli utenti e attirarli nel vostro stabilimento.

Infine, per quanto riguarda la brand awareness, può essere incrementata tramite le adv stories che devono però essere geolocalizzate in modo da colpire il target specifico della zona.

Turismo balneare
Essendo un social molto utilizzato, trovare il modo per differenziarsi da tutti i competitor non è semplice.

Il nostro consiglio è quello di cercare di aumentare il più possibile le interazioni con l’utente e, di conseguenza, il senso di community tramite stories, sondaggi o box domande.

L’impatto di TikTok sulla Generazione Z

Queste storie interattive danno infatti la possibilità all’utente di rispondere a domande come “sei un tipo più da prima o ultima fila?” oppure “che drink preferisci bere in spiaggia?”

Come approfondiremo poi in seguito, far trovare in aggiunta a queste un link che riconduca ad un’app dove viene data la possibilità di scegliere l’ombrellone e ordinare cibo e bevande direttamente dalla spiaggia risulterebbe essere sicuramente la chiave di svolta per il vostro stabilimento.

TikTok Turismo Balneare

Per quanto riguarda TikTok, va detto che è un social che è riuscito ad affermarsi in maniera importante negli ultimi anni.

È uno dei più utilizzati dalla Gen Z e non solo.

Sono infatti sempre più le aziende che, consapevoli della risonanza mediatica generata dai trend della piattaforma, sono approdate al suo interno per farsi conoscere e condividere il proprio lavoro con un pubblico più ampio.

Le dirette e i contenuti ispirati dai trend del momento

Si tratta di un social ancora poco utilizzato dagli stabilimenti balneari, è vero. Tuttavia riteniamo che un utilizzo regolare e consapevole potrebbe portare vantaggi considerevoli in termini di awareness e visibilità.

È quindi un ottimo strumento per rafforzare il proprio stabilimento nella parte tofu del funnel.

All’interno del quadrato semiotico che potete osservare in alto abbiamo analizzato le varie funzionalità offerte dalla piattaforma e le abbiamo posizionate a seconda dei risultati ottenibili utilizzando ciascuna di esse.

Realizzare dirette e pubblicare contenuti che seguono i trend del momento sono ad esempio ottimi modi per coinvolgere maggiormente la nostra community e aumentare le interazioni e la ri-condivisione dei contenuti da parte degli utenti.

Consigli per un uso efficace di TikTok

I nostri consigli per chi è alle prime armi con l’utilizzo di questo social sono:

  • Stabilire sin da subito in modo chiaro quali sono gli obiettivi che si vogliono raggiungere sulla piattaforma
  • Tenere monitorati nel tempo e analizzare in modo attento i trend e i contenuti che diventano virali
  • Realizzare contenuti che siano in linea non solo con il nostro stabilimento, ma anche e soprattutto con il tone of voice della piattaforma.

Format che consigliano location segrete/poco conosciute e attività interessanti praticabili nella zona sono ottimi modi per far parlare di sé e rendere i contenuti realizzati virali all’interno di TikTok.

TikTok

Twitch, un social in forte espansione

Twitch va a inserirsi nella seconda parte del funnel: il mofu.

Si tratta di un social in forte espansione.

Non ancora però raggiunto dalle aziende, le quali trovano difficoltà nel basare le proprie strategie su un social a loro sconosciuto e di cui non conoscono ancora bene le potenzialità.

Il social viola, agli albori della sua creazione, era frequentato esclusivamente da gamer che lo utilizzavano per provare nuovi videogiochi. Oppure per seguire i loro streamer preferiti.

Successivamente il target si è ampliato, complice anche la creazione di canali che soddisfano ora un pubblico più ampio e diversificato.

Twitch - Turismo balneare

Promuovere gli eventi con le live

Il quadrato semiotico in alto analizza le varie funzionalità del social in base ai risultati che le sue varie funzionalità possono offrire.

È possibile ad esempio portare a un nuovo livello gli eventi degli stabilimenti balneari.

Ad esempio invitando ospiti conosciuti all’interno della piattaforma e che possono usare le live come mezzo per condividere le loro esperienze in riviera, attirando così nuovi utenti e creando interazione.

Le dirette riuscirebbero ad aumentare il senso di community e la brand awareness del lido.

Twitch - Turismo Balneare

Un’app per il vostro stabilimento

Nella fase finale del funnel, ovvero il bofu, una delle strategie migliori da attuare è quella di avere un’app ufficiale del proprio stabilimento a cui rimandare l’utente per semplificare la fruizione dei servizi offerti dalla vostra attività.

Si potrebbe infatti dare alle persone la possibilità di: prenotare il proprio ombrellone e sdraio nella posizione che più preferiscono.

Oppure riservare un tavolo per pranzare o fare aperitivo.

O, ancora, registrarsi ad un evento da voi organizzato e ottenere il biglietto in digitale direttamente sull’app.

L’importanza del posizionamento sui motori di ricerca

In questo modo verrebbe catturata l’attenzione del target più giovane e generate maggiori conversioni.

Infine gli utenti devono essere colpiti anche da un risultato trovato su Google, oltre che dal funnel stesso.

Una meta description scritta per bene dà infatti la sensazione all’utente di essere sulla strada giusta.

Per essere trovati in prima pagina, i contenuti dell’articolo devono essere utili (per davvero, rispondono ad un intento di ricerca) e ottimizzati lato SEO.

Oltre che essere scritti dopo un’approfondita Keyword Research.

Vitale è anche l’ottimizzazione dell’architettura del proprio sito web.

Turismo balneare: come utilizzare il meglio di ciascun social

Il quadrato di Greimas mostra l’analisi delle funzionalità dei diversi social e dell’app che potrebbero essere utilizzate da un ipotetico lido della riviera romagnola.

I parametri con cui abbiamo ottenuto questo risultato sono l’engagement e il target. Quest’ultimo varia leggermente da un social all’altro.

Quadrato Greimas_Ipotetico Lido

Instagram

Per Instagram è emerso che è un social con un engagement molto alto, date le infinite possibilità che offre per interagire con gli utenti. Come commenti, likes, box domande e direct message.

Il target del social si sposta su una fascia d’età più alta di TikTok e Twitch. Va a posizionarsi tra i 25 e i 45 anni. (Qui alcuni consigli utili per sviluppare al meglio il feed).

TikTok

TikTok prende invece un pubblico che va dai 16 ai 25 anni e riesce a mantenere l’engagement alto grazie alle sue funzionalità di like, commenti e i suoni utilizzati nei video che vanno a creare dei veri e propri trend. L’engagement si abbassa con gli ADV della piattaforma, che possono essere però molto utili soprattutto se geo-localizzati.

(Qui alcune indicazioni utili sui tools da utilizzare per migliorare il brand).

Twitch

Su Twitch c’è la possibilità di creare numerose interazioni che girano tutte intorno alle live, l’engagement al momento delle dirette è molto alto ed è utile per essere utilizzato durante gli eventi organizzati dallo stabilimento: in questo modo è possibile far provare l’esperienza a chi non c’è fisicamente, ma che potrebbe essere interessato a venire al seguente.

L’app non crea engagement, ma aumenta le conversioni e dà la possibilità all’utente di prenotare ciò che vuole da casa o direttamente dallo stabilimento. Con quest’ultima è possibile raggiungere gli utenti di entrambe le fasce d’età: sia dai 16 ai 25 anni, che dai 25 ai 45 anni.

Conclusioni

In conclusione, si può affermare che al fine di emergere tra la concorrenza online e offline che vi è tra gli stabilimenti balneari, è necessario strutturare una comunicazione efficace e ben dettagliata in modo da bucare la bolla dei clienti già ottenuti e arrivare ad un nuovo pubblico. Creare un funnel ben strutturato è essenziale per far sì che l’utente sia accompagnato in tutto il processo fino ad arrivare alla conversione.

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Articolo a cura di:

Giorgia Carrino
giorgia.carrino@icloud.com

Mazzurana Anna
annamazzurana2000@gmail.com

Ricciardi Andrea
andrea.ricciardi@studenti.iaad.it

Tinchelli Irene
irenetinchelli00@gmail.com

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