Turismi

La formazione può valorizzare il turismo delle radici in Italia

turismo delle radici

24 febbraio 2023. Il turismo delle radici, noto anche come “turismo genealogico”, è una forma di viaggio sempre più popolare nel nostro Paese, che coinvolge italiani residenti all’estero e discendenti di italiani.

Secondo l’Agenzia Nazionale del Turismo (ENIT), il bacino di utenza di questa forma di turismo è di circa 80 milioni di persone in tutto il mondo, rappresentando così un’opportunità di sviluppo turistico per l’Italia.

Il turismo delle radici si basa su un legame emotivo con i luoghi di origine, che spinge i turisti a visitare le loro città, paesi o regioni d’origine, alla ricerca delle loro radici e della loro storia familiare.

Questo viaggio può diventare un’occasione per valorizzare il patrimonio culturale e storico del territorio e per promuovere l’Italia attraverso il passaparola dei turisti stessi.

Secondo i dati del Ministero degli Affari Esteri, il turismo delle radici ha generato un’importante economia di 4,2 miliardi di euro solo nel 2021. Inoltre, la durata media di soggiorno dei turisti delle radici è di sette giorni, con una presenza significativa di giovani tra i 25 e i 34 anni, interessati anche al turismo enogastronomico.

L’ENIT sta collaborando con le regioni italiane per sviluppare un’offerta turistica integrata nell’ambito del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), che tenga conto delle esigenze dei turisti delle radici e delle loro aspettative.

Il turismo delle radici rappresenta un’opportunità per gli italiani nel mondo di ricostruire un legame con l’Italia e di ritrovare i luoghi della propria memoria familiare.

In questo senso, il turismo delle radici può essere un mezzo per riscoprire e valorizzare il patrimonio storico e culturale del nostro Paese.

Inoltre, il turismo genealogico può essere visto come una forma di formazione informale, poiché i turisti delle radici imparano e approfondiscono la loro conoscenza della storia e della cultura italiana attraverso le visite ai luoghi d’origine dei loro antenati.

In precedenti articoli del 2011 e del 2012, abbiamo approfondito il tema del turismo genealogico, esplorando le sue potenzialità e i suoi vantaggi.

Nel primo articolo, “Dall’albero genealogico al turismo genealogico“, abbiamo analizzato come il turismo delle radici possa essere un mezzo per scoprire le proprie radici e approfondire la conoscenza della propria storia familiare.

Nel secondo articolo, “Caso studio sul tema Turismo Genealogico“, abbiamo esaminato un caso concreto di turismo genealogico, evidenziando i vantaggi per il territorio e per i turisti stessi.

In conclusione, il turismo delle radici rappresenta una forma di viaggio in crescita nel nostro Paese, che offre opportunità di sviluppo turistico e di valorizzazione del patrimonio storico e culturale.

Inoltre, il turismo genealogico non si limita ai soli discendenti di italiani, ma coinvolge anche persone di altre nazionalità che hanno un legame familiare con l’Italia.

Questo tipo di turismo può essere un’opportunità per riscoprire le proprie radici e per scoprire la propria storia personale.

La formazione è un elemento fondamentale per lo sviluppo del turismo delle radici.

I professionisti del settore devono essere in grado di offrire ai turisti un’esperienza coinvolgente e autentica, ma anche di fornire loro le conoscenze necessarie per scoprire la propria storia familiare.

In questo senso, la formazione può essere un fattore chiave per il successo del turismo genealogico.

Ci sono diverse iniziative che mirano a promuovere la formazione nell’ambito del turismo genealogico.

Ad esempio, alcune università italiane offrono corsi di laurea e master in turismo culturale, che includono anche il turismo genealogico come materia di studio.

Inoltre, ci sono associazioni e organizzazioni che offrono corsi e workshop sulla ricerca genealogica e sulla scoperta delle radici familiari.

In conclusione, il turismo genealogico rappresenta una grande opportunità per il nostro Paese in termini di sviluppo turistico e valorizzazione del patrimonio culturale.

Tuttavia, per sfruttare al meglio questa opportunità, è necessario investire nella formazione dei professionisti del settore e nella promozione di iniziative che permettano ai turisti di scoprire la propria storia familiare in modo coinvolgente ed autentico.

Solo così si potrà creare una vera e propria rete di viaggiatori che possano trasmettere le bellezze e le emozioni dell’Italia in tutto il mondo.

(Foto tratta dal filmato del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale).

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