Turismi

Halloween e turismo magico, trasformare le leggende sulle streghe in opportunità

Che se ne voglia dire ottobre è da sempre stato un mese magico, sarà per merito dell’arrivo dell’autunno: primi camini accesi, vin brulè, i colori delle foglie che assumono nuance misteriose e mistiche, oppure perché è il mese di Halloween. Le città si trasformano tutte si vestono a festa con teschi, zucche, si preparano al “dolcetto o scherzetto!?”.

In alcune realtà questa festa movimenta un flusso economico di notevole importanza, grazie non solo agli acquisti di costumi e degli allestimenti per le case e per i negozi, ma soprattutto ai flussi turistici.

In giro per il mondo tra streghe, Dracula e morti viventi

Città come Salem (città delle streghe per antonomasia), New Orleans (per visitare la spettrale palude Manchac Swamp), la Transilvania (il Castello di Dracula), Oaxaca, Messico (celebrazione del “Dìa de los Muertos), rappresentano mete per flotte di turisti che vogliono vivere momenti indimenticabili, non legati all’esoterismo macabro, ma al divertimento e alla giocosità.

Queste pratiche hanno negli anni creato anche dei parchi a tema. E quindi fatto nascere una nuova forma di turismo detto magico. Grazie infatti alle atmosfere che si riescono a creare, ai sapori, ai colori e agli odori, persone di ogni estrazione culturale decidono di approfittare del periodo (in molti casi complice il ponte dei santi/morti) per prendersi una vacanza.

Non solo l’Halloween d’importazione

In Italia, anche se Halloween non è un festività ben vista perché legata ai riti non cristiani, negli ultimi decenni ha assunto una sua rilevanza. Ogni cittadina organizza feste a tema, a volte legate alle tradizioni della zona con prodotti enogastronomici tipici, mercatini, etc.

Soprattutto al Nord si celebrano anche tradizioni della cultura immateriale legata ai popoli celtici. Oppure perché trae le propri radici negli antichi riti del ciclo agrario. È la festa pagana del solstizio d’estate dove tutto può accadere, dove santi e streghe convivono.

Da premettere che l’Italia potrebbe inserirsi in questa nuova forma di turismo. Non solo per Halloween, ma per tutto l’anno: molteplici sono le città dove la leggenda delle streghe è ben presente.

La mappa dei paesi delle streghe in Italia

Triora è il paese delle streghe per eccellenza. Si dice che durante il periodo medievale fosse abitato da moltissime streghe, tutte processate e condannate durante il periodo dell’Inquisizione.

Villacidro, provincia di Medio Campidano, paese noto per essere stato abitato da streghe. La leggenda narra andassero in giro con lunghe gonne nere sotto le quali nascondevano le code. In dialetto sardo venivano chiamate Is cogas. Secondo voci di paese queste si trasformavano in animali e in oggetti, a seconda di quello che serviva di più.

A Bidonì, Oristano, dove streghe e diavoli si ritrovano sin dal XIV al XVI secolo.

Monte Fenera, Savona, è considerato monte delle fate e delle streghe per la conformazione e per i caratteristici paesaggi boschivi che ben si prestano a storie misteriose.

Benevento, la “capitale” storica delle streghe

Streghe di Benevento: la città è famosa almeno dal XIII secolo, quando si diffuse in tutta l’Europa. Qui secondo molte leggende si riunivano le streghe italiane che organizzavano a Benevento riunioni di stregoneria, ballando sotto un noce, il cosiddetto sabba, città che ha dato i natali a Bellezza Orsini e dove molte furono le donne accusate di stregoneria.

La Fossa delle Streghe di Cerreto Sannita (Bn), dove vennero cacciati i diavoli dopo essere stati sconfitti da San Michele. Streghe e demoni si incontravano ogni venerdì sullo slargo adiacente la Grotta della Leonessa.

Dalla bella Giovanna di Biella alle streghe di Rimini

A Biella troviamo Giovanna, la strega di Salussola. Giovane donna malvista dai parenti e dai vicini di casa a causa della sua bellezza; si diceva infatti che era troppo bella per essere una donna normale. Da qui partirono le prime accuse.

In questo elenco c’è anche Rimini, dove Orazio in una delle sue opere narra di un atroce sortilegio, perpetrato ai tempi suoi da quattro temibili donne riconosciute come streghe, ai danni di un povero bambino a cui vennero inflitti crudeli supplizi.

Questi luoghi, se messi in network, potrebbero generare flussi di turisti interessanti e introitare non poche risorse. Con una buona azione di marketing territoriale i risultati non dovrebbero tardare ad arrivare.

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