Destination Management

Strategie di marketing turistico: no ai video wikipediani

strategie di marketing turistico

Parliamo ancora di strategie di marketing turistico. E lo facciamo partendo dall’analisi del video vetrina. Una narrazione, questa, che si concentra sul prodotto e lo descrive dettagliatamente.

A volte, la volontà di inserire TUTTI i dettagli del prodotto genera video documentaristici.

Si tratta di video freddi, che assomigliano alle pagine Wikipedia. Forniscono solo lunghi elenchi di informazioni.

I video della trasmissione RAI “Alle falde del Kilimangiaro” promuovono le destinazioni turistiche attraverso questo format.

Si comincia descrivendo le caratteristiche geo-politiche di una destinazione. Poi si elencano i punti di maggiore interesse, le bellezze artistiche e naturali.

Video RAI “Alle falde del Kilimangiaro”: un video Wikipediano

Le caratteristiche dei video wikipediani

Le caratteristiche di questi video sono molto simili a quelle dei video vetrina. Descrivono le caratteristiche dei luoghi con luci high key. Fanno spesso uso di droni per dare una visione dominante dall’alto.

Il voice-over (la narrazione è fatta da una voce fuori campo) non è sempre presente. Ma quando è utilizzato contribuisce a descrivere approfonditamente la destinazione in maniera oggettiva, quasi giornalistica.

Si rivolgono a un pubblico poco segmentato, potremmo definirlo di massa. Infatti non si focalizzano su caratteristiche specifiche, ma preferiscono essere esaustivi. Sperando di intercettare i gusti di qualche spettatore.

Ma di vere e proprie strategie di marketing turistico efficaci non c’è traccia.

I video corporate

I video corporate (creati dalle aziende turistiche per descrivere i propri servizi) spesso sfruttano questa modalità di presentazione “per masse”.

Nel loro delirio di completezza, possono farci fare il giro del mondo in pochi secondi. Come in questo video della catena N10 Hotels:

Video H10 Hotel: un video corporate

Luci high key, droni, cliché. E in pochi secondi abbiamo visto moltissime informazioni sull’azienda.

La descrizione è tecnicamente ineccepibile. Ma consideriamo gli aspetti emotivi.

Quanti di voi si immedesimano in questa famiglia che sta entrando nell’hotel?

strategie di marketing turistico: la famiglia nel video corporate Figura 1. Screenshot video H10 Hotel: un video corporate. Una famiglia in cui immedesimarsi?

Ordinati, ben vestiti. Sorridenti. Un bimbo biondo, con camicia bianca.

Chi ha fatto qualche esperienza di vacanza coi bambini sa che la realtà è ben diversa! Più caotica! Meno ordinata e perfetta!

Un potente meccanismo di marketing: l’immedesimazione

Questa immagine descrive ben poche famiglie reali. E quindi non consente un potente meccanismo di marketing: l’immedesimazione.

Guardate quest’altra immagine. Quanto è perfetto il letto su cui salta questa biondissima bimba, di bianco vestita! I genitori sono sereni. Sono in terrazza con il loro aperitivo e un altro figlio.

strategie di marketing turistico: un video corporate Figura 2. Screenshot video H10 Hotel: un video corporate. Una famiglia in cui immedesimarsi?
Lo spettatore si immedesima solo se/quando riconosce nella narrazione/nei protagonisti qualcosa che vive/ha vissuto in prima persona.

La perfezione che emerge dalle figure 1 e 2 è probabilmente una esperienza molto rara.

Poche famiglie possono immedesimarsi. In pochi possono pensare: “Sì, anche io sono così”. Oppure: “Parla di me”.

L’immedesimazione è innescata dagli aspetti emotivi. Che riconosciamo molto facilmente.

La narrazione documentaristica non trasmette emozioni

Una narrazione documentaristica spinge invece sugli aspetti razionali, informativi. Senza sfruttare elementi emotivi.

NON gli interessa nemmeno farlo!

Ha obiettivi diversi. Deve descrivere un prodotto. Non vuole stabilire una relazione calda con il destinatario.

È uno strumento di Marketing 1.0 (vedi l’articolo sui video vetrina).

Inoltre, è privo di una attenta analisi del segmento di mercato a cui si rivolge.

Le informazioni wikipediane devono essere fruibili per un ampio pubblico indifferenziato: la massa.

Infatti le esigenze del singolo individuo non sono considerate.

Ammettiamolo: è molto più semplice rivolgersi a una massa!

Ci si concentra sul prodotto. Si crea un video tecnicamente corretto. Lo si lancia in rete e si attendono clienti.

Quando le strategie di marketing turistico snobbano il cliente

Mancano quindi le più elementari strategie di marketing turistico. Che mettano al centro il cliente.

Si evidenziano le caratteristiche del prodotto senza chiedersi se queste siano di reale interesse per il cliente.

L’immedesimazione quindi non scatta. Chi guarda il video lo considera l’ennesimo video promozionale. Forse bello, ma noioso.

Questo modello è replicato anche in Italia, in realtà non solo corporate.

Ne parleremo nel prossimo articolo. In cui, ve lo anticipo, i bambini con la camicia bianca saranno ancora con noi!

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