Storytelling

Il turismo letterario: ecco chi lo ama di più

Il turismo è una risorsa preziosa per un territorio, perché per attirare visitatori si può puntare su molteplici aspetti di un Paese. Il turismo, infatti, ha mille facce. Proprio come un diamante. Spesso ad attirare gente in un determinato posto sono le bellezze architettoniche, il patrimonio artistico di una città, i suoi musei, le statue e i dipinti che in quel luogo si trovano custoditi. Ma non solo.

Sono svariate le ragioni che possono spingere un turista a visitare un luogo perché svariati sono gli elementi peculiari di un luogo che possono diventare attrattiva di interesse turistico.

Se il binomio arte e turismo, in generale, è ormai consolidato, vale la pena approfondire il legame tra il turismo e le diverse arti. Si pensi, per esempio, al turismo musicale. A volte le note, infatti, possono rappresentare un richiamo irresistibile per frotte di turisti pronti a macinare chilometri pur di assistere a un evento musicale unico nel suo genere. Per quanto riguarda la letteratura, invece? Anche turismo e letteratura vanno incredibilmente d’accordo.

Il profilo del turista letterario

Chi decide di partire alla volta di un luogo seguendo le “orme” lasciate dalle parole, può essere qualcuno nella cui vita i libri hanno un forte ascendente. Ma non solo. Se infatti sembra semplice pensare al turismo letterario come a un turismo di nicchia, riservato agli intellettuali che amano visceralmente la parola scritta, quest’associazione non è in realtà così scontata.

I luoghi che hanno un forte legame con la letteratura possono infatti esercitare una forte attrattiva, per esempio, anche su scolaresche in vena di vivere un libro non limitandosi a leggere le descrizioni dei luoghi ma passeggiando per le strade descritte su carta.

Un altro segmento di mercato da non sottovalutare è quello formato dagli appassionati di un preciso genere. I forti lettori potranno più facilmente essere interessati, in generale, al turismo letterario e alla possibilità di prenotare tour appositamente pensati per esaltare il forte legame che certi luoghi hanno con la letteratura.

Ma il turismo letterario non si rivolge solo a loro. Anche chi non è un lettore appassionato, ma ha una passione per uno specifico genere o per un particolare libro, potrebbe restare folgorato dall’opportunità di seguire l’itinerario descritto proprio in quel libro che è il suo libro del cuore.

Il turismo letterario è elitario? Fino a un certo punto

Ma non solo. Perché il turismo letterario possa essere apprezzato da una fetta di pubblico più ampia un’idea potrebbe essere diversificare le offerte. Da una parte, quindi, i grandi tour letterari sulle orme dei classici e degli autori che hanno fatto scuola nella letteratura mondiale, dall’altra pacchetti vacanza pronti per rispondere all’esigenze di chi si è appassionato all’ultimo best seller che ha messo a ferro e fuoco le librerie.

Il fulcro del turismo letterario

Per far pulsare il cuore del turismo letterario bisogna sempre riuscire a ricreare la giusta atmosfera. Vedere i luoghi descritti in un libro o passeggiare per le strade che sono state solcate anche da famosissimi scrittori, può essere un’esperienza estremamente affascinante o… estremamente deludente.

Un po’ come vedere una pellicola ispirata a un romanzo e pensare che quei luoghi sembravano molto più belli quando ci si limitata a immaginarli aiutati dalle parole stampate. In ogni caso una cosa è certa: puntare sul turismo letterario può rivelarsi una mossa vincente. Per la cultura i turisti spendono volentieri i loro soldi.

L’esempio dell’Ente Britannico per il Turismo

E che il turismo letterario abbia delle interessanti prospettive, lo dimostra l’attenzione che VisitBritain ha riservato a questa nicchia. L’Ente Nazionale Britannico per il Turismo ha messo in vetrina gli scrittori più celebri del Regno Unito, pubblicando sul web un’apposita Guida alla letteratura britannica.

Per ogni scrittore cita (naturalmente con le traduzioni in svariate lingue) biografia, fatti importanti che hanno caratterizzato la loro vita, le opere più famose e i luoghi da visitare, con tanto di indicazioni per raggiungerli.

Una guida di indubbio interesse, capace di accendere la curiosità: attraverso un excursus di 700 anni, viene raccontata la storia dell’isola da una prospettiva particolare. E si approfondisce la conoscenza di quegli autori (e le loro opere) che hanno contribuito a rendere più ricco il patrimonio culturale dell’umanità.

Alcuni esempi possono rendere bene l’idea e – perché no? – stimolare progetti analoghi anche in Italia, dove tra l’altro si può attingere a un patrimonio letterario immenso, ma le cui potenzialità evidentemente non sono state comprese appieno. Almeno da un punto di vista turistico.

foto visitbritain

Vacanze da sogno: da Shakespeare ad Harry Potter

Nell’elenco di VisitBritain non può di certo mancare William Shakespeare. Ebbene: dopo aver ripercorso la sua vita e citato alcuni aneddoti, si elencano le opere teatrali più famose (Romeo e Giulietta, Amleto, ecc.). Per poi arrivare al sodo, ossia con i luoghi da visitare. In questo caso il Globe Theater a Londra. Oltre alle indicazioni per raggiungerlo, ci sono dei link di approfondimento.

Presente anche Conan Doyle con il suo Sherlock Holmes e un’indicazione fondamentale: “ L’investigatore privato visse al 221b di Baker Street a Londra. Si può ancora oggi visitare la casa, adibita a museo”.

In questo elenco davvero speciale c’è spazio anche per i nostri giorni con John Ronald Reuel Tolkien, autore de “Il Signore degli Anelli”, e Joanne Kathleen Rowling, la scrittrice che ha concepito Harry Potter, il personaggio “magico” che ora ispira visite agli studi Warner Bros a Londra (ma non solo).

L’italia e le sue infinite potenzialità inespresse

Questi sono solo alcuni esempi, ma sono sufficienti a dimostrare una cosa: anche in Italia progetti del genere possono trovare terreno fertile.

Se si comincia a fare un elenco, senza metterci neanche tanto impegno, saltano fuori nomi come se piovesse: Dante, Boccaccio, Leopardi, Verga, D’Annunzio, Montale, Calvino, Ungaretti, Pasolini, Moravia, ecc.

Basta un istante per rendersi conto che la letteratura italiana è un pozzo senza fondo, dal quale attingere a piene mani. Anche nella cosiddetta Italia minore ci sono autori interessanti che meritano di essere valorizzati. O, meglio, ci sono luoghi che possono essere valorizzati attraverso la letteratura. Basta solo un po’ di buona volontà.

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