Storytelling

Professioni turistiche e narrazione del territorio: tante figure…un unico obiettivo

In questo post  cercheremo di affrontare un tema molto particolare e sentito da tutte le cosiddette professioni turistiche riconosciute o meno dalle singole leggi regionali. Oggi ci vogliamo occupare infatti del ruolo delle Guide (turistiche, escursionistiche-ambientali, accompagnatori turistici, naturalistici, cicloturistici ed accompagnatori equestri o con animali da soma) nel marketing territoriale e nella più generica narrazione del territorio.

Fin da subito voglio affermare come alcune professioni appena citate non esistano in tutte le regioni d’Italia e come molte di queste figure rischino di essere inutili doppioni, per impossibilità di avere lavoro a sufficienza oppure perché segmentano troppo la domanda turistica!

Ogni Regione legifera autonomamente nel settore del turismo: non sempre però si colgono appieno le potenzialità che queste professioni possono avere nell’ambito di una filiera turistica, senza dimenticare che si tratta sempre e comunque di professioni. Quindi, un libero professionista che “apre partita IVA” dovrebbe poter liberamente muoversi nel settore senza vincoli o legacci, a meno di inevitabili posizioni di conflitto di interessi (che si verificano molto di rado!).

Bene! Detto questo siamo pronti ad affrontare l’argomento.

La guida turistica: dai tempi di Cicerone ad oggi, come narrare un territorio?

Sicuramente tra le figure professionali nate prima – e dalla vita più longeva  – vi è quella della guida turistica,  riconosciuta completamente solo a fine 2012 con uno degli ultimi decreti creati dal Governo tecnico Monti.
La storia di questa professione risale quasi alla “mitologia” tanto che ancora oggi i turisti chiamano “Cicerone” chi spiega monumenti, arte, cultura ed economia di un territorio.
Questa professione ha una valenza per lo più provinciale e, con i problemi odierni delle province, tante volte si fa fatica a capire il futuro di questa attività ed i corsi abilitanti. Spesso sono erogati da enti pubblici o privati in collaborazione con la Regione di riferimento che generalmente finanzia la formazione di questa professione.

Una tempo si diceva che una brava guida turistica dovesse avere tre caratteristiche:

• Una memoria di ferro
• Grandi capacità di relazione e conoscenza approfondita di tante lingue straniere
• Una conoscenza non per forza approfondita di ciò che spiegava ai turisti

Discorso a parte per le lingue straniere, tutto il resto è stato completamente sconvolto dalla facilità di reperire informazioni da parte del turista: ormai la guida turistica che tenta di stupire il proprio gruppo con le famose misure di altezza, larghezza e quant’altro di un monumento non solo risulterebbe monotona, forse datata, ma, sicuramente, rischierebbe di essere “smentita” o quanto meno “insidiata dal dubbio” nel caso in cui un partecipante alla visita sia collegato ad internet o conosca approfonditamente il monumento dato!

Oggi una guida deve saper “non annoiare” il turista con dati superflui e quasi sempre facilmente rintracciabili, cercando di appassionare i partecipanti alla visita con un certo dettaglio, creandosi delle tematiche e dei percorsi che possano stupire o affascinare. La capacità di relazionarsi deve essere vista sia dal punto di vista della domanda – quindi del turista – sia, soprattutto dal punto di vista dell’offerta, cioè deve riuscire ad avere il monumento totalmente fruibile, la chiesa o altro aperta al momento giusto.

Nuove Tecnologie e Social Network

E le nuove tecnologie? Come tutti gli strumenti possono davvero tornare utili non solo per avere maggiori possibilità di conoscere clienti, ma anche e soprattutto quando bisogna andare materialmente in un dato luogo, che potrebbe rivelarsi pericoloso, o aperto sporadicamente o, ancora, con un forte limite di flusso turistico (generalmente questo accade per i luoghi di culto).

I social network come possono tornare utili? Possono essere utilizzati davvero in mille modi: dalla promozione di visite e tour che possono essere interessanti per agenzie o tour operator, ma anche per far sapere a clienti ed amici che cosa propone la guida. Se questo può essere già un “utilizzo” evoluto, possiamo assicurarvi come alcuni social network possono essere davvero interessanti per creare comunità ed interesse attorno a un monumento o altro. Tanto per fare un esempio, ci sono sono siti di sharing di tracciati GPS che permettono ad appassionati di muoversi su un dato territorio…perché dunque, non promuoversi attraverso tracce GPS da condividere al fine di conoscere un determinato luogo?

Per il momento ci fermiamo qui, sia perché queste poche righe sicuramente sapranno stimolare un dibattito ed una condivisione della tematica davvero particolare, sia perché non essendoci leggi armoniche sull’argomento tutti possono portare opinioni e visioni “regionali” di come queste figure siano viste e normate dal legislatore, creando un mix a dir poco “esplosivo”.

Noi siamo a disposizione per affrontare ogni aspetto di questo tema, invitandovi a partecipare alle discussioni nel Forum dedicato alle Professioni Turistiche.

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