Travel Trend

La spesa degli italiani per il turismo online secondo Eyefortravel

Gli italiani spendono per il turismo online il 40% in più della media europea. Nei prossimi 4 anni il tasso di crescita previsto è del 13.9%, contro una media europea del 11.4%. Il futuro è nella navigazione su cellulare.

Il turista italiano spende in rete per la sua vacanza 1795 euro, ben 530 euro – il 40% in più – della media europea. Nel 2008 il mercato del turismo online in Italia vale 3.2 miliardi di euro, pari a circa il 14% del totale mercato turistico italiano. A livello europeo, l’Italia vale il 5.4% del mercato online, ma mostra tassi di crescita interessanti e dinamici, con una stima di circa il 13.9% dal 2008 al 2012, ben 2.5 punti in più della media europea.
Ecco i primi dati della ricerca che Simon Carkeek, Executive Director di Eyefortravel, istituto di ricerca inglese, specializzato in Travel Intelligence, ha presentato durante la seconda giornata di Buy Tourism Online, l’evento formativo e informativo dedicato all’innovazione nel turismo. Il confronto tra le proiezioni del mercato tradizionale e online in Italia e in Europa mettono in luce trend molto interessanti, con alcune specificità tutte italiane.

L’Italia spende di più per la vacanza online e cresce più della media europea
In Europa, il mercato turistico mostra segni di lenta ripartenza, dopo la flessione del 2009, proprio grazie al contributo della componente online: infatti, nel 2009, a fronte di una diminuzione totale del 2.2% del mercato, la componente online cresce dell’11.7% e compensa parzialmente la perdita di 6.2 punti percentuali del canale tradizionale. Dal 2010 al 2012, la crescita del segmento online continuerà a tassi di circa l’11.4% per raggiungere un valore di circa 91miliardi di euro, mentre l’offline continuerà la discesa con tassi negativi del 3.9%, 1.2% e 1.6% e assestarsi su circa 182 miliardi di euro nel 2012.

Nel 2008, i voli aerei rappresentano il prodotto turistico più acquistato online, con il 53% del mercato, seguiti dagli hotel, con un 18% e dai Package Tours con un 15%. La Gran Bretagna è di gran lunga il primo mercato europeo per l’online, con un 29.6% del totale, seguito dalla Germania, con un 18.2% e dalla Francia, con un 14.4%.
L’Italia rappresenta il 5.4%, una percentuale ancora ridotta rispetto ai key market, ma con tassi di crescita stimati intorno al 13.9% rispetto all’11.4% del totale Europa e con una spesa media pro-capite di 1795 euro contro i 1265 medi, che rende ancora più interessanti le dinamiche di sviluppo italiane.

Sarà il cellulare la chiave dello sviluppo italiano
La ricerca evidenzia alcune particolarità, tutte italiane, che possono guidare lo sviluppo del mercato online nei prossimi anni e accelerare i tassi di crescita stimati.
In primo luogo la penetrazione ancora molto bassa di coloro che acquistano una vacanza online: se in Gran Bretagna, primo mercato europeo, si stima che nel 2012 ci sarà il “pareggio” degli acquirenti in rete rispetto a chi sceglie i canali tradizionali, alla stessa data in Italia solo il 22% dei vacanzieri comprerà sul web, lasciando ulteriore spazio per lo sviluppo.
In secondo luogo la propensione italiana a comprare prevalentemente soggiorni in hotel (il 38% del mercato italiano nel 2008) rispetto ai voli aerei (20%) e package tour (13%) aumentano il potenziale di sviluppo per il segmento dell’ospitalità, sul quale, non a caso molti operatori online si stanno orientando.

Ma c’è un fattore che può rappresentare la chiave di volta nell’espansione del turismo online in Italia: grazie all’altissima diffusione dei mobile device e alla disponibilità della banda larga, la crescita dell’online business potrebbe “saltare” direttamente dal pc al telefonino.
Infatti nel 2008, l’abitudine di navigare in internet dal cellulare è cresciuta del 56.7 % e in particolare l’utilizzo di servizi web o sms per il turismo è cresciuto del 54.2%. Chi sono i pionieri delle nuove tecnologie? Più della metà di chi usa il cellulare per servizi turistici ha meno di 44 anni, è maschio nel 69% dei casi e ha una penetrazione marcata nelle fasce di reddito elevato.

Questo scenario apre nuove sfide per l’industria del turismo online che dovrà confrontarsi con le abitudini e le preferenze di un pubblico sempre più ampio e con una forte propensione alla spesa per il tempo libero, nel mercato della telefonia mobile più vasto d’Europa.

Commenta l’articolo e partecipa alla discussione