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Geocaching esperienza di gioco a 360° (da semplice controllo a progetto strutturato)

Proseguiamo lo scorso post su Gamification e turismo addentrandoci sempre più nel gioco chiamato “Geocaching” cercando nello stesso tempo di comprendere alcuni “meccanismi” che si innescano, quasi inconsciamente, durante il gioco.
È bene fin da subito ricordare come tutti noi sin da piccoli impariamo più velocemente e meglio emulando comportamenti, suoni e gesti di chi ci sta vicino e spesso cresciamo attraverso il gioco che ci aiuta nella semplificazione e ristrutturazione di problemi che presi “in blocco” sembrano essere irrisolvibili.

Il gioco: un’importante componente sociale.

Oltre ai concetti appena esposti, è stato provato che l’utilizzo di metodologie ludiche stimola un comportamento attivo, e riscontrabile tramite l’analisi dei dati delle scelte fatte all’interno del gioco. Un recente studio sull’influenza del gioco e della gamification sulla società, è stata fatto da Jane Mcgonigal (2011), che afferma che la componente ludica può agevolare la comprensione del mondo attuale e incitare comportamenti sociali virtuosi. I giochi possono inoltre servire per rendere migliore o più sopportabile quelle esperienze che normalmente non gratificano a sufficienza una persona, dando un significato più epico alle azioni compiute.
Detto questo, amici di FormazioneTurismo avete capito come nella “versione base” il Geocaching non abbia sviluppato tutte le potenzialità nascoste che questo gioco può dare al partecipante ed ecco perché allargando la visione a 360° sul fenomeno si scopre come oltre ad una forma gratuita il Geocaching si trasformi attraverso livelli e “complicazioni” di vario genere in una esperienza in grado di esaltare le doti del partecipante.

Nello scorso post, abbiamo descritto velocemente la versione base del Geocaching che ci permette di comprendere come sia una bella attività alla’ria aperta, programmabile già da casa e che aiuta nel promuovere e valorizzare zone di particolare interesse culturale ma che per varie problematiche possano essere mete di quel famoso “turismo minore”. Abbiamo anche detto, a conclusione del post, come sia un’attività non remunerativa e non permetta quindi un reddito ad un soggetto privato..ma, visto i bassissimi costi di investimento potrebbe comunque essere sviluppato anche da piccole associazioni al fine di far incuriosire locali e visitatori al territorio in esame.

Questo è solo l’aspetto iniziale, però, del fenomeno; infatti chi si appassiona a questo gioco scopre visitando siti come Geocaching.com che il gioco da iniziale gratuità diventa a pagamento sotto diversi punti di vista.

Cominciamo col dire che attorno al gioco è nato un vero e proprio merchandising di prodotti per scoprire i cache dalle lenti di ingrandimento a particolari contenitori di cache, a cache numerate ed uniche ecc..

Non solo un gioco, ma un vero e proprio Tour: il “GeoTour”

Bene! Per chi è appassionato di questo gioco l’idea di poter essere un provetto “Sherlock Holmes” lo rende un “protagonista” della caccia al tesoro…creando anche un’entrata per chi gestisce questi negozi (per lo più virtuali – attraverso piattaforme e-commerce).
Durante queste settimane, molte persone su vari social network ci hanno confermato come, soprattutto gli americani, siano patiti di questo gioco e che spesso fanno viaggi o brevi vacanze al solo scopo di portare avanti questa passione. Anche qui, si “innesta” un’altra possibile entrata economica, anche rilevante, soprattutto per agenzie di viaggio e tour operator: i Geotour!

Cosa sono i Geotour:

Con questo termine si intendono i viaggi organizzati appositamente per chi pratica Geocaching e vi assicuro che in questo campo il lavoro non manca! Ancora una volta consiglio di visitare il portale Geocaching.com da questo punto di vista molto meglio strutturato rispetto alle versioni italiane!
Sempre attorno al gioco base, troviamo l’applicazione ufficiale per smartphone e tablet: ebbene anch’essa è a pagamento!
Ora è necessario soffermarci qualche istante su quanto appena detto:

perché una persona dovrebbe spendere soldi per comprarsi degli oggetti di non grandissimo valore, spendere per comprare una applicazione che serve solo a dare coordinate GPS e a cercare un qualcosa di poco valore e addirittura a programmare le proprie vacanze alla ricerca di questi cache?

Se pensiamo in questo modo il gioco non dovrebbe avere così seguito, tanto da crearsi delle ulteriori nicchie e “sofisticazioni” dello stesso, non vi pare?
Ecco qui entra in scena la prima importante caratteristica: la persona assume il ruolo di giocatore, si immedesima nel cercatore ed i gadget proposti “spingono” ancora di più la persona ad immedesimarsi tanto che alcuni di questi oggetti sembrano quasi uscire dai film di “Indiana Jones” o “MacGyver” si passa dalla tuta mimetica al coltellino svizzero rielaborato per Geocacher!

Non solo un tour ma un’esperienza unica per far scoprire un luogo

Una volta assunto il ruolo, inizia l’esperienza che vuole essere particolare, sicura e gratificante ecco che l’applicazione ci permette di non perderci ed una buona agenzia a cui affidarci (che conosca molto bene questo gioco) diventano ottimi “alleati”!
Abbiamo detto che nella versione base una volta trovata la cache il gioco riparte cercando altre cache, in altri luoghi e se quella cache portasse ad altre cache attraverso indizi o altro? Il gioco si complica e la sfida diventa più avvincente…questo è quello che si propone di fare la multi-cache. In questo caso si parla di una caccia al tesoro all’interno del geocaching. Le coordinate fornite sulla pagina web del cache corrispondono ad uno o più indizi che consentono di raggiungere altre coordinate o un altro luogo, dove è possibile trovare o il cache finale oppure altri indizi… sino a raggiungere il luogo finale dove è nascosto un cache tradizionale. Gli indizi possono essere di tipo fisico o virtuale (anche se “deprecati” dalla community), ossia un cache che contiene al suo interno le informazioni per lo step successivo o per il punto finale. In diversi casi sono stati utilizzati questi tipi di cache per creare itinerari turistici all’interno di una città, di un borgo o di aree ristrette.

Questo è l’esempio più interessante per sviluppare tour tematici alla scoperta del territorio in modo innovativo, senza troppe spese ed in grado di essere anche economica con i dovuti accorgimenti; infatti, anche in questo caso la versione multi-cache proposta da chi gioca a Geocaching nasce gratuita e solo con il passare del tempo si trasforma in esperienza a pagamento.
Ci fermiamo ancora una volta poiché entra una nuova caratteristica che è il filone tematico scelto e proposto; più è di interesse o “stuzzica” la curiosità è più il giocatore sarà interessato a provare!
Altra piccola osservazione, iniziare questo tipo di gioco, se ben congegnato, deve poter portare ad un finale inaspettato o sorprendente quindi l’aspettativa sulla “ricompensa” (altro importante elemento che non deve mancare nella gamefication) per chi finisce il gioco sarà più alta, si potrebbe pensare ad un premio più importante o a qualcosa, anche di poco costoso, raro o addirittura unico!

Il Geogcaching una vera e propria Community

Infine, ma non ultimo, abbiamo solo accennato al termine “Community” perché in questa particolare declinazione di Geocaching si ritrovano più soggetti con un interesse comune ed una forte passione, altro elemento fondamentale per alimentare il gioco e l’esperienza dei giocatori, avremo modo di focalizzarci sui comportamenti della community di gioco con un’altra tipologia di Geocaching che parte con un evento collettivo!
È giunto il momento di salutarci poiché iniziare a vedere le ultime declinazioni” di questo gioco ci porterebbe troppo lontano e ci confonderebbe…vedremo nei prossimi post come le cache possano essere virtuali (complicando ulteriormente il gioco), oppure come creare attorno al gioco degli eventi oppure come per giungere all’ultimo cache ci si debba cimentare in risoluzione di quesiti, indovinelli e quant’altro!
Alla prossima e non dimenticate di condividere il post!

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