Digital Strategy

Etourism: essere turisti nell’era di internet

La ricchezza di possibilità è valore

Si dice spesso che “il mare è pieno di pesci” e questo, in effetti, è vero anche quando si parla di un mare un po’ speciale: il mare magnum di internet. Le possibilità presenti in rete sono infatti praticamente infinite e questo costituisce per gli aspiranti viaggiatori una ricchezza da non sottovalutare. Se si desidera infatti raccogliere quante più informazioni possibili su un luogo, cosa si fa? La prima mossa, spesso, è proprio quella di rivolgersi al web perché online è possibile reperire una mole impressionante di notizie. Chi opera nel mondo del turismo non può quindi di certo ignorare l’importanza del web nella scelta di mete turistiche offline.

Il troppo… stroppia?

Internet è quindi ricco di notizie riguardo il mondo del turismo, ma c’è un “ma”: quanto quest’abbondanza può rischiare di confondere chi vorrebbe scegliere un viaggio da fare? Da un lato è vero che trovarsi di fronte a una miriade di possibilità da selezionare per prendere la propria decisione possa creare confusione, ma d’altro canto è anche vero che quando la concorrenza si fa dura i duri scendono in campo. A fare la differenza tra un’azienda turistica (o un albergo o un’agenzia di viaggi) che non riesce a emergere e chi invece ce la fa, spesso è proprio la qualità e l’attenzione a tutti gli aspetti del web e marketing turistico.

La velocità: croce e delizia del turismo 2.0

Fin qui tutto sembra filare: i clienti, del resto, hanno sempre prestato attenzione alle offerte turistiche in grado più di altre di stupirli, no? Il punto è però che il profilo dei turisti è profondamente cambiato. Oggi, chi decide di fare un viaggio, difficilmente ha voglia di perdere troppo tempo: ha un’idea e desidera andare dritto al punto. E anche quando l’idea non ce l’ha, non passa di certo ore a visitare un sito o un profilo social se non ne è stato profondamente colpito, se non pensa di poter trovare lì la vacanza che cerca; non si fa di certi tanti scrupoli a navigare rapidamente verso un nuovo porto.

Sparare nel mucchio? No, grazie

Il target rappresentato dai nuovi turisti è quindi un target che vuole risposte precise e le vuole in fretta. Ma provare a soddisfare tutti oltre che praticamente impossibile è anche controproducente. “Sparare nel mucchio” significa infatti disperdere le energie mentre chi lavora nel turismo sa bene quanto sia importante focalizzarle per conquistare un nuovo cliente-turista-viaggiatore.

Per conquistare il cuore dei clienti occorre prestare loro orecchio

Il pianeta turismo deve esercitarsi a parlare con i propri “abitanti” e con chi vorrebbe esplorare i segreti di questo mondo iniziando a viaggiare più spesso. Ma il turismo deve compiere anche un’altra importantissima azione: deve allenarsi ad ascoltare. I potenziali turisti, infatti, non vanno sul web soltanto a cercare risposte: spesso le domande le condividono e ciò di cui parlano online è spesso fedele specchio di ciò che desiderano trovare in un viaggio. La parola d’ordine è quindi ascoltare, perché un cliente ascoltato è un cliente che già si sente più soddisfatto. Inoltre è più facile soddisfarlo perché di lui si conoscono – attraverso l’ascolto – le esigenze e i desideri.

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