Storytelling

Accompagnatore Cicloturistico: pianificare un’escursione e pedalare in tutta sicurezza

Sempre più persone si avvicinano alla bicicletta e vogliono “condividere” con le due ruote i propri giorni di vacanza: turisti che si mettono alla ricerca non solo di percorsi ciclabili ma ai quali piace coniugare la pedalata alla conoscenza del territorio.

Sotto questa visione è nata la figura dell’accompagnatore cicloturistico che nella regione Piemonte è definita in questo modo:

Accompagna, per professione, singole persone o gruppi di persone in percorsi cicloturistici, fornendo informazioni generali sul territorio, illustrando le zone di pregio naturalistico e ambientale, i siti di interesse artistico, storico e culturale attraversati, al di fuori degli ambiti di competenza degli accompagnatori naturalistici e delle guide turistiche.

E’ bene fin da subito dire che questa professione, a quanto ci risulta, ha diverse denominazioni in varie regioni o può essere assimilata ad altre figure presenti. Quello che a noi più interessa è l’aspetto di sicurezza e di conoscenza culturale che riveste la figura dando, anche qui, qualche piccolo suggerimento a chi esercita la professione sugli strumenti tecnologici, ormai alla portata di tutti, che potrebbero essere d’aiuto nella buona riuscita di un’escursione.

Iniziamo con la definizione di cicloturismo su strada o su sentiero (off road) poiché i bisogni sono differenti:  su strada la nascita di piste ciclabili dovrebbe mettere al riparo dai rischi derivanti dalla “commistione” di biciclette e veicoli anche se, ancora oggi, con il continuo aumento di questo segmento turistico, si vedono ancora pochi risultati anche in cittadine piccole o paesi dove la bicicletta potrebbe attirare molto il turista, soprattutto straniero. Purtroppo si vedono ancora troppo spesso strade senza banchina o con banchine più “disegnate” che reali, costringendo il ciclista a muoversi nella carreggiata!

L’attività su strada può essere anche molto breve, interessanti a questo proposito sono i punti di bike sharing che stanno crescendo sempre più. Se a questi si può aggiungere anche un punto di raccolta informazioni e shop di pubblicazioni del territorio, magari accompagnate da wi-fi gratuito direi che sarebbe ottimo! Su questo punto, stiamo seguendo da vicino l’ottima proposta fatta dallo spazio coworking di Omegna sul bike sharing ….ma non voglio svelarvi troppo oggi poiché, nel post di settembre, cercheremo di dare qualche utile e simpatico consiglio proprio ai punti di informazione, comprendendo meglio quanto sta succedendo ad Omegna!

Ora ci concentriamo sull’attività off road, non solo perché più “dura” ed intensa ma anche perché l’accompagnatore ha sicuramente maggiori responsabilità.

Lo abbiamo già detto tante volte,  un “giro di ricognizione” prima dell’escursione non solo è buona prassi ma può evitare tanti grattacapi che possono sorgere durante l’escursione: pericoli imprevisti, possibili confusioni nell’itinerario da intraprendere ad un bivio, possibili cadute o impraticabilità del tracciato in particolari condizioni meteo ecc…

Se pensiamo a come la tecnologia potrebbe aiutarci in questa professione pensiamo subito alla tecnologia GPS per avere i tracciati a disposizione e segnalare nei vari point registrati manualmente la descrizione dell’ostacolo o della direzione da seguire in modo tale da avere sempre sotto controllo gli eventuali imprevisti.

Le tracce GPS però, possono diventare interessanti anche per chi vuole affrontare da solo un tipo di percorso oppure avvisare gli eventuali clienti sulle difficoltà che presenta il dato tracciato potendo diventare, addirittura, con lo strumento di sharing, un modo per fidelizzare il cliente.

Non dimentichiamo anche gli strumenti desktop gratuiti proposti nel precedente post, come Google Earth e Google engine lite, che possono aiutare a pianificare nel minimo dettaglio una escursione.

Un altro strumento che può rivelarsi utile è un contachilometri affidabile in modo tale da dare una misura abbastanza precisa della gita che unita ad uno spettro “altimetrico” potrebbero far comprendere molto bene a quale tipologia di cliente sia davvero indicato un certo tipo di percorso (ciclista già allenato oppure no).

Ultimi consigli pratici che vogliamo dare nell’espletamento dell’attività sono davvero dettati dalla prudenza come principio cardine:

1. Percorrere sentieri adatti alla bicicletta che si sta usando
2. Non lasciare tracce evidenti o rifiuti
3. Moderare la velocità stando molto attenti nei tratti in discesa e dare sempre la precedenza agli escursionisti
4. Non infastidire gli animali soprattutto selvatici dando loro il tempo di spostarsi dal tracciato
5. Indossare casco (anche nei circuiti su strada!) e allaciarlo correttamente

Dopo aver esaminato la guida turistica, le guide escursionistiche ambientali o accompagnatori naturalistici e gli accompagnatori turistici, con il post di oggi concludiamo la rassegna delle figure professionali di accompagnamento che possono essere interessate da “innovazione tecnologica”.

Commenta l’articolo e partecipa alla discussione