Cultura

L’Italia è pronta per gli Ecomusei?

Da un lato abbiamo l’Italia che avrebbe materiale – in fatto di patrimoni ambientali e culturali – con cui istituire innumerevoli ecomusei, ma dall’altro abbiamo sempre l’Italia che non sa valorizzare appieno le proprie potenzialità e non sa sfruttare al meglio le possibilità offerte da questa forma museale. Quella degli ecomusei è quindi una tendenza che in Italia c’è, ma che non ha ancora preso piede nella sua forma più completa. Nello stivale, per quanto riguarda la diffusione degli ecomusei, si procede a piccoli passi e in genere a emergere sono soprattutto particolari varianti di ecomuseo.

I musei e il tempo

In Italia una delle possibile varianti degli ecomusei è rappresentata da musei che pongono l’accento su particolari momenti del passato. Si tratta di musei che puntano i riflettori su episodi che hanno cambiato il corso della storia e che hanno avuto magari luogo nel posto in cui il museo sorge. Gli ecomusei a carattere storico sono quindi caratterizzati da collezioni che mirano a raccontare nel modo più completo possibile un certo evento. Se però un museo così legato alla storia può avere un legame con gli ecomusei, è pur vero che un museo che racconta un pezzo di storia può anche essere piuttosto slegato dal luogo su cui il museo sorge e viene quindi così a mancare il legame tra il museo e il territorio, elemento fondamentale nell’ambito degli ecomusei. Sì quindi alla presenza di fatti storici in un ecomuseo, ma il più possibile contestualizzati nel luogo che si intende raccontare.

Musei, usi e costumi

Un’altra faccia degli ecomusei, aspetto che sul suolo italiano mostra il suo volto in alcune realtà museali, è la tipologia di musei dove vengono mostrati oggetti d’uso comune. Gli oggetti protagonisti delle collezioni esposte possono per esempio essere oggetti di uso comune nel passato e quindi l’ecomuseo può servire a raccontare l’identità di una comunità parlando degli utensili attori delle sue tradizioni. Mostrando gli oggetti che sono stati gli oggetti di tutti i giorni per gli antenati di un popolo si raccontano le storie che hanno cementato quella comunità. Ma gli oggetti di uso comune esposti in un ecomuseo possono anche essere oggetti non ancora andati in pensione: può infatti trattarsi di oggetti che sono appannaggio di certi lavori d’artigianato, di certe professioni che sopravvivono nonostante i cambiamenti del tempo. Con queste collezioni l’ecomuseo si fa portavoce di ciò che della tradizione riesce a evolversi abbastanza da non soccombere.

Musei e natura

Declinazione dell’ecomuseo che è rappresentata nel Bel Paese – e che è meglio non sottovalutare – è quella dell’ecomuseo dove l’aspetto ambientale prevale nettamente. In un ecomuseo la componente geografica di un territorio è senza alcun dubbio importante; l’aspetto paesaggistico è da valorizzare e le bellezze naturali rivestono un ruolo di rilievo nel successo di un ecomuseo, ma questa particolare forma museale ha anche molti altri assi nella manica da giocare. Negli ecomusei italiani in cui è la parte più “ecologica” a farla da padrone andrebbe quindi ampliata un po’ la concezione dell’ecomuseo così da abbracciare le caratteristiche peculiari di un luogo nel loro complesso.

Gli ecomusei nello Stivale? A Trento i primi passi

Quando ci si lancia in un progetto troppo ambizioso senza averne prima accuratamente verificato la fattibilità, si dice che si è fatto “il passo più lungo della gamba”. Ma, a volte, è meglio correre questo rischio che sposare l’immobilità. Il nostro Stivale è in grado di fare sempre passi avanti? E quando li fa sono nella giusta direzione?

Considerando che intraprendere un viaggio nel mondo del turismo significa anche essere pronti a cambiare spesso direzione, una risposta univoca non esiste. Ma quando ci si focalizza su un fenomeno turistico in particolare, esistono dei dati più precisi. Uno di questi, ad esempio, dice che la Provincia Autonoma di Trento ha visto, nel 2000, gli ecomusei muovere i primi passi nel territorio nazionale, dopo essere stati riconosciuti pochi anni prima dal Piemonte.

Ecomuseo del Vanoi

La nascita di un ecomuseo, proprio perché più di altre forme museali coinvolge in maniera più profonda la comunità locale, è spesso frutto di una precisa esigenza della popolazione che abita un luogo e che, dedicandosi al progetto di un ecomuseo, vuole al tempo stesso proteggere e valorizzare tutti i lati positivi del territorio in cui vive e reagire ai lati negativi creando nuove fonti di guadagno utili all’economia locale. La valle del Vanoi, per esempio, ha diversi problemi, vari ostacoli che si frappongono tra essa e la sua completa realizzazione economica ma, al tempo stesso, ha molte carte da giocare. L’Ecomuseo del Vanoi ha deciso di giocarle tutte dando vita a “un museo dello spazio, del tempo, della comunità del Vanoi e dei suoi saperi”. Immaginare, progettare, realizzare e curare un ecomuseo è un modo diverso di reagire alle difficoltà che un luogo può avere: un ecomuseo, infatti, promuove riscoperta laddove altrimenti ci sarebbe solo abbandono e vede opportunità di riscatto laddove altri vedrebbero solo vecchie tradizioni verso cui nessuno nutre più interesse.

Ecomuseo delle Giudicarie

I luoghi sono come pirati: a volte possono sembrare privi di risorse ma, in realtà, hanno praticamente sempre qualche forziere segreto pieno di tesori. Questo ecomuseo in Trentino si propone di mettere in mostra le bellezze delle Giudicarie Esteriori valorizzando tutto ciò che rende speciale questo posto. Il luogo in questione ha infatti un ricco patrimonio paesaggistico da offrire e oltre alle bellezze naturali ha anche tradizioni culturali da raccontare, lasciando così trasparire nel racconto l’essenza di questo posto. Inoltre le Giudicarie hanno già un particolare tipo ti turismo su cui puntare: quello termale. L’ecomuseo si inserisce quindi alla perfezione come nuovo elemento di identificazione e valorizzazione di un territorio che cerca di esprimersi sperimentando su più fronti.

Ecomuseo Piccolo Mondo Alpino

Il turismo sostenibile è quel turismo che, attraverso una valorizzazione di un territorio che presta sempre attenzione a non scivolare nello sfruttamento, cerca di dare nuova linfa all’economia locale promuovendo un turismo dove il rispetto per l’ambiente circostante in senso domina in senso lato: nel turismo sostenibile si punta sia al rispetto per la natura, strizzando quindi l’occhio all’ecologia, ma anche al rispetto per le tradizioni e più in generale per la cultura di un posto. L’ecomuseo “Piccolo mondo alpino, sito nella Val di Sole e nella Val di Peio, vuole dare al paesaggio alpino e alla storia di questo luogo la possibilità di essere apprezzata da turisti interessati e attenti.

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