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Glamping, a moment in open air

Glamping, a moment in open air

Il Glamping, ovvero il campeggio in chiave glamour, ha visto negli ultimi anni un significativo incremento in termini di numero di presenze.

Gli osservatori del turismo outdoor stimano, per l’Italia, una crescita annua di questo segmento pari a oltre il 6%, con un numero di presenze per il 2022 pari a circa 46 milioni.

Il momento d’oro delle vacanze outdoor è stato l’anno post pandemia, il 2021 ha visto infatti un aumento delle presenze pari a +38%.

Mercato delle vacanze open air

Le aree attrezzate per i camper, i campeggi dove piantare la propria tenda rappresentano una soluzione di vacanza spesso scelta da precisi targets di ospiti.

Sono le famiglie con bimbi, i ragazzi giovani, gli appassionati di moto e bici a scegliere questo tipo di soggiorno vacanza.

Per quanto riguarda la provenienza geografica prevalente, gli habitué della vacanza outdoor in Italia sono i cittadini dei paesi nordeuropei.

I motivi per scegliere il campeggio come luogo dove trascorrere le ferie sono tanti e facilmente identificabili.

In primis una vacanza a stretto contatto con la natura, rilassante e fuori dagli schemi canonici.

Una maggiore autonomia nella gestione dei tempi, una grande flessibilità, soprattutto per i camperisti, nonché la possibilità di godersi appieno quello che il contesto circostante offre.

Grandi sono i vantaggi per le famiglie con bimbi piccoli.

Giocare all’aria aperta, fare un giro in bici o una passeggiata in un ambiente attrezzato permette ai genitori una vacanza sicuramente più rilassante.

I contro della vacanza open air sono sicuramente legati alla necessità di adattarsi.

Glamour Camping, Glamping Resorts

È proprio per sopperire a questo punto di debolezza che sono nati i glamping (leggi Storia e concept su Wikipedia).

Una vacanza in un glamour camping permette di godersi i vantaggi della vacanza all’aria aperta senza però necessariamente rinunciare alle comodità, oppure al design.

Tante sono infatti le soluzioni offerte dai glamping resorts.

Dalle tende rivisitate e arricchite con equipaggiamenti e arredi, ai moduli abitativi mobili e semi mobili che si rifanno allo stile gotico e shabby chic.

Ferme restando le aree sosta, i servizi offerti non si fermano all’ospitalità in senso stretto.

Ma si allargano ai servizi ancillari e correlati, come i sentieri attrezzati, i parchi a tema, le aree lounge ed i servizi ristorativi.

La cultura del campeggio sposa bene l’idea di vacanza green ed ecosostenibile, fermo restando che ogni attività umana in sé produce una qualche forma di inquinamento e che non esistono spostamenti, vacanze e turismo ad impatto zero.

Format Glamping: maggiore cantierabilità e valore aggiunto per il territorio

Sicuramente questo “format” apporta al sistema un valore aggiunto non trascurabile, ossia la scoperta e l’utilizzo di luoghi dell’entroterra che generalmente non hanno sbocco turistico.

A supporto di questa potenzialità, vi è teoricamente una maggiore cantierabilità dell’opera, in virtù di un investimento più contenuto rispetto a quello necessario per l’apertura di un hotel o affini.

Se gestito in maniera consapevole, fornendo agi utili ai vacanzieri senza inutili orpelli che talvolta snaturano il volto della vacanza outdoor, il glamping resort ha un’evidenza virtuosa.

Questo hospitality concept ha un valore in termini di marketing territoriale.

Fa emergere il valore di zone con vocazione tendenzialmente solo agricola o forestale ovvero completamente periferiche.

Arricchisce inoltre il paniere di scelta dell’ospitalità contribuendo altresì a perseguire il macro progetto della destagionalizzazione.

I glamping sono, infatti, molto spesso aperti da marzo ad ottobre con ulteriori aperture durante le vacanze natalizie, assicurando così la possibilità ai viaggiatori di godere dei diversi colori della vacanza open air.

Alcune aziende hanno deciso di investire molto nei glamping invernali, con servizi ed attività fruibili anche quando fuori le temperature si abbassano considerevolmente.

Glamping Resorts operativi in Italia

Diversi sono i glamping operativi in Italia, e la Toscana è una delle regioni che brilla di più per quantità e qualità dei glamping resorts.

Va però ricordato che il primo luxury glamping ad essere aperto in Italia è stato il Glamping Canonici San Marco di Mirano.

Ovviamente questo concetto di ospitalità è presente in quasi tutti i Paesi del mondo.

In alcune nazioni si trovano però degli esempi di glamping resorts molto ricercati e, tra queste, il Galles, il Sudafrica e gli Emirati Arabi meritano probabilmente una menzione speciale.

Professionisti dell’ospitalità open air: ecco le skill richieste

Dal punto di vista delle professioni impiegate, i concetti di ospitalità legati al turismo open air richiedono competenze hard e soft un po’ diverse rispetto a quelle richieste dall’ospitalità alberghiera in senso stretto.

Le professioni che viaggiano in parallelo all’attività di un camping o di un glamping sono ad esempio: le guide naturalistiche, animazione per bambini e ragazzi calibrato sulle attività outdoor, tutto quello che riguarda la creazione e gestione di parchi a tema e parchi avventura.

Non ultimo, anzi forse anima di questo modo di viaggiare, è il marketing territoriale.

La conoscenza del territorio circostante, delle sue attrattive naturalistiche, storiche e architettoniche, delle attività sportive e dilettantistiche che in esso si possono praticare, dei percorsi eno-gastronomici

Nonché la capacità di stringere rapporti di collaborazione con gli attori sociali ed economici presenti sul territorio è una grande chiave di successo per questo modello di ospitalità.

Altro aspetto qualificante dal punto di vista delle competenze utili a garantire un’elevata qualità del servizio nel concept glamping è l’attività di ricevimento.

La reception di un luogo di ospitalità open air si contraddistingue per alcuni punti di forza.

Gli addetti al ricevimento di un glamping o di un camping devono possedere alcune caratteristiche, quali una maggiore velocità, una conoscenza solida delle lingue straniere, una buona conoscenza del territorio circostante.

E un’effettiva ed efficace abilità di comunicazione, necessaria soprattutto per gli ospiti che arrivano in camper e necessitano di un’area sosta attrezzata.

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