Hospitality Management

FareTurismo….una sana e vera occasione di confronto

Per curiosità e anche perchè è sempre un bene esplorare tutte le nuove forme di comunicazione, mi sono recato per alcune ore a FareTurismo a Roma.

Perchè mi è piaciuta? Prima di tutto, perchè ho parlato con tantissimi giovani, animati da una gran voglia di lavorare anzi, oserei dire, cooperare per dare un volto nuovo a questo segmento, che ha un così grande bisogno di volti e idee nuove, forse anche perchè mi sono rivisto alla loro età con tutta l’ingenuità del caso, ma anche con tutta l’energia, la tenacia e la volontà di farcela.

Mi sono chiesto quanti di loro riusciranno? Non lo so, spero in tanti, di una cosa sono certo, anzi certissimo:  iniziare da zero è di grande aiuto e supporto. Non crederò mai a coloro che arrivano all’università senza aver precedentemente fatto asilo,  elementari, medie e superiori. Certo avrei una gran voglia di inviare alcuni individui che oggi “deturpano” questo settore all’asilo nido ma, ahimè non è possibile.

Ho avuto modo di ascoltare qualche relazione e credo che tutte le idee, laddove queste siano nuove, meritino attenzione e rispetto. Che grande errore, pensare di sapere tanto da non ascoltare!! Forse per questo alcuni operatori vacillano inesorabilmente, e di questo onestamente non ho nessun “dolore”, tranne per le tante persone che vi lavorano e che conosco, che potrebbero bruciarsi. Ma credo anche che le professionalità, quelle vere intendiamoci, non finiscano mai, un pò come l’oro, quello vero non smetterà mai di brillare, quello falso è destinato “fortunamente” al macero.

Ho chiesto ai tanti giovani, che affollavano la fiera, qual era la loro percezione di questo settore, e mi sono reso conto che gli anni passano, le generazioni si sussegguono, ma la percezione è sempre la stessa, quella di lavorare in un mondo “dinamico”. Già, questo credo sia un buon inizio, perchè il nostro è un settore dinamico.

Leggevo un post qualche giorno fa di Cino Wang, che leggo sempre con grande attenzione, rispetto e piacere, che recitava “tante novità ma… se provassimo a fare solo  il nostro lavoro“.
In parte lo condivido, in parte no. Questo settore soffre proprio perchè guarda le cose con troppa staticità. Pensare che i colossi sono colossi e quindi “lasciamoli perdere”….ma ci sono davvero colossi in giro? Io non ne vedo, ma qualcuno ha notato che le azioni di alcune OTA sono divenute “carta straccia”… e questi sono colossi ? Io ho seri dubbi anche sulla loro continuità di esistere.

Nel 2008 andai ad Auschwitz ed ebbi la fortuna di parlare con una sopravvisuta ungherese – uno degli ultimi paesi ad essere invaso dalla Germania – e mi disse qualcosa che mi fece molto pensare, ovvero che ogni 2 o 3 settimane, venivano pubblicate nuove restrizioni per gli ebrei, e proprio perchè arrivano così diluite, “non gli davamo il giusto peso“. Capisco che il parallelo sia forte, ma questo rende l’idea di quanto troppo spesso sottovalutiamo gli eventi, assistere passivamente a quanto accade, e “ingenuamente” pensare che non ci toccheranno è un grave errore, anzi gravissimo.

Complimenti quindi agli organizzarori e ai relatori, ma anche a tutte quelle aziende che coraggiosamente daranno varie opportunità di lavoro a questi giovani. In questo periodo, ringraziare queste aziende è anche troppo poco.

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