Tuareg in stage per il turismo sostenibile
Nelle Marche tornano i Tuareg per formarsi sulle tecniche dell’accoglienza turistica e della promozione dell’offerta culturale grazie ad un progetto di cooperazione con l’Oasi di Djanet
L’Oasi di Djanet, 2500 chilometri a sud di Algeri, in pieno Sahara, e` sempre piu` conosciuta e meta di turisti soprattutto europei. Lo scorso anno, grazie al progetto di cooperazione promosso da Regione Marche, Provincia di Ancona, Associazione Senza Confini’ Ancona, CTS di Ancona, Imaran Voyages ‘ Djanet (Algeria), Parco del Conero, 77 marchigiani accompagnati dalle guide turistiche locali, formate appunto nelle Marche, hanno scelto come meta di vacanze questa bellissima localita` nel cuore del Parco nazionale del Tassili, famoso per le pitture rupestri e i graffiti neolitici tutelati dall’Unesco.
Visti gli ottimi risultati ottenuti e la valida promozione del territorio, secondo le norme di un turismo sostenibile ‘ ha informato Carlo Dore del CTS- quest’anno si e` aggiunto un altro partner, la Maison des jeunes (Casa dei Giovani) di Djanet per favorire questo progetto di cooperazione che ha come obiettivo generale sostenere lo sviluppo della comunita` dell’oasi sahariana di Djanet, attraverso la qualificazione professionale nel campo del turismo sostenibile di giovani tuareg.
E cosi` Hamdani Bachir, Hamdou Moussa, Guellali Ahmed e Othmani Mohammed hanno seguito la bella esperienza di tre loro colleghi lo scorso anno e sono arrivati ad Ancona il 30 giugno per ripartire il prossimo 25 agosto, dopo aver imparato l’italiano, frequentato la rete dei musei della Provincia di Ancona, le feste medievali ad Offagna, concerti e iniziative a Senigallia, apprendendo cosi` le tecniche dell’accoglienza turistica e della promozione dell’offerta culturale del territorio, anche attraverso i sistemi di comunicazione via internet, dal momento che uno di loro è anche tecnico informatico.
I quattro stager, accompagnati anche da Patrizia Carletti dell’Associazione Senza Confini, sono stati ricevuti in Regione dal dirigente della cooperazione allo sviluppo, Marco Bellardi che ha rimarcato con soddisfazione la notizia dell’ottimo riscontro in termini economici e di scambi culturali messo in moto dall’iniziativa dell’anno scorso, tanto che ‘ ha detto- potremmo dare continuita` a questo progetto anche attraverso il consolidamento dei rapporti con partner istituzionali per arrivare in futuro alla stipula di un gemellaggio. I presupposti ci sono tutti- ha sottolineato Patrizia Carletti- perche` abbiamo costruito una buonissima rete di rapporti con l’Algeria e con la Provincia di Illizi a cui appartiene territorialmente Djanet. Si sono instaurate, inoltre, ottime relazioni tra il Consorzio Parco del Conero ed il Parco Nazionale del Tassili.
Dal progetto che prevede la realizzazione di stage teorico-pratico per un periodo complessivo di quattro mesi nel corso di un biennio e la realizzazione di una brochure turistica plurilingue, ci si attende il miglioramento dell’offerta turistica nell’area di Djanet e quindi anche uno sviluppo occupazionale, fornendo ai turisti italiani la possibilita` di essere assistiti da tuareg, profondi conoscitori e custodi del deserto, che conoscono la cultura italiana e in grado di esprimersi anche nella nostra lingua. Inoltre queste giovani guide tuareg, grazie al corso di formazione, potranno essere capaci di gestire autonomamente l’offerta turistica e trasferire le loro conoscenze anche ad altri giovani operatori di Djianet. Un’offerta turistica che non si limita ad un ambiente paesaggisticamente straordinario, ma che porta anche alla scoperta delle tradizioni tuareg (musica, danza , tessitura, arte visiva) e dell’artigianato artistico, curato e promosso grazie al progetto di cooperazione, soprattutto dalle donne.
Chi fosse interessato a partecipare al progetto (sostegno economico, promozione, collaborazione con strutture turistiche per l’accoglienza) puo` inviare una mail a senzaconfiniancona@yahoo.it