E-Destination

Social Media Marketing per la promozione del turismo invernale: Swiss do it better!

Finalmente è arrivata! La neve tanto rimpianta nella passata stagione ha iniziato ad imbiancare un po’ ovunque le vette del nord Italia.

Con l’arrivo di questi primi fiocchi, a pochi giorni dall’apertura di quasi tutti i comprensori sciistici, si intensifica il lavoro di promozione di tutte le strutture e da quest’anno, finalmente, anche sui social media.

La tendenza che emerge è quella di andare oltre le offerte, i gruppi d’acquisto, i tour operator e le agenzie di viaggio, cercando di costruire la propria immagine attraverso una community web che si articoli tra diverse piattaforme social dove una sempre più grande fetta della propria utenza passa la maggior parte del proprio tempo. Facebook, Youtube, Twitter, oltre ad alcuni sporadici e timidi tentativi legati all’uso di Pinterest, Instagram e Flickr, stanno iniziando a diventare canali di comunicazione indispensabili per i più grandi comprensori sciistici, o per gli enti di promozione turistica ad essi collegati.

Le maggior parte delle pagine Facebook iniziano a caratterizzarsi con precise linee editoriali che presentano i servizi ma soprattutto rafforzano la partecipazione degli utenti. Un esperimento interessante è rappresentato per esempio dalla pagina Visit Trentino, che ha deciso di affidare con cadenza settimanale agli utenti della community la gestione della pagina. Non tutti ancora comprendono l’importanza del canale YouTube per quanto riguarda la distribuzione dei contenuti e chi lo fa lo sfrutta come piattaforma dove raccogliere tutti i propri contenuti video, per non limitarsi solo al proprio website.

Per quanto riguarda Twitter, invece, solo i “più illuminati” lo utilizzano sfruttando a pieno le caratteristiche del mezzo, interagendo con gli altri utenti e non limitandosi a ripubblicare i contenuti delle altre piattaforme.

Ad un’analisi più approfondita la presa di coscienza riguardante l’importanza dei social media denota ancora adesso una forte mancanza soprattutto dal punto di vista strategico. Le diverse piattaforme vengono sfruttate come entità singole connesse tra loro e con i canali di comunicazione tradizionali solo attraverso la ripetizione di alcuni contenuti. Quello che manca è una strategia di comunicazione cross-mediale che leghi obiettivi diversi e pubblici eterogenei sfruttando la viralità dei contenuti per diffondersi tra gli utenti.

Per capire meglio la questione può essere utile analizzare la campagna di comunicazione messa in atto per promuovere la stagione invernale dall’Ente del Turismo Svizzero.

Da alcuni anni, per promuovere un soggiorno all’insegna del relax e del riposo, la Svizzera ha scelto due testimonial del tutto particolari: i due montanari Sebi e Paul. I due personaggi sono stati protagonisti di diverse attività di comunicazione non ultima quella di quest’anno legata al concept: “Facciamo di tutto per farti dimenticare il tempo che passa”.

La campagna si compone di diverse contenuti declinati su diversi media ma raccolti sul sito ufficiale di Svizzera Turismo.
Un divertente commercial dove Sebi e Paul distruggono diversi orologi è stato caricato su YouTube e declinato in diverse lingue. Le quasi 100.000 visualizzazioni del video in inglese fanno riflettere sull’uso della piattaforma come media complementare a quello televisivo.


Una web app video, che ricorda molto il pluri-premiato “Shoot the Bear” di Tippex, connessa con Facebook coinvolge gli utenti web in un concorso mirato a far vincere una settimana di “letargo” a Melchsee-Frutt nel Cantone di Lucerna nella Svizzera Centrale. Per vincere bisogna indovinare la parola chiave per svegliare Sebi e Paul, immersi in un sonno profondo, ma è possibile giocare solo di sera, dalle 19 in poi, nell’attesa che i protagonisti ritornino dalle loro escursioni. L’applicazione, comunicata utilizzando Facebook e Twitter e sfruttando la virilità intrinseca del contenuto, ha raggiunto il risultato di 375.000 “like”.

E’ chiaro che delle realtà locali come quelle italiane se messe a paragone con le possibilità di un ente turistico nazionale appaiano svantaggiate già in partenza. Tuttavia proprio questo dovrebbe far ragionare sul fatto che se vogliamo veramente essere competitivi sul piano internazionale (le attività di comunicazione della svizzera sono disponibili in almeno 4 lingue diverse) dobbiamo modificare in modo sistematico l’approccio che tutti gli operatori del settore hanno nei confronti delle nuove tecnologie web, dei social media ma anche del mondo legato al mobile. Non bisogna dimenticare che tra le campagne di comunicazione di maggior successo promosse negli ultimi anni dal Ministero del Turismo Italiano spicca la geniale attività a bassissimo costo dal nome “Magic Italy” tanto amata dal pubblico della rete.

Altri articoli che potrebbero interessarti

Social network, quale scegliere per la promozione del mio brand?
Hans Brinker Budget Hotel: Il peggiore hotel del mondo
Il viral marketing a servizio del turismo: quando un’epidemia può essere vantaggiosa
Guerrilla Marketing e turismo: un binomio di certo non convenzionale
Esperienza, coinvolgimento, viralità e passaparola: il vocabolario del turismo non-convenzionale

 

Commenta l’articolo e partecipa alla discussione