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Guida Turistica, arriva il nuovo esame di abilitazione nazionale

In arrivo il nuovo esame per il conseguimento dell’abilitazione nazionale all’esercizio della professione di Guida Turistica.

Si tratta di un passaggio fondamentale nell’attuazione della riforma del settore, delineata dalla legge 13 dicembre 2023, n. 190, che introduce nuove regole per garantire la qualità e la professionalità delle guide turistiche in Italia.

Una riforma che cambia il volto della professione

L’introduzione dell’esame di abilitazione nazionale rappresenta una svolta epocale per il settore turistico.

Fino ad ora, infatti, l’abilitazione alla professione di guida turistica era regolata su base locale, con differenze significative tra le diverse regioni.

Un dislivello tra una regione e l’altra che ha penalizzato non poco le aspiranti guide, sopratutto in quei territori in cui l’esame non si è svolto per diversi anni.

La riforma, invece, punta a uniformare le competenze, creando un sistema standardizzato che garantisca ai turisti italiani e stranieri un servizio di alto livello in qualsiasi parte del Paese.

Uno degli elementi chiave della riforma è l’istituzione dell’Elenco Nazionale delle Guide Turistiche (ENGT), un registro ufficiale che raccoglierà i professionisti abilitati su tutto il territorio italiano.

Questo elenco sarà gestito dal Ministero del Turismo e rappresenterà un punto di riferimento per chiunque voglia avvalersi di una guida certificata e qualificata.

Richieste record per partecipare all’esame

A pochi giorni dalla pubblicazione del bando, il 28 gennaio, sono già state presentate oltre 2.500 domande, con più di 3.000 candidature in fase di completamento.

Questo dato conferma l’interesse e il valore della professione di guida turistica, un ruolo chiave per la valorizzazione del patrimonio culturale italiano.

Il ministero del Turismo ha condiviso queste cifre tramite un post sui social, evidenziando l’importanza del nuovo sistema di certificazione (fonte: ilsole24ore).

L’esame prevede tre fasi distinte:

  • prova scritta, volta a verificare le conoscenze storiche, artistiche e culturali necessarie per esercitare la professione;
  • prova orale, che approfondisce ulteriormente le competenze e la capacità di comunicazione del candidato;
  • prova tecnico-pratica, nella quale i futuri professionisti devono dimostrare la loro abilità nel condurre visite guidate e interagire con il pubblico.

Per essere ammessi all’esame, è necessario possedere almeno un diploma di istruzione secondaria.

La quota di partecipazione è di 10 euro.

La prova scritta durerà 90 minuti e consisterà in 80 domande a risposta multipla su argomenti come storia dell’arte, geografia, storia, archeologia, diritto del turismo, accessibilità e inclusività nell’offerta turistica e disciplina dei beni culturali e del paesaggio.

Il programma dettagliato verrà pubblicato almeno 40 giorni prima della data della prova scritta.

Per accedere alla prova orale, i candidati dovranno ottenere un punteggio pari o superiore a 25 nella prova scritta.

Durante l’orale, saranno valutate le conoscenze delle materie d’esame e la padronanza di almeno una lingua straniera.

Infine, la prova tecnico-pratica prevede una simulazione di visita guidata in lingua italiana e in una lingua straniera, su una destinazione estratta a sorte.

Anche in questo caso, per accedervi sarà necessario ottenere almeno 25 punti alla prova orale.

Requisiti e modalità di iscrizione

Per partecipare all’esame, i candidati devono soddisfare una serie di requisiti specifici, tra cui:

  • possesso di un titolo di studio adeguato (diploma di istruzione secondaria);
  • conoscenza approfondita del patrimonio culturale e artistico italiano;
  • conoscenza di almeno una lingua straniera, preferibilmente due, dato il carattere internazionale del turismo in Italia.

L’iscrizione all’esame può essere effettuata esclusivamente online, attraverso la piattaforma InPA.

Il termine ultimo per la presentazione della domanda di ammissione è fissato per il 27 febbraio 2025.

Il ministero del Turismo prevede una partecipazione complessiva di oltre 4.000 candidati.

Perché questa riforma è importante

L’introduzione dell’esame di abilitazione nazionale è una misura che mira a:

  • elevare gli standard professionali, garantendo che tutte le guide abbiano competenze certificate;
  • uniformare la professione a livello nazionale, superando le frammentazioni normative regionali;
  • tutelare i turisti, offrendo loro un servizio di qualità garantito e verificato;
  • rafforzare il settore turistico italiano, valorizzando il patrimonio artistico e culturale attraverso professionisti altamente qualificati.

Questa riforma, attesa da anni, rappresenta un passo avanti significativo per un settore strategico dell’economia italiana.

In un Paese come l’Italia, che vanta un patrimonio culturale unico al mondo, poter contare su guide turistiche preparate e competenti è fondamentale per offrire esperienze di visita indimenticabili e per sostenere lo sviluppo del turismo.

Dove trovare maggiori informazioni

Per chi desidera approfondire i dettagli dell’esame di Abilitazione Nazionale per Guide Turistiche, è possibile consultare il Bando ufficiale disponibile sulla piattaforma InPA.

Inoltre, per qualsiasi informazione o chiarimento, è attivo l’indirizzo email: guideturistiche@formez.it.

Se hai la passione per la storia, l’arte e la cultura, e desideri condividere queste conoscenze con visitatori da tutto il mondo, questo è il momento giusto per intraprendere una carriera entusiasmante come guida turistica certificata.

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