Turismi

Turismo industriale, in Friuli le aziende aprono le porte dei loro stabilimenti

Attrarre i flussi turistici e rafforzare l’immagine dei prodotti:  con questo intento da aprile a novembre le più importanti aziende friulane apriranno le porte dei loro stabilimenti e show room ai turisti interessati a conoscere la cultura e la tradizione della regione attraverso il mondo economico.

Prosciuttificio Wolf di Sauris, Fantoni di Osoppo, Snaidero di Majano, Prosciuttificio Morgante di San Daniele del Friuli, Moroso di Cavalicco, Quality Food Group di Martignacco, Tonutti di Remanzacco, Tonon e Calligaris di Manzano, Gruppo Polo Le Ville Plus di Cassacco e T&T Telematica e Trasporti di Ruda: sono queste le undici aziende friulane che parteciperanno al progetto ideato da Confindustria Udine e sostenuto nella promozione dal Sistema Friuli Venezia Giulia attraverso la Regione con Turismo FVG, la Camera di Commercio di Udine e la Provincia di Udine. L’iniziativa  è stato presentata nel corso del convegno dal titolo “Turismo 2010 – Il posizionamento del turismo industriale nel progetto paese Italia”.

L’obiettivo delle iniziative dell’associazione, caratterizzate dal logo “Industria e Turismo: andata e ritorno” e giunte alle soglie della quarta edizione, ha avuto da sempre il duplice valore di attrarre nuovi flussi turistici e di rafforzare nel contempo l’immagine del prodotto industriale friulano. Il comparto turistico è in questi anni sicuramente cresciuto, ma  ora c’è bisogno di andare oltre, soprattutto nella capacità di fare sistema perché l’offerta turistica non si ferma solo alla qualità recettiva, ma richiede anche un “contorno” (eventi, manifestazioni, opportunità di incontro, servizi) che operi in una logica sinergica per far sì che l’ attrazione, il senso del richiamo, riguardi l’ospitalità nel suo complesso.

Una scelta innovativa e strategicamente coraggiosa e che punta in modo forte alla valorizzazione dell’economia locale passando attraverso la conoscenza del mondo del lavoro e delle sue imprese, che vogliono, insomma, diventare meta turistica. Saranno gli stessi imprenditori e direttori di produzione delle aziende coinvolte nel circuito di turismo industriale ad organizzare le visite e narrare in prima persona i segreti de loro prodotti, raccontare la storia di grandi famiglie e le sfide per emergere e affermarsi nel mondo come marchio.