Email Marketing

Email Marketing? Il successo parte dalla profilazione dei contatti

Quando si decide di optare per l’invio di email come strumento di marketing non si può sperare che, sparando alla cieca, si abbiano automaticamente i risultati desiderati. Sparare sul mucchio, a caso, significa infatti sprecare una gran quantità di risorse e questo, nel marketing, è un passo falso che può costare anche molto caro.

Se una strategia di marketing è come una caccia al cliente è automatico pensare a come una caccia fatta senza un’arma di precisione sia più di frequente una caccia infruttuosa. L’aggettivo che deve sempre accompagnarsi a un piano di email marketing è “mirato”.

Occorre infatti in primis avere ben chiaro il proprio obiettivo, e questo è possibile solo quando si conosce bene il proprio prodotto, solo quando si è stati in grado di analizzare accuratamente le proprie offerte di viaggi, per esempio, e si è stati capaci di individuare per ciascuna di esse non solo i punti di forza ma anche su quale tipologia di clienti questi punti di forza potrebbero fare più presa.

Profilare i destinatari nell’email marketing

Il destinatario di un’email, quindi, è qualcuno che generalmente non si conosce, certo, ma in realtà deve essere uno sconosciuto soltanto nella forma, non nella sostanza: la lista di destinatari a cui indirizzare i contenuti prodotti contestualmente a una strategia di email marketing deve infatti essere una lista frutto di un’attenta profilazione.

Occuparsi della profilazione significa essenzialmente conoscere così bene la propria offerta da essere in grado di prevedere, con un buon margine di fedeltà, le caratteristiche della domanda. Per creare un piano di email marketing dettagliato ed efficace non bisogna infatti risparmiare sui dettagli in fatto di “identikit del cliente tipo”.

Se sappiamo che quel pacchetto turistico, quella certa offerta per quella vacanza, quell’occasione last minute del vostro hotel ha un proprio target, ha una sua fetta di potenziale cliente a cui farà più gola che senso ha offrire i propri piatti a tutti?
Le pietanze è meglio offrirle solo a chi le ha espressamente ordinate, iscrivendosi, magari, alla newsletter, corsia preferenziale nell’email marketing, o  comunque a chi, dopo attente ricerche che ci hanno permesso di tracciarne un profilo il più possibile verosimile, potrebbe essere interessato a ciò che abbiamo da offrire.

L’email marketing, come ogni forma di marketing che si rispetti, ha sempre bisogno di un target e il target rappresentato dai destinatari dei contenuti spediti via posta elettronica devono essere persone che hanno espressamente dichiarato o comunque si presume abbiano un interesse per ciò che sarà poi il contenuto dei messaggi che invieremo loro.

Creare una Database segmentato

Per iniziare con l’email marketing è quindi innanzitutto creare un database, ossia andare a creare una lista, una tabella ordinata, che contenga al suo interno i diversi destinatari.

A sua volta questo elenco può essere ovviamente ulteriormente segmentato: quanto più un’email sarà pensata specificatamente per qualcuno tanto più il destinatario si sentirà quella comunicazione cucita addosso e quindi la strategia di marketing si rivelerà particolarmente efficace.

Un piano di marketing ha però anche bisogno di poter essere monitorato, di poter avere, di volta in volta, un resoconto dei suoi risultati. Quando si stende un piano di marketing è infatti bene avere non soltanto un obiettivo finale, l’obiettivo più ambizioso, ma anche fissare tanti obiettivi minori in modo da verificare passo dopo passo l’efficacia di ciò che si è messo in atto.

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