Prosegue la nostra inchiesta sulla formazione ai tempi del coronavirus. Abbiamo scelto di porre una serie di domande ai responsabili delle scuole per capire in che modo si stanno organizzando per affrontare questa emergenza. Ma anche per comprendere i possibili scenari futuri. Già emergono alcune
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Come cambia la formazione ai tempi del coronavirus? Questa fase di emergenza ha naturalmente scombussolato tutta la programmazione. La didattica a distanza sta consentendo, almeno in parte, di portare avanti i Master sul Turismo e l’Hospitality o i Corsi turistico-alberghieri che erano già partiti. Ma
Coronavirus e viaggi sono per forza di cose diventati due acerrimi nemici. Per ora il virus sta avendo la meglio. Ma alla fine la grande passione che spinge tutti noi a conoscere nuove destinazioni prenderà di nuovo il sopravvento. Ecco perché gli operatori del settore
L’enoturismo mette il turbo. Nell’ambito della crescita del turismo enogastronomico, infatti, il vino si conferma un importante fattore di attrazione. I dati lo confermano. Nel 2017 era emerso che il 41% degli italiani in viaggio aveva visitato negli ultimi tre anni un’azienda vitivinicola. Mentre il
Inutile nascondersi dietro un dito. Il coronavirus avrà ripercussioni significative sull’economia. Il settore che ha già pagato un conto salatissimo e che probabilmente ne soffrirà di più sarà proprio il nostro, quello turistico e dell’ospitalità: imprese, lavoratori e professioni autonome. Le ultime e più stringenti
Qual è la strada più giusta da percorrere per formarsi nel turismo? Qual è il percorso più adatto alle mie esigenze professionali? Quali sono i miei interessi e su cosa è possibile investire? Questi sono dei quesiti che oggi molti giovani – con costanza e
Italia Turismo News
10 marzo 2023. Si é da poco conclusa l’Esposizione Internazionale del Turismo (ITB) a Berlino. L’ENIT (Agenzia Nazionale del Turismo) ha promosso l’Italia con l’idea delle “isole esperienziali”, avendo l’obiettivo di puntare molto sulle “emozioni autentiche” che può offrire il nostro Paese. La Germania
8 marzo 2023. Mentre nel settore del turismo nel 2023 si prevede un’ampia crescita, permangono le difficoltà per il reperimento del personale. Per Pasqua e i mesi primaverili dei ponti si stimano “oltre 50.000 i lavoratori mancanti nelle imprese turistiche” (fonte Assoturismo Confesercenti, su
7 marzo 2023. Le località turistiche possono, orientando le attività alla sostenibilità, tutelare l’ambiente e ottenere un vantaggio competitivo sulle altre mete concorrenti. La formazione riveste un ruolo fondamentale per raggiungere questi obiettivi, ed è per questo che la Dichiarazione di Glasgow, ispirata dall’Organizzazione
6 marzo 2023. Le attività culturali sono in ripresa anche se siamo “sotto il livello di prima della pandemia”. Il decimo rapporto sui “consumi culturali” (di Impresa Cultura Italia, Confcommercio, SWG) indica che nel 2022 ben il 14% degli italiani “non ha destinato denaro”