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Associazione in partecipazione o franchising?

#1
Mi sto informando per aprire un'agenzia di viaggi.<br />
<br />
Ho letto in diversi siti che, fra le diverse formule, ci sono anche:<br />
1. Reti di associazione in partecipazione.<br />
2. Reti in franchising.<br />
<br />
Per quel che riguarda il franchising, la formula è chiara e, detta in due parole corrisponde alla possibilità di usare il loro marchio, di ottienere percentuali dai TO di una certa consistenza (ottenuta grazie al potere contrattuale del network), di ottenere dal network formazione, ecc, tutto questo a fronte di una fee di ingresso. In questo caso si è titolari dell'attività.<br />
<br />
Riguardo all'associazione in partecipazione, ho capito che chi vuole aprire l'agenzia, gestisce l'attività, ma non ne diventa il titolare.<br />
Mi piacerebbe avere maggiori dettagli su questa formula.<br />
Non sono riuscito a farmi un'idea dell'ordine di grandezza dell'investimento necessario per aprire un'agenzia con questa formula. Per quel che riguarda il franchising ho visto che l'investimento (esclusi i costi dei locali) si attesta (mediamente) sui 20-30 mila euro.<br />
<br />
Grazie :)
 

Francesco Mongiello

Consulente Web Marketing Turistico & Social Media
Staff Forum
#2
L'associazione in partecipazione è il contratto con cui una persona (associante) attribuisce ad un'altra (associato) una partecipazione agli utili e alle perdite della sua impresa, verso il corrispettivo di un determinato importo. Aprire un'agenzia viaggi con la formula dell'associazione in partecipazione non significa diventare né titolari né soci dell'impresa, ma semplicemente gestirne l'attività, in quanto l'associante resta formalmente il titolare della totalità dell'impresa. E' una formula del tutto differente dal franchising ma i costi non sono particolarmente differenti. A seconda del tipo di network le proposte variano, in alcuni casi parliamo comunque di quote che si aggirano sui 20-30mila euro (mediamente da un minimo di 20mila euro ad un massimo di 30-35 e oltre). L’associazione in partecipazione è sicuramente la più cara perchè il suo “valore” dipende dall’aspettativa del business che l’agenzia produrrà.

Pinguino Viaggi, Last Minute Tour, Bluvacanze, Vivere &amp; Viaggiare by Cisalpina Tours, Travelshop, Cafe Voyage, Welcome Travel Group di Alpitour sono marchi che propongono l'associazione in partecipazione.

questo articolo potrebbe esserti utile:
http://www.lagenziadiviaggi.it/notizia_standard.php?IDNotizia=135878&amp;IDCategoria=2701
 
#3
Grazie per la risposta.<br />
<br />
<em>@FMongiello wrote:</em><blockquote>L’associazione in partecipazione è sicuramente la più cara perchè il suo “valore” dipende dall’aspettativa del business che l’agenzia produrrà.</blockquote><br />
Ossia?<br />
Chi può farsi delle aspettative (fondate) in merito? Forse solo il network... e come può l'associato valutare l'investimento?<br />
<br />
Che consiglio mi puoi dare? Franchising o Associazione in partecipazione?<br />
Perché segliere una formula al posto dell'altra? Se non c'è (grossa) differenza in termini di investimento, qual è allora l'effettivo termine discriminante?<br />
<br />
In ogni caso, meglio un network che commercializza prodotti di un solo TO o è meglio scegliere chi si affida a diversi TO?<br />
<br />
Nell'ipostesi di scegliere il franchising, una volta arrivati alla fine del periodo stabilito dal contratto, cos'è meglio fare? Supponiamo di aver passato i primi 5 anni ed il contratto è prossimo alla scadenza, in così tanto tempo, io agenzia affiliata ad un network mi sono fatto conoscere dai diversi TO con i quali ho lavorato. E' realistico pensare a questo punto di staccarsi e di riuscire a strappare le stesse percentuali dai TO o loro restano "fedeli" al network e non riescono a far lavorare "bene" le singole agenzie?
 

Francesco Mongiello

Consulente Web Marketing Turistico & Social Media
Staff Forum
#4
l'associazione in partecipazione sta prendendo piede negli ultimi tempi, ma le ragioni non credo vadano lette nella convenienza, che di fatto non c'è, ma piuttosto nell'idea per l'associato di legarsi ad un business consolidato - quello dei network- persuasi forse da un guadagno più immediato, sicuro, e con minori rischi imprenditoriali. Un pò una formula ideale per chi vorrebbe un lavoro da dipendente in agenzia di viaggi e si augura di trovarlo con l'associazione in partecipazione. Ma come avrai inteso non è proprio così, perché comunque è una associazione tra "imprese", si partecipa agli utili, ma anche ai rischi, e sia su gli uni che gli altri non vi sono grandi margini di intervento per l'associato.
Dovendo io scegliere un investimento da fare, essendo questi i termini, credo che la formula franchising sia da preferire. Un investimento maggiore ma anche una maggiore sicurezza di costruire un qualcosa che magari in un futuro è meno esposto a rischi di terzi. I vantaggi al momento credo siano tutti del network. Il contratto di franchising è molto più vincolante e impegnativo per il network.
<blockquote>Chi può farsi delle aspettative (fondate) in merito? Forse solo il network... e come può l'associato valutare l'investimento?</blockquote>
certamente è solo il network che può fare previsioni adeguate in base ad una serie di indicatori che utilizza. all'associato non resta che valutare le previsioni del network, il rapporto tra investimento richiesto e guadagno netto previsto. Un aiuto potrebbe venire dal valutare casi già  avviati nell'ambito del network, ma possono essere solo di riferimento perchè vanno contestualizzati, ogni caso potrebbe avere variabili di successo o insuccesso che più di tanto non possono avere valore. E poi credo che trattandosi di una nuova formula di espansione dei network non abbiano neppure dati o casi consolidati di riferimento che possano aiutare il potenziale associato a scegliere.
<blockquote>In ogni caso, meglio un network che commercializza prodotti di un solo TO o è meglio scegliere chi si affida a diversi TO?</blockquote>
Non dev'esserci alcun dubbio: preferire chi commercializza prodotti di più T.O. Affidarsi ad un solo T.O. è strategicamente un grande rischio per il punto vendita. Le ragioni sono diverse: non esiste brand awareness sui prodotti turistici e t.o., cioè bassa conoscenza dei marchi e di conseguenza scarsa fidelizzazione della clientela, a tal punto dal potersi permettere di distribuirne soltanto uno; nessun t.o. E' in grado - per quanto differenzino i loro prodotti - di far fronte a tutti i possibili segmenti di mercato e alle differenti motivazioni turistiche che caratterizzano oggi il mercato. Ogni t.o. per quanto possa essere presente su più segmenti, ha sempre un suo posizionamento specifico che potrebbe rendere complicata la vita dell'agente di viaggi che invece si trova dinanzi ad una clientela eterogenea con preferenze molto diversificate alle quali è estremamente difficile far fronte con un unico marchio. Anche se la scelta di posizionamento specifico fosse dell'agente di viaggi, nel proprio ambito di mercato rispondere con una sola tipologia di prodotti renderebbe troppo debole la sua posizione nei confronti dei punti vendita concorrenti. O prima o poi si ritroverebbe a dover integrare altre tipologie di prodotti.
<blockquote>Nell'ipotesi di scegliere il franchising, una volta arrivati alla fine del periodo stabilito dal contratto, cos'è meglio fare? Supponiamo di aver passato i primi 5 anni ed il contratto è prossimo alla scadenza, in così tanto tempo, io agenzia affiliata ad un network mi sono fatto conoscere dai diversi TO con i quali ho lavorato. E' realistico pensare a questo punto di staccarsi e di riuscire a strappare le stesse percentuali dai TO o loro restano "fedeli" al network e non riescono a far lavorare "bene" le singole agenzie?</blockquote>
L'adv singola non ha alcun peso rispetto al network. E cinque anni di attività non rappresentano in alcun modo uno storico e consolidato tale da far assumere posizioni diverse al T.O. L'unica scelta potrebbe essere di legarsi ad un altro marchio distributivo, ma restare soli è una strada che non consiglierei, anche se i risultati raggiunti fossero entusiasmanti. Il potere acquisito dai network non è soltanto commerciale, e per quanto la singola adv possa essere affermata comunque non rappresenta un centro di interesse per il t.o. tale da poterne dare particolare attenzione. Ci sono anche altre ragioni da considerare, ma che qui tralascio, considera essenzialmente che nel turismo come già  avvenuto in passato in altri settori è in atto un cambiamento del sistema distributivo, e questo cambiamento non ha come protagoniste le singole adv ma i network.
 
#5
Grazie ancora... :D<br />
<br />
Per sintetizzare, il tuo consiglio è:<br />
- franchising;<br />
- scelta di un network che venda prodotti di diversi T.O.;<br />
- alla scadenza del contratto, rinnovare o scegliere un altro network.<br />
<br />
A questo punto non mi resta che raccogliere informazioni sui diversi network, contattare quelli che mi interessano, fare una valutazione attenta e decidere sul da farsi.
 

Francesco Mongiello

Consulente Web Marketing Turistico & Social Media
Staff Forum
#6
io non escludo del tutto l'associazione in partecipazione. occorre considerare caso per caso, imprenditore da imprenditore, etc.
dovendo fare io una scelta opterei più per il franchising.
nel caso allo scadere, nel tirare le somme e guardando altrove, vi fosse una reale insoddisfazione e nuove opportunità in altri network...penserei ad un eventuale cambio.
chiaramente ogni renaming è rischioso, anche se per un punto vendita lo è in misura inferiore se non nulla (i clienti badano più alle persone che alle insegne).
tuttavia la scelta iniziale va ponderata molto bene, auspicandosi di trovare nel network al quale affiliarsi le risposte ad ogni tipo di esigenza tali da non dover pensare ad un possibile successivo cambio.
 

mck

Membro Senior
#7
Ciao a tutti<br />
stavo leggendo la vostra discussione perchè anch'io vorrei aprire una agenzia di viaggi. Ho deciso di non partire da solo anche se economicamente mi converrebbe ma di affiliarmi ad un network anche e soprattutto perchè non ho la minima esperienza nel settore. La mia domanda è questa: ma non conviene l'associazione in partecipazione almeno dal punto di vista economico? I network da me contattati richiedono tra i 150 e i 250 euro al mese ma almeno ti offrono la direzione tecnica. Con un franchising puro e quindi la licenza propria si deve comunque trovare e assumere un direttore tecnico (naturalmente per chi non lo è già - e questo non è il mio caso!) e le spese solo per questo sarebbero già superiori alle quote mensili dell'ass. in part. E poi mi piacerebbe qualche consiglio sul network da scegliere. Io al momento ne ho selezionati 5 tra cui elitaria e goinfly. Aiutatemi per favore!!! A presto e grazie a tutti!!!
 
#8
ciao McK<br />
la convenienza economica si potrebbe esserci, ma mettiamo per bene a confronto le spese e il loro valore.<br />
per 150 - 250 euro al mese cosa ti viene dato?
 

mck

Membro Senior
#9
Beh diciamo pure che un direttore tecnico non viene a costare 300 euro al mese...chi non è direttore tecnico come me lo deve cercare e poi assumere. pagargli lo stipendio e i contributi... parlavo di convenienza economica da questo punto di vista sempre e comunque affiliandosi ad un network. se si inizia in proprio o già si è dir. tecn. tutt'altro discorso. Ma può anche essere che mi stia facendo male io i conti. Aspetto suggerimenti, anche sul network da scegliere! Ciao a tutti
 
#10
la mia domanda intendeva essere provocatoria, nel senso ok ti danno il direttore tecnico (ci vai a risparmiare come dici tu su quanto ti verrebbe a costare dovendo trovartelo e pagartelo), ma poi?<br />
a fronte delle altre spese quali sono i vantaggi che ne trai?<br />
<br />
gli altri 3 network che hai individuato quali sono?
 

mck

Membro Senior
#11
Diciamo che per me tutto ciò che mi dà un network è un vantaggio. Io parto da zero: zero esperienza in questo campo, zero aiuto, zero contatti con TO, zero che di + non si può!!! La mia è pura passione perchè si tratterebbe cmq di una seconda attività, infatti ho già un negozio avviato ma di altro genere. Quindi ciò di cui ho bisogno (o almeno credo - è per questo che sto scrivendo qui, e ringrazio te e tutti coloro che mi daranno un minimo di attenzione) è di formazione, di aiuto, di basi... credo tu abbia capito. Certo la cosa migliore sarebbe partire mettendosi direttamente in proprio, ma ora non me la sento. Cerco un contratto che forse non esiste, che mi permetta di sviluppare l'incoming e di creare pacchetti miei per vendere il mio territorio (il cilento) e che duri il meno possibile, in modo da farmi la mia esperienza, magari diventare nel frattempo DT e poi mettermi finalmente in proprio. Ho necessità della biglietteria ferroviaria, non mi serve l'eticket direttamente dal sito di trenitalia, ma non tutti i network lo permettono.Eliaria lo permette, tra l'altro lascia anche un pò di libertà, ma il contratto è davvero lungo (5 anni). Poi ti dicevo di goinfly, 3 anni di contratto, dicono che mi permetteranno di creare pacchetti miei, ma nente bigl. ferr. Poi devo incontrare Mr Holiday ed Edreams del gruppo Buona Vacanza, e devo ancora valutare meglio Viaggiaconnoi, che propone un contratto decennale ma con obbligo di non rescissione solo per i primi due anni, poi puoi lasciarli senza penale. Tu li conosci? Me ne sapresti consigliare qualcuno? Magari il male minore? Ho visto anche Freetut, Fly and go, Pinguino, Solomondo, Primarete Domina, Globitalia, Cafè Voyafe e altri ma mi sto concentrando su quelli che ti ho detto. Grazie mille per il tuo aiuto e un saluto
 
#12
McK adesso mi sono chiare e sono comprensibili le tue ragioni. e mi sembra la giusta scelta allora.<br />
infatti penso che l'associazione in partecipazione sia da preferire quando non ce la si sente di fare da subito impresa e l'imprenditore. (come nel tuo caso perchè esiste una precedente attività di impresa e ci sono obiettivi futuri differenti).<br />
<br />
freetut non credo esista, ti riferisci forse a freenet.<br />
<br />
dei 5 conosco edreams, goinfly e elitaria, gli altri due no.<br />
<br />
giustamente devi scegliere il network che ti da i servizi che ritieni opportuni per il tuo mercato, non legandoti per l'eternità.
 

mck

Membro Senior
#13
Doctor tur mi sembra di capire che tu sei del campo...ti ringrazio per il tempo che stai dedicando e ti chiedo quelche consiglio sul network da scegliere considerando che i miei principali interessi sono l'incoming, la bigliettera ferroviara e un contratto che non mi leghi a loro per "troppo" tempo.<br />
Si ,mi riferivo a Freenet. Edreams e Mr Holiday sono dello stesso gruppo (Buona Vacanza) l'unica differenza è il prezzo e la maggiore visibilità che può darti edreams. Se ne conosci qualche altro non esitare a dirmelo!!!<br />
<br />
Grazie ancora!!!
 
#14
Giusto per fare chiarezza,Freenet non propone il Franchising ma un'affiliazione del tutto gratuita,con tantissimi vantaggi,ma è rivolta a chi ha già un'agenzia oppure ci si affilia a Freenet in concomitanza con l'apertura di un'agenzia viaggi con il franchising Freetur :wink:
 
#16
ragazzi...<br />
ma dove siete finiti!!!<br />
non scrive più nessuno su questo forum???<br />
Qui c'è gente che ha bisogno del vostro aiuto!!!<br />
Soprattutto io!!!<br />
Un saluto a tutti!
 
#17
ciao io credo che scelgieremo l associazione in partecipazione...è vero nn sei titolare ma ti fai le ossa per un po anni, e poi scegli cosa sia meglio fare...abbiamo sentito tanti altri ma nessuno ci ha convinto questa liberta che ti lasciano per chi nn è esperto nel settore rischia di creare solo problemi noi nn ce la sentiamo...con ass in partcipazione ti formano e lavori per loro ma hai un utile che nn è basso intorno al 95% e nn sei lasciato solo mai.
 
#18
Ciao a tutti, grazie a questo forum, ho capito varie cose sul franchising e la ass.in partecipazione, ma quello che nn ho capito è quello di che nn sei il titolare... cioè non il titolare del marchio ....ma sei il titolare della società che hai creato...giusto? del PVendita dichiamo così.?<br />
<br />
L'altro dubbio è quello dei utili....qualcun network dice che il punto vendita deve arrivare ad un fatturato annuo di 600 a 800m euro.....ma di questa torta ...quanto ci rimane in tasca??.<br />
<br />
I costi di gestione del punto vendita, chi si fa carico? il associato?.<br />
Scusate se qualche domanda risulta banale ma non riesgo a "associare", il concetto.<br />
<br />
Marcello.
 
#19
:? Salve a tutti.<br />
Mi sto accingendo ad aprire una adv e lo sto facendo nella maniera "artigianale", cercando il dt, contattando i to, ecc..<br />
Leggendo il forum, però, penso di dover rivedere le mie decisioni e valutare una soluzione franchising.<br />
La mie domande sono:<br />
1) con il franchising posso operare con to estranei al network?<br />
2) nelle adv con le quali ho collaborato i fax straripavano di offerte lastminute, educational ed altro; con il franchising è lo stesso?<br />
3) la direzione tecnica viene prestata dal network?<br />
4) conoscete evolution travel?<br />
<br />
Un grazie anticipato per le risposte.<br />
Pasquale
 

Mod

Amministratore
Staff Forum
#20
ci sono franchising e franchising, nel caso di hard franchising in genere non ti è consentito lavorare con altri, ma attenerti alle politiche del gruppo e che cmq in genere sono da preferire sia xkè coprono l'intera gamma di prodotti e marchi sia per le condizioni commerciali sicuramente migliori.<br />
le offerte dai t.o arrivano cmq in ogni caso, nessun t.o. o altro fornitore si eslcude a priori la possibilità di promuovere e magari vendere un suo prodotto ad 1 adv di un franchising. chiaro che se aderisci a chi ti blocca del tutto, e ciò è risaputo dai t.o., forse non ti arrivano offerte per fax o email.<br />
se l'agenzia è tua devi provvedere tu al dt, se è una collaborazione commerciale (filiale, associazione in partecipazione, etc) provvede direttamente il network.<br />
evolution travel è forse il più conosciuto network di consulenti di viaggio (insieme a cartorange). non credo siano stati loro i primi a lanciare la formula del consulente che autonomamente promuove e vende viaggi e servizi con la loro organizzazione tecnica. cosa volevi sapere a proposito di evolution travel?
 
#21
Grazie per l'attenzione!<br />
Vorrei sapere che tipo di contratti offre e se è affidabile!<br />
Io li ho contattati qualche mese fa prima dell'estate dopodiche mi hanno bombardato di telefonate, email, ecc. per farmi aderire.<br />
Quando c'è questo accanimento mi si accende subito la lampadina di allarme!!!!
 

Francesco Mongiello

Consulente Web Marketing Turistico & Social Media
Staff Forum
#22
non capisco cosa intendi per "tipo di contratti".
non è un franchising, nè apri una tua agenzia. lavori per loro conto, li rappresenti, e ti appoggi a loro per la vendita (ogni copertura è  a loro carico), gestendo in autonomia il tuo lavoro con gli strumenti che ti mettono a disposizione (anche web).
non conosco esattamente che tipo di contratto fanno ai consulenti (è cmq una collaborazione commerciale con uso del loro marchio e servizi messi a disposizione, con riconoscimento di royalties sul venduto).

lavorano con i principali t.o., coprono tutta l'offerta disponibile, e gli stessi consulenti possono apportare contratti (es. per la vendita di una struttura ricettiva) o gestirsi un sito web di nicchia.

anche questi letuevacanze.net consentono un tipo di collaborazione simile...e forse sono meno assillanti.
 
#23
Salve a tutti! Leggendo questo forum mi sono fatta un'idea sulle varie soluzioni per aprire un'agenzia di viaggio. Sono una neolaureata in Lingue e Letterature straniere e ho frequentato un Master in Tourist Management a Napoli presso l'Up Level per preparami per conseguire l'abilitazione come direttore tecnico. Ancora sn in formazione e nn lavoro attivamente nel campo e vorrei avere qualche consiglio per farmi le ossa oltre lo stage. Chi cm me ha tanta passione ma esperienza zero, cosa deve fare x aprire un'agenzia di viaggi ? Grazie, simona!
 
#24
Ciao Simona, sono interessato anche io al master della UP LEVEL. Potresti darmi informazioni in merito tipo articolazione del corso, durata, contenuti, costi, ecc..<br />
Grazie
 
#25
CIAO Paco!<br />
Io al Master in Tourist management della Up Level mi sn trovata benissimo sia x i contenuti , cioè le materie del corso in linea con le materie poi del relativo concorso di abilitazione x direttore tecnico adv:<br />
tecnica turistica, geografia turistica, legislazione turistica, contabilità, inglese applicato al turismo oltre un corso di lingua inglese o spagnolo on line con supporto e-learning. Io l'ho fatto a Napoli ma so che c'è anche a Roma. Cmq non prepara solo all'abilitazione direttore tecnico ma anche a quello di accompagnatore turistico. per altre info consulta sito <!-- w --><a class="postlink" href="http://www.uplevel.it">www.uplevel.it</a><!-- w -->.
 

Francesco Mongiello

Consulente Web Marketing Turistico & Social Media
Staff Forum
#26
<blockquote>Chi cm me ha tanta passione ma esperienza zero, cosa deve fare x aprire un'agenzia di viaggi ? Grazie, simona!</blockquote>
Ciao simy_up_level
è molto semplice: continuare a fare esperienza.
aprire una agenzia è semplice...portarla avanti è difficile. i tempi sono ben diversi dal passato e il mercato è sempre più complesso. in aiuto ti vengono incontro i network, ma il mio parere è di non avventurarsi se non si hanno basi sufficientemente consolidate di esperienza sul campo.

un corso per quanto valido non può darti quanto la formazione on the job, lo stage (non ho idea per quanto tempo tu ne abbia fatto) è un inizio... e non ci si può basare su quello per pensare ad avviare un'impresa.
bisonga essere certi del proprio ruolo, dei prorpi limiti, capacità e conoscenze...tempo e costanza ti aiuteranno.

cmq up level credo ci sia anche qui a milano.
ciao

p.s. perchè hai un nick sponsorizzato :?:
 
#27
ciao mi sto informando anche io su questa scuola up...;ma tu gia' hai conseguito l'abilitazione a direttore tecnico adv?perche' siamo alla ricerca di un direttore tecnico.....
 
#28
Ringrazio Fmongiello per la risposta e l'incoraggiamento, condivido in pieno la sua opinione infatti la mia preoccupazione è su come portare avanti un'attività d'adv piuttosto che su come aprirla.<br />
Ho deciso di andarci cauta data anche la mia giovane età e di rafforzare l'esperienza sul campo, come Lei consiglia, prima di pensare ad un'agenzia tutta mia cmq la passione e la costanza fanno parte anche del mio carattere quindi non mi arrendero' facilmente.<br />
<br />
In risposta a Pie, non ho ancora conseguito il titolo di direttore tecnico ma presto partecipero' al concorso di Viterbo.<br />
<br />
P.s. Scusate x il nick, non era mia intenzione sponsorizzare spudoratamente la mia scuola di management. L'ho scelto per caso.
 
#30
salve a tutti,io vorrei portare la mia esperienza:io sono stata affiliata a un network di cui non faccio nome con la formula di associazione in partecipazione,attenzione e' una truffa!!! le spese di gestione del locale sono tutte a mio carico,di guadagno non parliamo proprio!i versamenti per le vendite vanno effettuati a lordo del mio guadagno,sempre,poi se riesci a coprire le spese mensili di canone,quello che avanza e' mio,altrimenti se il guadagno non supera il canone non si percepisce nulla per mesi.inoltre piu' si lavora e piu' aumenta il canone che e' composto da una parte fissa e una percentuale variabile in base al fatturato,quindi piu' vendi,piu' paghi!e non riesci ad uscirne!pero' se non produci fatturato devi obbligatoriamente pagare il canone fisso!
 

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