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Qualità umane e professionali del personale d’albergo

#1
Occorre preliminarmente osservare che le qualità umane non si insegnano e ne si imparano per decalogo, ma si affinano con la crescita culturale (intesa in senso lato) dell’allievo.<br />
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La professionalità, che è un miscuglio di qualità, è fatta di mille sfaccettature tutte legate alla crescita umana. Non c’è professionalità dove non c’è l’uomo. Questo concetto può sembrare banale ma contiene una grande verità. I modi di essere e di comportarsi di ogni singola persona scaturiscono dalla propria “storia” dal proprio bagaglio di esperienze e di conoscenze effettivamente interiorizzate.<br />
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Un professionista all’altezza del suo compito è prima di tutto un uomo che ha concluso quel processo di autoliberazione attraverso il quale si abbandona il regno dell’istinto e si entra nel mondo della ragione. Un professionista responsabile, consapevole, motivato, realizzato, capace quindi non solo e non tanto di attività specifiche o addirittura portatore di semplici abilità operative, ma un uomo in grado di esprimersi, di affermarsi, di dialogare con la massima compiutezza.<br />
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Fatta questa premessa si può anche passare all’elencazione di alcune “regole d’oro” del perfetto receptionist, che assumono il valore di pure e semplici sottolineature.<br />
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L’addetto al ricevimento deve essere:<br />
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- <span style="color: #FF0000"><strong>Puntuale =</strong></span> la puntualità è segno di rispetto degli altri<br />
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- <span style="color: #FF0000"><strong>Attento =</strong></span> l’attenzione verso gli altri consente di comprenderne al volo esigenze e preferenze<br />
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- <span style="color: #FF0000"><strong>Cortese =</strong></span> la cortesia è un dovere perché bisogna sforzarsi di essere gentili sia nel linguaggio che nel comportamento prescindendo dal tipo di interlocutore che si ha di fronte<br />
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- <span style="color: #FF0000"><strong>Preciso = </strong></span>la precisione ci fa apparire efficienti ed affidabili al contrario della superficialità e dell’approssimatismo<br />
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- <span style="color: #FF0000"><strong>Aggiornato =</strong></span> l’analfabetismo di ritorno è un rischio immanente che dobbiamo assolutamente evitare, occorre essere sempre informati su tutto ciò che accade intorno a noi<br />
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- <span style="color: #FF0000"><strong>Onesto =</strong></span> l’onestà è un valore assoluto e irraggiungibile e deve permeare ogni nostro comportamento, sia pratico che intellettivo.
 
#2
Carissimo Dott. Giordano<br />
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vorrei prima di tutto farle i miei complimenti per l' originalissima idea di questo post.<br />
Spesso chi assume pensa al miglior impiegato del mondo e chi vuole il posto di lavoro pensa al salario.<br />
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Poche persone riflettono su quanto sia fondamentale la "persona" in quanto tale. Non basta essere preparatissimi o molto conosciuti.<br />
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Bisogna saper "fare la differenza". Creare quel rapporto di fiducia per far in modo che i clienti tornino.<br />
Non importa se il posto è bellissimo, si mangia molto bene, ma poi per aver dovuto chiedere un'informazione anche banale mi hanno risposto con scortesia o fretta.<br />
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Potrei, visto il "mio campo" aggiungere alcune regole per la Governante:<br />
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<span style="color: #0000BF">Onesta e Corretta</span> trattare tutto lo staff allo stesso livello<br />
<span style="color: #0000FF">Avere Leadership</span> trascinarsi il team e poi fare il resto, in primis "formarli"<br />
<span style="color: #0000FF">Comunicativa</span> La padrona di casa collega tutti i reparti insieme al ricevimento<br />
<span style="color: #0000FF">Psicologa</span> sia con lo staff che con i clienti<br />
<span style="color: #0000FF">Precisa e responsabile</span> Controllare i costi, l'ordine, l'aspetto, la pulizia e Occhio al dettaglio<br />
<br />
Paola Pesoli
 
#3
Carissimi molto bello ed interessane questo post che tutti e dico tutti dovrebbero leggere per essere più attenti nel mondo del lavoro del settore alberghiero...<br />
Vorrei fare una premessa a me é capitato in tante strutture alberghiere e non ad eseguire le regole che avete postato nel post sia per una mia precisione personale che per il rispetto dei colleghi ma i responsabili stessi o padroni anche se tu cercavi di essere cordiale con il cliente proprio loro a volte cercavano di allontanalo con modi poco gradevoli;<br />
Io nella mia vita di lavoro, che poco ho fatto e spero in futuro di aver la possibilitàriprendere e continuare nel campo, non e dico non ho mai avuto un elogio ne da parte del direttore ne del titolare stesso e questo a mio parere e molto sconfortante per il lavoratore perché secondo il mio parere una persona che gli viene fatto degli elogi magari a volte può lavorare meglio... (scusate il mio giro di parole)
 
#4
Davvero un post interessante!<br />
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Mi viene in mente il motto della catena Ritz-Carlton: "Siamo Gentiluomini e Gentildonne che servono Gentiluomini e Gentildonne "; questo motto la dice lunga su come dovrebbe essere il personale d'albergo e pensare che oggi l' "Etica Professionale", specialmente in alcuni contesti territoriali, sembra essere in via d'estinsione.<br />
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Eppure, avendo frequentato l'Istituto Alberghiero ricordo che l'Etica Professionale era il primissimo argomento del programma scolastico delle materie professionali nei primi anni di studi; essa veniva esplicata come una serie di regole e principi imprescindibili (cortesia, educazione,igiene della persona, ecc..) atti a rispettare il proprio lavoro, gli altri e se stessi in ambito professionale; regole e principi sostanzialmente validi in ogni contesto e quindi non assimilabili soltanto in un Istituto Alberghiero!<br />
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Credo che al di là di come ci si comporti quando non si è al lavoro, quando si entra in albergo per lavorare bisogna lasciare all'esterno il proprio "bagaglio personale" di tutto ciò che non occorre (problematiche personali, stati d'animo avversi, ecc..) e ricordare sempre che bisogna essere "Siamo Gentiluomini e Gentildonne che servono Gentiluomini e Gentildonne "!
 
#6
Purtroppo Michele non è un discorso così semplice e questo lo facevi notare anche Tu nel Tuo post con ciò che hai segnalato.<br />
Io penso che per lavorare in albergo svolgendo ruoli al contatto col pubblico (specialmente per le figure no food) bisogna avere un' indole innata, mi spiego meglio: prima la "Persona" e poi il professionista (sempre meglio se entrambi); per "Persona" intendo qualcuno che abbia doti caratteriali e morali che permettano di stare a contatto con gli altri...non penso sia così difficile comportarsi in maniera corretta!<br />
Personalmente vivo il lavoro in albergo come un vero e proprio stile di vita, mi trascina la passione, la voglia e l'ambizione di arrivare sempre più in alto...e...come si dice: "se non ci arriverò almeno potrò dire di aver camminato tra le stelle" ;-)
 
#7
Esatto Giuseppe e proprio come dici tu pero a me è capitato che il datore di lavoro non volesse proprio che "coccolasi" il cliente che a mio parere correggimi se sbaglio è sbagliato; grazie per il tuo intervento e pronta risposta :wink:
 
#8
@micheles83 sono d'accordo con te: non c'è cosa più sbagliata di quella che hai segnalato! <strong>Il cliente deve essere al centro dell'attenzione della struttura ricettiva!</strong> E' il cliente che: riconosce il prodotto scegliendolo, porta introiti, fa crescere il prodotto.
 
#9
Naturalmente Giuseppe é quello che pensavo anche'io ma purtroppo e lo ripeto se gli imprenditori non riescono ad uscire da quella mentalità che hanno di cui pensano solo al denaro e non al bene dell' ospite prima o dopo succederà qualche cosa.....<br />
A me è capitato collaborando con vari alberghi di "coccolare" i clienti di cui erano molto grati della mia presenza, naturalmente il datore di lavoro mi ha detto che il mio servizio era soltanto di lavorare senza prestare e dare retta al cliente che magari si lamentavo di... o ti ringraziava di.... o magari tenevi la conversazione per attirarlo nel futuro.... il mio parere è che il cliente va trattato come un"ospite".
 

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