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Progetto di promozione turistica territoriale

#1
Buonasera a tutti.
Riformulo un quesito già inserito in altra sezione (che purtroppo non capisco come cancellare) perché non prevedo risposta, magari perché ho sbagliato sezione.
Il progetto riguarda la creazione di una rete di soggetti indipendenti ed autonomi tra loro (siamo 1 associazione riconosciuta, 3 ASD, 1 b&b non imprenditoriale, 1 agriturismo con capacità ricettiva) e proporre soggiorni ed attività outdoor da svolgere durante il periodo di permanenza attraverso un sito web dove poter ricevere prenotazioni per organizzare al meglio le attività ed il servizio reso al turista.
Ad oggi nessuna AdV o TO interpellata vuole collaborare al progetto per il basso ritorno economico che ne potrebbe ricavare, e mi chiedevo se qualcuno di voi porta avanti attività similari ed in quale modalità visto il facile rischio di sconfinare nell'abusivismo.

grazie in anticipo
 

Francesco Mongiello

Consulente Web Marketing Turistico & Social Media
Staff Forum
#2
Ciao @Andrea Bach come consulente e parte integrante del team di sviluppo sto seguendo un progetto simile per una destinazione che sul territorio sta facendo rete. E' un soggetto imprenditoriale che sta avvicinando a se altre realtà d'impresa nel ricettivo mentre per le attività esperenziali si avvarrà della collaborazione di operatori dell'area travel (organizzatori viaggi).
La piattaforma web, è un destination portal, fa da hub e commercializzazione per il momento delle sole attività alloggi, ma al tempo stesso promuovere le attività di fruizione del territorio fornite dai terzi di cui sopra.
E' preferibile evitare di sconfinare nell'abusivismo ma trovare un dialogo con chi sulla destinazione potrebbe intravedere le opportunità di affiancarvi. Molto dipende dal progetto e dalla vostra capacità di coinvolgerli, e di trovare insieme margini di opportunità per loro. Chiaramente molto dipende dal territorio e dalla stessa vocazione dei soggetti.
 
#3
Buongiorno @Francesco Mongiello,
grazie del suo intervento, sull'abusivismo sfonda con me una porta aperta.
Come associazione ho portato avanti un progetto culturale che in tre anni è passato da 40K a 120K di budget, aprendo apposita p.iva e nessun collaboratore è stato pagato in nero come anche tutti i fornitori e all'inizio del progetto a chiedermi il perché di operare in questa maniera fu il commercialista...
Anedotti a parte, avendo fatto il commerciale di servizi per 20 anni sono consapevole di quali leve utilizzare per coinvolgere un partner ma i soggetti interpellati hanno adotto come motivazione uno scarso margine di guadagno sulla loro attività (il nostro business plan ha previsto un margine del 10% per tale voce ma visti i numeri che possiamo gestire si parla di 10K per le loro intermediazioni a patto di fare il sold-out per tutta la stagione) ma sembra che ci siano anche motivazioni di tipo "campanilistico" e politico (loro hanno una vocazione legata al territorio ma operano sulla costa dove l'offerta è molto più alta e concentrata in un raggio di 50km mentre noi siamo in un territorio montano lontano 100km dalla loro zona di operatività e sono partner di molte istituzioni locali che ovviamente hanno i loro interessi sul territorio, cosa che da noi non hanno).
Peraltro abbiamo discusso tra noi che applicare un mark-up a copertura di percentuali maggiori nei loro confronti non sarebbe corretto verso la clientela che si ritroverebbe a pagare cifre superiori a parità di servizio.
Detto questo, ho visto diversi suoi interventi in altri post che parlavano di "attività di prenotazione" con tutte le dovute considerazioni del caso da prendere in esame;
noi dal lato tecnologico saremmo anche in grado di strutturare la proposta in maniera tale che le prenotazioni degli alloggi ed eventuale loro pagamento siano interfacciate direttamente ai soggetti che svolgono i soggiorni, mentre per le esperienze non vogliamo assolutamente ricevere pagamenti anticipati ma solo ed eventualmente la scelta di un'orario tra quelli disponibili perché trattandosi di attività outdoor siamo soggetti alle condizioni meteorologiche e per il rispetto del turista lo svolgimento verrà confermato al suo arrivo ed il loro pagamento avverrà direttamente all'organizzatore diretto dell'attività.
Intravede una possibilità sulla base di queste premesse ?
Sicuramente necessitiamo di una valutazione squisitamente legale per le verifiche necessarie in base al Codice del Turismo e per il quale ci siamo già attivati, ma l'anche l'inquadramento amministrativo e fiscale non è da meno ma a tutt'oggi siamo ancora alla ricerca di un professionista in grado di prendere in esame il nostro caso.
Certo di Suo cortese parere, grazie in anticipo della sua disponibilità
 

Francesco Mongiello

Consulente Web Marketing Turistico & Social Media
Staff Forum
#4
Non entro negli aspetti prettamente fiscali, normativi, che sono materie di non mia competenza, tantomeno nei nodi politico/campanilistici e di altra natura che aihmè molto spesso sono lo scoglio in alcuni casi più alto da superare, anche rispetto al mercato o alle caratteristiche infelici di un territorio.
Lato web, è corretto mantenere il solo servizio di prenotazione (eventualmente) degli alloggi e tenere escluse dalla vendibilità diretta - per i motivi che hai indicato - tutto il resto.
In chiave info/utilità potete benissimo includere le attività outdoor ma senza vincolarvi o assumere responsabilità di tipo commerciale / contrattuale e di fornitura.
 
#5
Grazie Le chiederei troppo di entrare nel merito delle problematiche locali (i panni sporchi si lavano in famiglia :)...) ed apprezzo molto la Sua correttezza per gli aspetti riguardanti le altre sfere di intervento.
E per suo parere esclusivamente personale:
- se il portale fosse intestato all'Ass. cult. facente parte delle rete e le prestazioni offerte (prenotazioni a pagamento e/o mere prenotazioni dello slot orario) fossero in forma totalmente gratuita (lato partner) avrebbe necessità di aprire una P.IVA se le finalità istituzionali fossero quelle di promozione del territorio, che peraltro al momento già prevediamo da ns. statuto ?
- se ho ben compreso l'ultima specifica, un'eventuale commissione per la prenotazione dello slot a carico del cliente presupporrebbe un vincolo/responsabilità in tal senso, anche se restituita in caso di mancato svolgimento della stessa ? ed infine creerebbe il presupposto di svolgimento di attività commerciale e magari di intermediazione turistica con il risultato di ricadere nell'abusivismo ?
 

Francesco Mongiello

Consulente Web Marketing Turistico & Social Media
Staff Forum
#6
L'associazione può nell'ambito delle sue attività di promozione del territorio evidenziare servizi, attività, prodotti consigliati. Non vedo il problema, se a titolo gratuito. E' una scelta di strategia e di coerenza con la propria vocazione, e sarebbe ben voluta dai navigatori, potenziali turisti interessati al vs territorio, trovando in voi una referenza (autorevole o meno lo sapete voi e da come comunicherete) per la fruizione. No P.iva. Perchè in questo semplice caso non mi pare vi sia attività di tipo commerciale o a fronte della quale l'associazione percepisce un beneficio economico.
Se però è l'associazione che fornisce il servizio di prenotazione a pagamento la questione è diversa, in particolare se è lei ad incassare.

Credo che la soluzione, anche rispondendo agli altri punti di domanda, sia rivedere il modello di "entrate" e semplicare al max per non incorrere in problematiche di vario genere, abusivismo compreso.
 
#7
La ringrazio per la disponibilità e la solerzia nelle risposte.
Anche io concordo con il suo parere, siamo un'associazione non vogliamo avere entrate se non quelle che riguardano esclusivamente la nostra attività in apporto al progetto (ci occuperemo di arte e cultura) e comunque di natura istituzionale e la volontà sarà unicamente promuovere e rivalutare un territorio oramai abbandonato in primis dalle istituzioni locali.
Concordo anche quando parla di corretta comunicazione, la ritengo doverosa non solo per evitare complicazioni e responsabilità che non ci competono ma soprattutto per dare valore al progetto;
nell'associativismo ve ne sono già abbastanza che sbandierano propositi e poi fanno fatturati di tutto rispetto, e questo sì che è concorrenza sleale non solo alle imprese turistiche ma anche a quelle del Terzo settore.
Io La ringrazio vivamente di questo scambio di vedute, e se riuscissimo a dar vita al progetto nel futuro intravedo molte possibilità di sviluppo sempre nel rispetto dei principi di cui sopra, e potremmo avere bisogno di professionalità ma soprattutto di persone che hanno valori in comune e se vuole inviarmi i suoi recapiti sarà mia premura tenerla da conto per una proficua collaborazione.
una buona giornata
 
#9
In questa fase preferirei di no nel rispetto dei miei partner, ma sono disponibile a qualunque approfondimento in separata sede soprattutto se avesse qualcosa da propormi in riferimento al suo progetto. Se può recuperare la mia mail dall'account di registrazione oppure se può fornirmi la sua sarò felice di contattarla
 

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