Una buona formazione per poter lavorare, questo è quello che manca e quello che serve veramente per poter elevare il livello di servizi e nel contempo migliorare l'accoglienza negli alberghi e nelle strutture ricettive del nostro paese.<br />
Tale buona formazione deve essere accessibile a tutti, sia a chi proviene da un percorso formativo(istituti alberghieri) sia a chi proviene da un'esperienza professionale, o da corsi privati.<br />
Durante la mia esperienza ho potuto valutare il livello di preparazione di vari operatori del settore provenienti da questi tre grandi filoni(formazione pubblica, formazione privata, esperienza professionale).<br />
Da questa mia analisi ne ho certamente desunto che la preparazione più scadente è quella derivante dalla formazione pubblica(Istituti professionali).<br />
Oltre alla vetustà del programma scolastico e del materiale scolastico, spesso scadente, il corpo docente non proviene praticamente mai dal settore.<br />
Questo è per un nuovo potenziale giovane lavoratore un vero e proprio disastro.L'istruzione pubblica soprattutto se tecnica, non può più permettersi di trascurare aspetti pratici, che nel mondo "reale" diventano indispensabili per poter operare.Il più delle volte gli stage organizzati dalle scuole sono più un mezzo per accantonare uno studente per un mese più che per farlo operare veramente.La scuola si disinteressa sostanzialmente di quello che viene fatto all'interno dello stage e peggio non prepara realmente l'alunno se non da un punto di vista teorico (antico)nell'approccio con la pratica operativa.<br />
Ovviamente da questo discorso escludo la cucina..ma esiste solo la cucina negli alberghi?!!<br />
Tutto questo produce uno stallo del ricambio lavorativo, una decadenza sostanziale del settore ospitalità, un disincentivo delle aziende nelle assunzioni giovanili.<br />
Le agevolazioni fiscali e/o contributive che dovrebbero stimolare a nuove giovanissime assunzioni, si tramutano in disservizio e decadenza, compensata solo dalla buona volontà, che come tutti sanno, senza stimoli, è facile soprattutto in età giovanile, che si spenga.<br />
Le speranze sono affidate a corsi a pagamento, a corsi gratuiti e all'esperienza.Con un pò di fortuna si trova il corso giusto, o quello che almeno riconosce una qualifica spendibile dal punto di vista lavorativo, con un altro pò di fortuna si può trovare lavoro..ma a volte la fortuna sembra un'eterna dormiente ed affidare le proprie speranze ad essa è pericoloso.<br />
A concludere la mia personalissima idea mi viene da pensare che molto spesso per i fortunati che iniziano a lavorare in albergo non vi sia nemmeno un'adeguata solidarietà e formazione da parte dei colleghi.<br />
La situazione a me pare più o meno questa, mi piacerebbe conoscere la tua opinione e se ti va a supporto,<br />
CHE TU VOGLIA RACCONTARE LA TUA ESPERIENZA...
Tale buona formazione deve essere accessibile a tutti, sia a chi proviene da un percorso formativo(istituti alberghieri) sia a chi proviene da un'esperienza professionale, o da corsi privati.<br />
Durante la mia esperienza ho potuto valutare il livello di preparazione di vari operatori del settore provenienti da questi tre grandi filoni(formazione pubblica, formazione privata, esperienza professionale).<br />
Da questa mia analisi ne ho certamente desunto che la preparazione più scadente è quella derivante dalla formazione pubblica(Istituti professionali).<br />
Oltre alla vetustà del programma scolastico e del materiale scolastico, spesso scadente, il corpo docente non proviene praticamente mai dal settore.<br />
Questo è per un nuovo potenziale giovane lavoratore un vero e proprio disastro.L'istruzione pubblica soprattutto se tecnica, non può più permettersi di trascurare aspetti pratici, che nel mondo "reale" diventano indispensabili per poter operare.Il più delle volte gli stage organizzati dalle scuole sono più un mezzo per accantonare uno studente per un mese più che per farlo operare veramente.La scuola si disinteressa sostanzialmente di quello che viene fatto all'interno dello stage e peggio non prepara realmente l'alunno se non da un punto di vista teorico (antico)nell'approccio con la pratica operativa.<br />
Ovviamente da questo discorso escludo la cucina..ma esiste solo la cucina negli alberghi?!!<br />
Tutto questo produce uno stallo del ricambio lavorativo, una decadenza sostanziale del settore ospitalità, un disincentivo delle aziende nelle assunzioni giovanili.<br />
Le agevolazioni fiscali e/o contributive che dovrebbero stimolare a nuove giovanissime assunzioni, si tramutano in disservizio e decadenza, compensata solo dalla buona volontà, che come tutti sanno, senza stimoli, è facile soprattutto in età giovanile, che si spenga.<br />
Le speranze sono affidate a corsi a pagamento, a corsi gratuiti e all'esperienza.Con un pò di fortuna si trova il corso giusto, o quello che almeno riconosce una qualifica spendibile dal punto di vista lavorativo, con un altro pò di fortuna si può trovare lavoro..ma a volte la fortuna sembra un'eterna dormiente ed affidare le proprie speranze ad essa è pericoloso.<br />
A concludere la mia personalissima idea mi viene da pensare che molto spesso per i fortunati che iniziano a lavorare in albergo non vi sia nemmeno un'adeguata solidarietà e formazione da parte dei colleghi.<br />
La situazione a me pare più o meno questa, mi piacerebbe conoscere la tua opinione e se ti va a supporto,<br />
CHE TU VOGLIA RACCONTARE LA TUA ESPERIENZA...
