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Modello Aggregativo per nuova DMO

#1
Ciao a tutti!
Grazie per il benvenuto, chi riesce a chiarirmi qualche dubbio?

Per un progetto di sviluppo turistico e territoriale in Provincia di Como, sto valutando un possibile modello aggregativo per rispondere all'esigenza di creare una rete di governance che rappresenti adeguatamente e in maniera funzionale i comparti imprenditoriale, dell'Amministrazione pubblica e delle Associazioni locali.

Durante la ricerca per individuare il modello aggregativo ideale ho analizzato diversi esempi utilizzati in altre destinazioni turistiche, (associazionismo, GAL, cooperative, club di prodotto, ecc.) e ho potuto rendermi conto che ogni contesto territoriale, avendo le sue proprie pecugliarità, necessita di un modello "cucito su misura", risulta quindi assai complicato decidere quale adottare.
Il contesto in esempio
Nel caso specifico, seppur la destinazione abbia un notevole potenziale di sviluppo, ci toviamo in una situazione quasi pioneristica, in cui il settore turistico da anni si trascina per inerzia, la gestione condotta dalle Amministrazioni comunali e Pro Loco risulta frammentata e improvvisata, il peso politico nei rapporti con le sovrastrutture competenti a livello provinciale e regionale è praticamente nullo.

Tra gli obiettivi prioritari al momento ci sono:
- la creazione di una rete sistema che, coinvolgendo pubblico e privato, sviluppi i valori identitari e l'immagine della destinazione
- l'implementazione di un rapporto di partnership produttivo con le istituzioni provinciali e regionali
- attuare le necessarie operazioni di marketing
- ottimizzare le risorse attualmente disponibili
-favorire l'accesso a credito e agevolazioni per finanziare nuovi prodotti e servizi
Attualmente il percorso apparentemente più percorribile sembra essere la costituzione di una Rete di Imprese che, attraverso un protocollo di intesa, possa interagire e condividere obiettivi e strategie con le Amm. pubbliche e le Associazioni propense ad appoggiare il progetto, anche finanziariamente.
In questo scenario la gestione tecnica della DMO verrebbe assegnata alla Rete di Imprese, col compito di formare un apposito ufficio operativo finanziato dal contributo pubblico.

Ma veniamo a noi e ai miei dubbi!
-Vi sembra che un modello costruito su questi presupposti possa funzionare?
-Per quanto riguarda il lato finanziario e di competenze tra pubblico e privato credete ci possano essere delle obiezioni di questione legale o fiscale?
-Sapreste indicarmi qualche esempio di modello aggregativo o organizzativo simile o magari più funzionale?

Spero di essermi espresso con chiarezza, mi rendo disponibile per ulteriori informazioni o chiarimenti.
Grazie per l'attenzione!

Saluti,
Filippo
 
#2
Caro Filippo,

mi occupo da tempo di marketing territoriale ad approccio partecipativo e di aggregazioni locali declinate nel Turismo Esperienziale. Mi riconosco completamente nell'analisi che hai ben composto, per altro molto diffusa in tanti altri territori italiani.

Il rapporto Pubblico-Privato rappresenta oggi in Italia una grande sfida che conosco e vivo pressoché quotidianamente, avendo fra l’altro investito nella creazione di "Emozioni Ceramiche" , un prodotto turistico che è il risultato di una disponibilità collaborativa con il Comune di Faenza e l'Ente Ceramica per valorizzare il Genius loci che caratterizza questo territorio e con il quale siamo entrati nel mercato Russo.

Il modello che sto portando avanti si chiama GMT™ - acronimo di Gruppo di Marketing Territoriale - strutturato in “cinque passi” che risponde alla necessità di far maturare progressivamente la cultura di mettersi in rete, investire risorse nella gestione e coordinamento delle attività, portare risultati commerciali interessanti per gli operatori privati e interagire con le Amministrazioni locali.
In altre parole, prima di..”andare dal notaio” c’è molto lavoro da sviluppare sui territori e per questo ho messo a punto sulla mia pelle anche la figura del Coordinatore di Sviluppo Turistico Locale. Se ti può essere utile ne trovi una descrizione nel “Libro bianco del turismo esperienziale” appena uscito e comunque trovi materiale anche nel mio sito.

Nello spirito di questo forum non farti problemi a contattarmi se ti fa piacere per saperne di più.
Della serie “Sento e dimentico, Vedo e ricordo, Faccio e capisco”.
 

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