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Lavori stagionali e master nel settore turistico

#1
Buonasera,<br />
sono un ragazzo italiano prossimo ai 28 anni e con una laurea quinquennale (3+2) in economia del turismo e master attinente in tasca, insomma uno dei tanti disoccupati che pero qualche esperienza di lavoro l'ha avuta, soprattutto nel turismo considerata la formazione.<br />
Bene, il mio messaggio è di evitare questo settore sia in ambito formativo che professionale se la vostra intenzione è di vedere valorizzata la vostra laurea.<br />
Le ragioni sono plurime:<br />
se guardate le statistiche internazionali il turismo non conosce crisi e gli hotel aumentano di giorno in giorno, ma il settore della grande distribuzione commerciale e dei servizi (hotellerie e villaggi turistici), ancor più se strutturata internazionalmente, vedono i salari più bassi nelle graduatorie ufficiali.<br />
Inoltre ci si ritrova a ricoprire ruoli per i quali non è necessaria una laurea, ma sarebbe sufficiente un diploma di ragioneria conseguito seriamente. Il problema è che travestono talmente bene la posizione di lavoro (e non a caso sono tutti managers nella distribuzione strutturata in catene) che ci si casca. E purtroppo spesso ci si fossilizza li, perchè un bilancio d’esercizio non lo vedrete neanche dopo 20 anni di gavetta, al massimo avrete l’occasione di fare dei reporting mensili nel ruolo di direttore aquisito dopo 10 anni di esperienza da commesso, cameriere o animatore. Intanto chi ha avuto la fortuna di farsi stipendiare dai genitori durante qualche mese di stage non rimborsato nella corporate della società ha più probabilità di mettere in pratica le conoscenze aquisite durante l’università e forse di raggiungere uno stipendio adeguato successivamente. (attenzione anche allo stage perchè spesso rappresenta un’opportunità di risparmio per l’impresa, se è interessata veramente vi assume; non per niente esiste il periodo di prova)<br />
Ancora in questo tipo di organizzazioni il vostro spirito critico va ridotto a zero, le vostre conoscenze sono inutili nel contesto e apprenderete a formarvi all’interno dell’azienda stessa dove sarete affiancati da un collega formatore che spesso è un diplomato (con tutto rispetto per la categoria). Inoltre sarete formati come dei robots, tutte le procedure da seguire sono ben illustrate e scritte in un manuale.<br />
Infine fate molta attenzione al contratto, soprattutto per chi vuole lavorare nei villaggi vacanze. Sono ai limiti della legalità e non potete che visionarli all’arrivo in villaggio. Inoltre vedrete che c’è sempre menzionato qualcosa che permette al datore di lavoro di sfruttarvi polivalentamente. Partite come controllore di gestione per esempio e vi ritrovate a trasportare gli scatoloni delle boutiques, a intrattenere i clienti, a fare gli animatori, i facchini...(attività spesso per le quali si è obbligati fuori dagli orari di lavoro, pertanto se vi fate male nessuno vi paga) e spesso dietro la scusa dello spirito d’equipe c’è una vera e propria azione di mobbing studiata a tavolino al fine di risparmiare sul personale.<br />
Sempre piu spesso questo tipo di settore tenderà ad illudervi (esperienze all'estero, multiculturalità,...), quindi fate molta attenzione quando andate alle fiere del lavoro. Chiedete sempre in cosa consiste il lavoro di preciso, come si struttura la giornata, domandate di visionare il contratto,...ma a questo punto state pur sicuri che il selezionatore vi scarterà perchè troppo pericolosi.<br />
E spesso, sempre per contratto, sarete obbligati a vivere nel villaggio..anche se abitate di fianco...altrimenti non sarete assunti perchè non c’è un contratto che prevede diversamente. Fatevi furbi, una ragione ci sarà...<br />
Purtroppo non posso dirvi di più perchè la società per la quale ho fatto la stagione ha ben avuto la premura di farmi firmare una clausola di confidenzialità.<br />
Cio che mi risulta alquanto bizarre, permettetemi il francesismo, è che se ne dica ben poco in termini critici di questo mondo. Un velo di omertà...?<br />
<br />
Cuore di Lupo
 

erica

Membro Senior
#2
Cuore di Lupo hai perfettamente ragione. Io non ho una laurea ma per esperienza so che è molto difficile trovare lavoro nel settore turistico. Primo perchè le facce che lavorano sono sempre le stesse (vedi manager e promotori che passano da un tour operator a un altro o da una catena alberghiera a un'altra e le modalità con cui lo fanno diciamo che è meglio omettere di scriverle!), secondo perchè la crisi si sente anche nel nostro settore nonostante vogliano far credere il contrario e infine con l'avvento di internet e social network ormai si prenota tutto la dentro quindi agenzie di viaggi e tour operator stanno scomparendo. Evitate anche gli stage perchè il turismo è l'unico settore in cui "cane mangia cane" quindi se fate uno stage all'interno di un operatore, di una compagnia aerea ecc non potete poi andare a presentarvi alla concorrenza!<br />
Vorrei anche proporre un'idea come soluzione diciamo: il meglio sarebbe guardare all'estero, magari anche trasferirsi se possibile. Un ottima proposta potrebbe essere TUI (il TO più importante d'europa) oppure i TO stranieri che hanno una sede in italia, gli enti del turismo, ferrovie straniere in italia ecc...
 

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