<em>@Aliria wrote:</em><blockquote>Beh si, hai ragione Pedro. Per fortuna quel tipo di turismo (di massa) non ha ancora invaso le nostre belle campagne dell'alto Lazio!<br />
A proposito sei guida di Viterbo tu??</blockquote><br />
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Non ancora, spero di esserlo prossimamente poiché mi sono iscritto al concorso. Anzi, visto che abiti da quelle parti, se posso vorrei chiederti alcune informazioni sull'area che conosci di sicuro meglio di me. Hai il mio indirizzo mail presso il quale potermi sentire. Grazie!<br />
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<em>@Aliria wrote:</em><blockquote>Le persone che portiamo noi a Roma come tu dici sono interessate soltanto a farsi un'idea molto vaga di Roma, oltre che una foto davanti al Colosseo e allo shopping! Shopping sfrenato sopra ogni cosa! E' un turismo usa e getta che spesso va anche contro la mia etica personale. Ma che fare???</blockquote><br />
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Il turismo delle crociere è così... E niente potrà cambiarlo, anche perché da una parte c'è questa "domanda", dall'altro si sa che è una fonte di guadagno per molti operatori: mutare le condizioni non avrebbe senso, in ottica "commerciale". E anche tu rischieresti di non lavorare a quel punto.<br />
L'etica?!? Io ogni giorno mi miglioro: studio, leggo, approfondisco proprio perché la professione scelta mi impone (ed il bello è anche questo) di migliorare... ma spesso mi capitano gruppi nei quali il 90% non è interessato a quello che dico, per i quali l'importante è farsi un giro di una giornata, di passare un giorno di svago e il momento centrale diventa il pranzo. Se va male quello, va male tutta la gita... anche se io avessi spiegato un'opera d'arte come Vittorio Sgarbi... Però, è lavoro.<br />
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<em>@Aliria wrote:</em><blockquote>Proprio perché sento di aver accumulato troppe fregature nella mia vita non vorrei cimentarmi nell'ennesima.<br />
Io lavoro con le crociere perché è l'unico lavoro che ho trovato nel turismo, l'unico che mi permette di parlare e di imparare le lingue che è la cosa che in assoluto amo di più ma il lavoro di per sé non è quel che si può definire un lavoro per la vita dato che non mi permette neanche di fare progetti!!</blockquote><br />
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Questo è un passaggio molto importante del tuo post.<br />
Bisogna vedere innanzitutto cosa intendi per "fregatura".<br />
Se ti iscrivi all'esame di Vt, lo fai come investimento per la tua professione, allargando sulla carta le tue possibilità.<br />
E' chiaro che poi, come ti ho detto, dovrai investire tempo ed energie a promuovere te stessa e il territorio. Lo so: lo dovrebbero fare gli enti preposti a quello. Ma guardiamo in concreto: molte realtà pubbliche non sanno cosa fare per il turismo. E so di per certo che, per il movimento, fanno di più le GT che altri. Non aspettare che siano sempre questi "altri" a doverti chiamare, sta anche a te avere idee da proporre. Tra l'altro, il momento storico di crisi impone di muoversi e di ingegnarsi. A tal proposito, posso dirti anche alcune cose che ti potranno far ripensare questa tua temporanea assenza di progettualità!<br />
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<em>@Aliria wrote:</em><blockquote>E' un massacro totale mal distribuito durante l'anno poiché si lavora soltanto (come pazzi) nei mesi in cui gli altri sono in vacanza! Mi piacerebbe un lavoro più tranquillo, che non subisca il problema della stagionalità, mi piacerebbe anche poter lavorare con un altro tipo di pubblico ma quel che maggiormente desidero è lavorare nella cultura proprio per imparare!</blockquote><br />
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Il problema della stagionalità è un fatto endemico a certe forme di turismo... Solo facendo la GT, ad esempio, in grandi città (Roma, Venezia, Firenze) la questione si presenta più diluita! Sappiamo tutti benissimo che si lavora in determinati periodi, quando gli altri vanno in ferie. Avere un movimento distribuito regolarmente nell'arco dell'anno è il sogno di tutte le GT, ma non sarà mai così... Sul tipo di pubblico, purtroppo, non c'è forza che tenga: mi capita un gruppo culturalmente elevato solo ogni tanto, magari 1 su 20. Il turismo di massa ha questo come uno dei tanti risultati, ma sappi pure che non ci fossero quegli altri 19 gruppi ad andare in giro, io non lavorerei..<br />
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<em>@Aliria wrote:</em><blockquote>In realtà appunto per questo mi rendo conto benissimo di non potermi ancora permettere di "pretendere" o "chiedere" perché la strada da fare in questo campo è ancora lunga ma tornando all'esame di Viterbo dico che lo so che studiare e arricchirsi è sempre un bene a livello personale che non può nuocere mai ma mi chiedo quanto ancora uno in questo paese debba investire sulla formazione senza mai arrivare ad un benché minimo traguardo!<br />
Ovviamente parlo così perché non ho più 18 anni ma ben 10 di più

</blockquote><br />
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Allora, sappi che quando ho letto sul sito internet della provincia di Viterbo il bando di concorso, ho avuto due reazioni, una di seguito all'altra: la prima di entusiasmo ("Wow - ho pensato - ecco un'altra possibilità, dai che così allargo ulteriormente il mio ambito di competenze e ci sono più possibilità di lavoro!") e la seconda di frustrazione ("Oddio - ho pensato - mi devo rimettere a studiare, a girare, a comprare libri, fatica, sudore, tempo da dedicare...").<br />
Anch'io ho pensato alla stessa cosa tu: fino a quando dovrò fare questo?<br />
E sappi che non è l'unico esame da GT che sto sostenendo, quindi si tratta di una formazione, la mia, continua e che durerà penso tutto quest'anno finché il mio cervello mi dirà basta...<br />
E io non ho 28 anni, come te. Ne ho qualcuno in più... Magari ne avessi 28!<br />
Te lo dico subito: la situazione in Italia è quella che è. Siamo oggi in un momento in cui le certezze non ci sono e se siamo fermi nessuno ci pagherà mai... Mettitelo in testa, perché non c'è altro in questo periodo. E il fatto assurdo è che il turismo e la cultura dovrebbero essere il primo "motore" dell'Italia... Invece...<br />
Ti invito a leggere quello che sta accadendo in Sicilia per l'esame da GT, dove un concorso tanto atteso (da anni) rischia di saltare! Vanificando le speranze di circa 3000 persone.<br />
Sappi che sto facendo quasi la "collezione" di patentini da GT (sta per uscire anche un bando a Rieti e così "chiudo" il discorso delle province nel Lazio), che ho addirittura voglia di andarmi a prendere una qualifica all'estero. Ma senza tralasciare di lavorare qui e, quindi, di dividermi tra l'Italia e fuori (la Francia, per l'esattezza).<br />
Il tutto alla tenera età di 41 anni, dopo aver lavorato per anni anche in un'altra realtà che, un giorno, ha chiuso i battenti e ha messo me ed altri alla porta.<br />
Il giorno di Pasquetta, mentre ero a pranzo con un gruppo, si parlava di tante cose, della situazione in Italia, della cultura, del fatto che assomiglio al nipote di quella signora (è un classico!). Io ho detto: "Tanto la pensione non la vedrò mai". Ed una signora mi ha risposto: "E' un problema, dovrebbe pensarci. Per il futuro".<br />
Ed io: "Signora, ma se manca quel minimo di stabilità per l'oggi, per il presente, perché questo stesso lavoro che faccio è precario, stagionale, soggetto a mille variabili, come faccio a preoccuparmi per il domani?!? La contingenza mi impone di pensare a quello che (non) c'è oggi, perché non ho modo di pensare a quello che sarà domani. Io lo so, morirò lavorando. E il problema lo risolverò così".<br />
Per noi, più o meno giovani della prima metà del XXI secolo, il quadro sarà questo.<br />
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<em>@Aliria wrote:</em><blockquote>P.s. Giugno??? ma non è un pò presto per lo scritto avendo pubblicato il bando solo qualche giorno fa???</blockquote><br />
Mi sono meravigliato anch'io. Ed è incredibile constatare lo stupore quando un ente si muove con una tale celerità e precisione. Segno, questo, delle storture di un Paese che ci ha "insegnato" a pensare male proprio perché si è comportato (e si comporta) male nel quotidiano.<br />
L'occasione è da cogliere, quindi. Forza! Mi dico e ti dico...<br />
Anche se ci impone di studiare in fretta. Anche perché si tratta dell'ultimo concorso indetto dalla provincia, prima della scomparsa della stessa e il ritorno delle competenze alla Regione.