Salve,
mi chiamo Vincenzo e scrivo da Siracusa, dove dal 2016, insieme a mia moglie, mi occupo della locazione di appartamenti di terzi per finalità turistiche. Abbiamo iniziato quasi per gioco ottenendo tuttavia da subito ottimi risultati che ci hanno portato a continuare in questo settore e a considerare la possibilità di farne un vero e proprio lavoro. Almeno questo è quello che volevamo, dato che la materia, qui a Siracusa, a quanto pare è molto più complessa e, soprattutto, tutt'altro che chiara.
Infatti, pur avendo una ditta individuale di intermediazione, un mandato con rappresentanza da parte dei proprietari, regolari contratti scritti con i locatari (come raccomandatoci dal commercialista e dall'associazione Property Manager Italia, di cui facciamo parte) e non offrendo servizi accessori, oggi ho appreso, prima, che per essere accreditati al portale alloggiati web per le comunicazioni dei nominativi in Questura occorre la SCIA (pertanto chi fa locazione privata non può essere accreditato, non avendo alcuna SCIA da presentare) e, poi, che siamo addirittura degli "abusivi" perché in Sicilia, secondo l'impiegato della Provincia che si occupa delle classificazioni e a cui ci siamo rivolti su proprio su indicazione della Questura, non esiste la locazione turistica privata. O meglio, a suo dire, per rientrare nella locazione turistica non si devono superare 30 giorni di locazione l'anno complessivamente (considerati tutti i diversi locatari), non si può pubblicizzare la locazione sui canali OTA e di <em>home sharing</em> e non si possono neppure lasciare al locatore lenzuola e/o asciugamani, mentre io sapevo che la fornitura iniziale è consentita, anche perché mi sembra logico che un appartamento possa essere dato in locazione con tutto quello che vi sta dentro, biancheria compresa. Per non parlare della tassa di giorno. Nel giro di 10 minuti ho parlato con due impiegati dell'Ufficio tributi che non sapevano cosa rispondermi, limitandosi a dirmi che purtroppo "questa cosa" non è molto chiara. Peraltro i due impiegati in questione mi erano stati indicati da un dirigente del "Settore Attività Produttive" che aveva appena finito di affermare l'obbligatorietà della tassa di soggiorno anche per le locazioni turistiche private, mandandomi appunto dai due colleghi dell'Ufficio Tributi.
Tutto ciò è molto frustrante. Cerchiamo di svolgere un'attività in modo legale ma, anziché essere premiati e incentivati, anche attraverso una corretta informazione, dobbiamo scontrarci con l'ignoranza e con la presunzione di chi dovrebbe darci le giuste indicazioni ed invece, o non conosce la legge, o l'interpreta a modo proprio.
Vi chiedo pertanto, sta la vostra preparazione, di indicarci per favore le linee guida da seguire per il regolare svolgimento di quest'attività.
Grazie
Vincenzo
mi chiamo Vincenzo e scrivo da Siracusa, dove dal 2016, insieme a mia moglie, mi occupo della locazione di appartamenti di terzi per finalità turistiche. Abbiamo iniziato quasi per gioco ottenendo tuttavia da subito ottimi risultati che ci hanno portato a continuare in questo settore e a considerare la possibilità di farne un vero e proprio lavoro. Almeno questo è quello che volevamo, dato che la materia, qui a Siracusa, a quanto pare è molto più complessa e, soprattutto, tutt'altro che chiara.
Infatti, pur avendo una ditta individuale di intermediazione, un mandato con rappresentanza da parte dei proprietari, regolari contratti scritti con i locatari (come raccomandatoci dal commercialista e dall'associazione Property Manager Italia, di cui facciamo parte) e non offrendo servizi accessori, oggi ho appreso, prima, che per essere accreditati al portale alloggiati web per le comunicazioni dei nominativi in Questura occorre la SCIA (pertanto chi fa locazione privata non può essere accreditato, non avendo alcuna SCIA da presentare) e, poi, che siamo addirittura degli "abusivi" perché in Sicilia, secondo l'impiegato della Provincia che si occupa delle classificazioni e a cui ci siamo rivolti su proprio su indicazione della Questura, non esiste la locazione turistica privata. O meglio, a suo dire, per rientrare nella locazione turistica non si devono superare 30 giorni di locazione l'anno complessivamente (considerati tutti i diversi locatari), non si può pubblicizzare la locazione sui canali OTA e di <em>home sharing</em> e non si possono neppure lasciare al locatore lenzuola e/o asciugamani, mentre io sapevo che la fornitura iniziale è consentita, anche perché mi sembra logico che un appartamento possa essere dato in locazione con tutto quello che vi sta dentro, biancheria compresa. Per non parlare della tassa di giorno. Nel giro di 10 minuti ho parlato con due impiegati dell'Ufficio tributi che non sapevano cosa rispondermi, limitandosi a dirmi che purtroppo "questa cosa" non è molto chiara. Peraltro i due impiegati in questione mi erano stati indicati da un dirigente del "Settore Attività Produttive" che aveva appena finito di affermare l'obbligatorietà della tassa di soggiorno anche per le locazioni turistiche private, mandandomi appunto dai due colleghi dell'Ufficio Tributi.
Tutto ciò è molto frustrante. Cerchiamo di svolgere un'attività in modo legale ma, anziché essere premiati e incentivati, anche attraverso una corretta informazione, dobbiamo scontrarci con l'ignoranza e con la presunzione di chi dovrebbe darci le giuste indicazioni ed invece, o non conosce la legge, o l'interpreta a modo proprio.
Vi chiedo pertanto, sta la vostra preparazione, di indicarci per favore le linee guida da seguire per il regolare svolgimento di quest'attività.
Grazie
Vincenzo