Social Media Marketing

Spotify per Hotel: sfruttare lo streaming musicale per intercettare nuovi clienti

spotify in hotel

Distribuito pubblicamente nel 2008, Spotify è il servizio musicale digitale più diffuso: 75 milioni di utenti ai 4 angoli del mondo. Ogni profilo ha centinaia (o migliaia) di possibili connessioni con amici, familiari, artisti e brand aziendali ed il numero in crescita. Tutti creano e condividono contenuti musicali all’interno dei propri profili o delle proprie pagine ( playlist in particolar modo).

Che cos’è Spotify?

Spotify è il servizio di streaming musicale principale del mercato. La piattaforma offre milioni di canzoni da ascoltare in rete in maniera legale, free o premium (Gratuitamente si accede a tutto il catalogo con banner ed inserzioni pubblicitarie fra le canzoni in ascolto – a pagamento, costo di € 9,99 al mese, rimozione dei contenuti pubblicitari e possibilità di ascoltare musica – anche – offline).

L’accesso avviene per artista, album, titolo, etichetta e genere. Gli utenti creano le proprie playlist e le condividono sui social network. Un servizio evoluto, dinamico ed accessibile da tutti i dispositivi mobili in commercio.

Come utilizzare Spotify

Come sfruttarlo al meglio delle sue potenzialità? Se non l’avete mai utilizzato, è l’arma in più per strategie di marketing online. È la linea musicale per il Social Engagement dell’hotel.

Per capirne meglio potenzialità e distribuzione leggiamone dati e numeri pubblicati sul sito ufficiale:

Gli ascoltatori audio digitali sono la nuova tendenza. Il 53% delle persone online ascolta l’audio digitale. Il 67% degli ascoltatori audio digital dichiara di ascoltare più musica rispetto allo scorso anno.

• ll pubblico audio digitale cresce rapidamente, soprattutto grazie agli utenti di smartphone e tablet. Questi utenti non sono ascoltatori passivi: scoprono, vagliano e consumano più contenuti rispetto al passato.

• Le persone portano la musica con sé ovunque: a lavoro, in palestra, sui mezzi di trasporto o quando camminano. Creano la colonna sonora delle loro giornate. Ascoltano la musica più a lungo ed in più luoghi.

Spotify è potenzialmente ovunque, ma per le strutture alberghiere può fare la differenza. Molte di esse non conoscono come utilizzarlo. Facciamo chiarezza.

Perchè Spotify per Hotel?

La musica è un mezzo di comunicazione ed il suo linguaggio universale: ispira ed accende l’anima.
Ascoltare e cantare imposta il nostro umore, rende le emozioni più profonde, i pensieri più chiari. E non avviene solo ai concerti, ma anche prima, durante e dopo processi di scelta ed acquisto di un viaggio e perché no, del nostro hotel. Non esiste cliente, o potenziale tale, che non leghi una canzone ad una esperienza vacanziera. Presente, passata o futura.

Un visitatore prima di essere nostro ospite, vuole sapere chi siamo, conoscere la destinazione, scoprire i servizi. Ci studia tramite il sito internet, i Social Networks, legge, si fa una idea con le recensioni. Non conosce però i nostri valori, la mission aziendale, i plus dell’albergo.

La musica oltre che bella da ascoltare, è dunque funzionale ad un obiettivo, ad uno scopo. Il nostro prodotto non è solo la camera ma anche l’emozione e l’esperienza. Spotify permette che siano (in parte) vissute, percepite ed ascoltate tramite le casse di un device. È necessario ricevere un input affinchè una canzone possa ispirare un acquisto: Spotify per hotel risponde a questa esigenza:

raccontare l’identità di una struttura e generare nuove esperienze di branding sensoriale uniche e personali con la musica.

Come fare?

Aprire un profilo con il nome dell’hotel è il primo passo. Utilizzare Spotify for Brands e sfruttare il servizio di Playlists Targeting l’alternativa.

Quest’ultimo seleziona il target di riferimento, basato sullo streaming di oltre un milione e mezzo di playlist Spotify, e lo raggiunge in base all’ età, sesso, provenienza, lingua, cosa ascoltano (playlist, genere) e quando lo fanno (momento della giornata e piattaforma/dispositivo).

Legare il proprio account all’advertising è possibile invece con otto Formati pubblicitari differenti. La differenza tra un profilo di un Hotel in autonomia o con la collaborazione di Spotify è che, nel secondo caso, l’account sarà verificato ed avrà un flag di spunta azzurro visibile a fianco al nome – marchio.

Cosa aspettarsi?

Non esistono regole standard per la realizzazione e la distribuzione dei contenuti su Spotify: molto dipende dalla natura e dalla destinazione della struttura.
Immaginiamone alcune linee guida:

1. Costruire la presenza della struttura ricettiva su Spotify: creare il profilo con il nome dell’hotel, comporre e nominare le playlist per coinvolgere il visitatore.

Rendere l’ account Spotify raggiungibile pubblicando il link sul sito web o sugli altri canali social.
Farsi conoscere è la parola d’ordine, creare connessioni emotive con potenziali clienti un obbligo.

2. Lavorare sull’ identità musicale e legarla al prodotto che si vende: le playlist devono coinvolgere e comunicare. Come le immagini su Instagram, le canzoni su Spotify devono essere accattivanti ed invitanti. Devono richiamare le call to action e trasmettere emozioni tali per cui un utente mi seguirà e sceglierà l’hotel.

3. Ogni struttura ha una (propria) storia da raccontare, una destinazione da celebrare, un prodotto da pubblicizzare. L’elenco dei ricordi e delle sensazioni che possono essere scatenate da una canzone sono infinite.

– La storia del tuo hotel: la narrazione digitale – musicale racconta i retroscena dell’albergo, la storia della struttura, presente e passato da condividere. Puoi sviluppare la tua musica con le persone che ne fanno parte: dipendenti, clienti affezionati; tutti i volti che rendono viva una attività.

– È un hotel di città? Un resort, un agriturismo, un b&b? Bene, oltre che concentrarsi sulla struttura coinvolgi il cliente. Perchè ad esempio non condividere la musica più celebrativa e significativa della destinazione?

– Abbiamo una spa? Perchè non raccontare la musica rilassante del centro massaggi? Un lounge bar, un ristorante esclusivo? Perché non condividere l’atmosfera interna della location all’esterno?
Chi ci segue avrà non solo il piacere di ascoltarci ma arricchirà l’esperienza del soggiorno sotto ogni punto di vista.

4. Aggiornare i contenuti musicali in modo costante – incoraggiare i follower a condividere:

– Rendere i contenuti più interessanti con nuove playlist e nuove canzoni.
– Creare playlist tematiche e collaborative.
– Chiedere ai clienti suggerimenti musicali. Chi meglio dell’ospite può raccontare ad altri potenziali visitatori l’atmosfera della struttura? Facciamoci mandare le loro playlist, informiamoli attraverso i canali social o durante le fasi di check-out: la loro esperienza in musica ci aiuterà a conoscere, raccogliere ed eventualmente condividere le esperienze dei clienti.

Buon ascolto e buon lavoro!

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