Storytelling

Le storie sulla Storia, come si crea interesse su una destinazione

Viaggiamo per vedere la Storia, quella con la S maiuscola.

Essa, quindi, è un supporto commerciale per le destinazioni turistiche.

Il grado di continuità storica e ricchezza in uno spazio è fonte di attrazione, perché i turisti possono trovare identità e storia incastonati in un unico luogo che condensa in sé tutto il passato.

Quando un sito diventa simbolo di un’epoca

Esitono tre tipologie di siti che vendono la Storia:

1. Luoghi in cui si condensa la Storia di un’epoca e ne diventano un simbolo.

Foto 1 – Angkor Wat, simbolo della Storia Khmer, in Cambogia

Sono spazi caratterizzati da una grande a quantità e diversità di elementi culturali.

Il Colosseo racchiude in sé la Storia della Roma Antica, Versailles è il luogo simbolo della Storia della monarchia francese.

In breve: un luogo, un’epoca. Una destinazione, la Storia.

Quando un luogo racconta più epoche

2. Luoghi in cui si stratifica la Storia di molte epoche.

Foto 2 – Il museo ebraico di Berlino

Sono luoghi in cui diversi strati di tempo possono essere rilevati sullo stesso spazio.

La stratificazione delle epoche storiche è ben visibile nella facciata del Teatro Marcello.

Dove agli elementi architettonici romani sono stati sovrapposti interventi edilizi di epoche successive.

Foto 3 – Il teatro Marcello a Roma

Un altro chiaro esempio è Castel Sant’Angelo.

L’edificio ha avuto, nel corso dei secoli, destinazioni di uso molto diverse. Da tomba imperiale a fortezza, da prigione a residenza papale, infine museo.

Tutti questi strati storici sono ancor oggi visibili.

Sono quindi un elemento commerciale molto rilevante perché narrano una continuità storica.

Quando un luogo racconta eventi storici rilevanti

3. Luoghi che sono stati teatro di eventi storici rilevanti.

Foto 4 – Le colline dell’Appennino bolognese, lungo la linea gotica

Non c’è nulla da vedere nella foto 4?

In realtà, questa collina è collocata lungo la linea gotica, teatro di diverse battaglie durante la Seconda Guerra Mondiale. La Storia è quindi smaterializzata, ma diffusa nello spazio.

Non c’è necessariamente un monumento di particolare interesse artistico/culturale.

Nonostante ciò, il luogo può essere raccontato e trasformato in meta turistica.

Saper raccontare storie per vendere una destinazione

E ora poniamo un problema. E se un imprenditore si trovasse a fare impresa lontano dai principali luoghi di interesse storico?

Per fortuna, esistono anche le storie, quelle con la s minuscola.

Ma non per questo meno rilevanti commercialmente. Questo articolo su Genius Loci e Brand può dare spunti interessanti in tal senso.

Un buon narratore NON ha bisogno di imperatori o battaglie per rendere vendibile un luogo.

Piccole storie sono altrettanto interessanti e fruibili per i turisti. Il nostro passato è fonte inesauribile di ispirazione.

Ecco un esempio. Come si possono collegare Dostoevskji, i moti del ’48 e un luogo dell’Appennino bolognese?
Visitando la Rocchetta Mattei!

La storia del conte Mattei

Il Conte Cesare Mattei era un bolognese, fondatore della Cassa di Risparmio di Bologna.

Diventa Conte su nomina papale e deputato nel 1848, un anno parecchio caldo politicamente in tutta Europa!

Troppa vita mondana per i suoi gusti, quindi nel 1850, dopo la scomparsa della madre, sceglie di ritarsi sull’Appenino bolognese, a Savignano, dove inizia a costruire il suo castello.

Foto 5 – La Rocchetta Mattei. Fonte: Wikipedia

Nella sua Rocchetta Mattei, edificio che mescola in modo eclettico stili diversi, dal medievale al moresco, il conte si dedica allo studio dell’Elettromeopatia, una nuova teoria medica, che si basa sull’omeopatia.

Questi studi, di dubbio valore scientifico, sono però citati da Dostoevskji che cita il conte nel romanzo I fratelli Karamàzov!

Una piccola storia ha quindi innescato l’interesse dei turisti che sempre più numerosi visitano il castello.

Lì si può ammirare una sala che ricorda la Mezquita di Cordoba e, dopo pochi gradini, una torre che riporta nel Medioevo.

A volte, non servono né gli imperatori né i castelli.

Un luogo può diventare destinazione turistica con molto meno, serve solo una buona storia.

La Florida, Cassius Clay e i Beatles

Ingredienti? Un manipolo di esuli cubani, una palestra, Cassius Clay e i Beatles.

A Miami c’è la 5th Street Gym, di Angelo e Chirs Dundee.

Allenano tanti cubani arrivati in Florida, hanno parecchi problemi con Fidel (9 anni di galera…), scoprono talenti, creano 14 campioni del mondo.

Tra questi, un certo Cassius Clay, poi conosciuto come Mohammed Ali.

Proprio in questa palestra, avvenne il famoso incontro con i Beatles, nel 1964.

Foto 6 – La 5th Street Gym. Fonte: http://dailym.ai/1XMUBMJ

Una buona storia quindi può creare una meta turistica.

Davanti alla 5th Street Gym i turisti si fanno i selfie, così come vanno a vedere i playground dove hanno cominciato a giocare le star NBA.

Come scovare e creare storie interessanti

Ecco allora che occorrono professionisti che sanno raccontare una storia, ma anche quelli che le storie le sanno scovare. (E che contribuiscono, spesse in maniera decisiva, a creare una buona immagine di un luogo).

TO DO LIST:

1. Usare Wikipedia per capire la Storia, ma anche le storie.

2. Legare uno spazio a una storia, piccola o grande che sia.

3. Andare a caccia di storie nel proprio luogo di lavoro.

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