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Quale forma di ricettività scegliere?

Amedeo

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Buongiorno a tutti. Sono proprietario di un appartamento a Roma, dove ho la residenza, ma che posso lasciare completamente disponibile in qualsiasi momento.
Vorrei continuare a mantenere la residenza nell'appartamento, ma anche utilizzarlo per ospitare turisti, in modo non imprenditoriale, e dandone la completa gestione ad un familiare, al momento privo di reddito, ed al quale competerebbero tutti i ricavi e tutte le spese, incluse, ovviamente, le tasse.
Non riesco a districarmi tra le numerose alternative di ricettività, extralberghiere e non: B&B, Alloggi ad uso turistico (o Locazione turistica), Affitto (o Locazione) breve, ecc...
Potete consigliarmi una scelta? Grazie per l'attenzione.
 
Ciao Amedeo, come locazione turistica non imprenditoriale puoi mantenere la residenza. Ovviamente se non ci vivrai dovrai considerare la perdita di esenzione IMU. Per quanto riguarda le altre forme di affitto turistico imprenditoriale credo la residenza non sia compatibile, ad ogni modo per questo meglio sentire l'ufficio tecnico del comune.
 
il post è un po datato ma ti rispondo lo stesso può servire ad altri inserendo un sisntetico memo sull'argomento:
Se vuoi svolgere un’attività di locazione turistica mantenendo la residenza nell’abitazione, hai alcune opzioni, ma è importante distinguere tra locazione turistica vera e propria e attività ricettive extralberghiere, come il bed and breakfast (B&B). Ecco cosa puoi fare:
1. Locazione turistica (affitto breve), affitto dell'immobile (o di parte di esso) per periodi brevi, senza fornitura di servizi aggiuntivi tipici dell'attività alberghiera (es. colazione, pulizia giornaliera, ecc.), puoi risiedere nell’immobile, affittando una o più stanze, purché non offri servizi aggiuntivi.
2. Bed and Breakfast (B&B), attività ricettiva a conduzione familiare, con offerta di pernottamento e prima colazione è obbligatoria la residenza nella stessa abitazione in cui si svolge l’attività, è un’attività ricettiva extralberghiera, soggetta a SCIA serve il codice identificativo regionale (CIR). Puoi offrire servizi (colazione, riordino camere, ecc.). devi verificare i limiti che variano da Regione a Regione (es. massimo 3-6 camere, 6-12 posti letto). Obbligo di registrazione degli ospiti e rispetto dei requisiti igienico-sanitari.
3. Affittacamere ma è la soluzione più complessa sia dal punto di vista amminisrtativo che urbanistico.
Quindi per la locazione turistica (non penso tu voglia fare un’attività imprenditoriale) nel Lazio devi seguire questa procedura:
Comunicazione al Comune: Devi presentare una comunicazione di inizio attività al SUAP (Sportello Unico Attività Produttive) del Comune dove si trova l'immobile.
Trasmissione alla Regione: Una volta ottenuta la ricevuta protocollata dal Comune, inviala via PEC alla Regione Lazio all'indirizzo: organizzazioneufficiperiferici@pec.regione.lazio.it, allegando l'informativa sulla privacy compilata e firmata.
Registrazione su ROSS1000: Accedi alla piattaforma regionale ROSS1000 Anagrafica Lazio utilizzando le credenziali SPID per completare la registrazione e ottenere il CIR.
Il CIR deve essere indicato in ogni comunicazione promozionale, inclusi gli annunci su portali come Airbnb e Booking.
Il CIN è obbligatorio a livello nazionale per tutte le strutture ricettive e gli alloggi ad uso turistico.
Dopo aver ottenuto il CIR, puoi accedere al Portale Telematico del Ministero del Turismo utilizzando le credenziali SPID. Il sistema recupererà automaticamente i dati dalla piattaforma ROSS1000 e genererà il CIN associato alla tua struttura. Il CIN deve essere riportato in tutti gli annunci pubblicitari e affisso all'esterno dell'immobile destinato alla locazione turistica.
Sarà obbligatorio registrare gli ospiti presso la Questura tramite il portale Alloggiati Web anche per soggiorni di una sola notte.
Gli appartamenti devono rispettare i requisiti previsti per le abitazioni, nonché la normativa vigente in materia edilizia ed igienico-sanitaria (recente giurisprudenza ha affermato che tale prescrizione nel caso di attività non imprenditoriale non può essere ostativa nell'utilizzo del proprio immobile per tale funzione, ma il comune può agire solo in via amministrativa su questi aspetti se ne ravvisa gli estremi).
Non è necessario il cambio di destinazione d'uso ai fini urbanistici.
Non è consentito offrire servizi accessori come colazione o pulizie giornaliere.
È vietato utilizzare denominazioni proprie delle strutture ricettive extralberghiere (es. B&B, Guest House) nella promozione degli alloggi.
Sanzioni in caso di inadempienza
Mancata comunicazione al SUAP: sanzione da €2.000 a €10.000.
Assenza o mancata esposizione del CIN: sanzione da €500 a €5.000 per ciascun immobile.
Mancata registrazione degli ospiti: sanzioni previste dal Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza (TULPS).
Sanzioni in caso di inadempienza:
Mancata comunicazione al SUAP: sanzione da €2.000 a €10.000.
Assenza o mancata esposizione del CIN: sanzione da €500 a €5.000 per ciascun immobile.
Mancata registrazione degli ospiti: sanzioni previste dal Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza (TULPS).
Va chiarito che nel caso sia delegata solo la gestione dei clienti e del marketing, ma l’intestatario dell’attività rimane il proprietario, lo stesso risponderà direttamente di eventuali sanzioni sia amministrative che penali derivanti da inadempimenti anche della persona delegata.
 

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