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Obbligatorietà della pausa pranzo

Buongiorno, ho un quesito da proporvi, perché ad oggi nessuno è mai stato in grado di darmi una risposta definitiva. La pausa pranzo È OBBLIGATORIA se si lavora su turni di 8 ore ininterrotte? Inoltre, il Datore di lavoro che non prevede tale pausa, potrebbe incorrere in eventuali sanzioni? Grazie.
 
Ciao @Marco Guevara
La tua domanda tocca un punto cruciale nel rapporto tra lavoratore e datore di lavoro.

Pausa pranzo e turni di 8 ore ininterrotte: cosa dice la legge?

In Italia, la normativa sul lavoro prevede che ogni lavoratore che presta un'attività lavorativa superiore a 6 ore giornaliere ha diritto ad una pausa. Questa pausa è finalizzata a consentire al lavoratore di riposare e recuperare le energie.

Quindi, anche se lavori su un turno di 8 ore ininterrotte, hai diritto alla pausa pranzo.

La durata di questa pausa è generalmente definita dai contratti collettivi nazionali di lavoro (CCNL) e può variare da un settore all'altro. Tuttavia, esistono dei limiti: la pausa non può essere inferiore a 10 minuti e non può superare le 2 ore.

Quali sono le conseguenze per il datore di lavoro che non rispetta questo diritto?

Il datore di lavoro che non garantisce ai propri dipendenti la pausa pranzo prevista dalla legge e dai contratti collettivi può incorrere in diverse sanzioni amministrative: che possono variare in base alla gravità della violazione.
 
Grazie per la celere risposta! Io conosco un Collega che da 20 anni lavora al ricevimento di un Hotel senza pause pranzo...turni da 8 ore ininterrotte...questo non mi pare a norma di legge da parte dell'albergatore, o sono in errore?!?
 
Ultima modifica:
Tutti i lavoratori che giornalmente sono in servizio più di 6 ore hanno diritto alla pausa pranzo
I CCNL stabiliscono la durata della pausa pranzo. Le pause non devono essere mai inferiori ai 10 minuti e superiori alle 2 ore.
Nel CCNL turismo non mi pare ci sia specificato, quindi va visto nell’ambito della contrattazione territoriale, aziendale o individuale.

A mio parere l'hotel senza pause su turni di 8 ore non è a norma di legge!
 
Grazie, si anche io la penso così. Pensa, questo mio Collega che conosco, è andato perfino dai Sindacati x informazioni, ma nemmeno loro sono stati precisi. La realtà dove lavora è una realtà di Provincia, dove tutti conoscono tutti, non vorrei che...sai, siamo in Italia (purtroppo). Non abbiamo nessuno nessuno in ascolto capace di mettere la parola definitiva, esperienza propria, a riguardo? Confido nella rete.
 
Se sono 20 anni il rapporto è cronicizzato. e come lo cambi?
I sindacati di provincia, piccole realtà...umm
forse la filcams cgil regionale, cerca un confronto.
 
Grazie. Ah si, glielo dirò. Ma nei sindacati la fuducia che ripone lui, ma non solo, è praticamente pari a 0. Ricorda, siamo in Italia. Il discorso è alquanto demoralizzante per lui, in quanto avendo la struttura un ristorante interno, manco niente da spizzicare viene offerto a lui ed agli altri collaboratori. Ha provato a chiedere a riguardo, ma la risposta è stata negativa, ai limiti dello sberleffo.
 
Peggio mi sento allora se 'è anche un ristorante interno, non lo avesse avuto, avrei capito le difficoltà.
Da vedere poi se al personale del ristorante è dato trattamento diverso.

Il CCNL dice:
Art.25 ter– Trattenuta pasto
Ai Lavoratori degli esercizi pubblici della ristorazione verranno somministrati, nei giorni di apertura, due pasti giornalieri. Ogni pasto sarà formato da un primo, un secondo con contorno, pane, frutta ed una bevanda/acqua in quantità sufficiente. I lavoratori che usufruiranno della somministrazione dei pasti dai rispettivi datori di
lavoro fornitori corrisponderanno il prezzo relativo al singolo pasto che, fatto salvo quanto previsto a livello aziendale o territoriale, è di euro 0,85 che verranno trattenuti mensilmente dal netto in busta.

2. Tale somministrazione, non essendo collegabile in alcun modo alle prestazioni lavorative dei singoli dipendenti, non è valutabile ai fini contrattuali ed assicurativi.
3. Il lavoratore che preferisca non usufruire del servizio vitto per l'anno successivo dovrà comunicarlo al datore di lavoro per iscritto entro il mese di dicembre dell'anno in corso. In tal caso non sarà effettuata la trattenuta del pasto.
 
Ma tu pensa...lui mi dice che la ristorazione è gestita da fornitore esterno...cambia qualcosa? Comunque in Italia, ed in particolare nel settore alberghiero (eccezion fatta per alcune realtà di catena e non), vi sono molte consuetudini estremamente malate, sempre in favore dei soliti soggetti. Un settore che potrebbe essere da traino (il turismo), ma che forse politicamente non viene fatto tale, perché c'è poco da "mangiare" a livello politico...(siamo sempre in Italia).
 
Se è a gestione esterna c'è poco da fare! Il problema resta con la proprietà o gestione dell'hotel. Quelli del ristorante non centrano niente. Salvo trovare un accordo tra di loro (hotel e gestione del ristorante) per fornire i pasti di dipendenti dell'hotel.
Ma la vedo piuttosto difficile.
 
Vero. Io quindi suggerirei lui di fare rispettare tutto ciò che è SANCITO PER LEGGE (pausa pranzo inclusa). Perché se il lavoratore deve adempiere a tutti i propri obblighi, così deve anche il datore di lavoro, il quale non per magnanimità, ma per reciproco vantaggio, offre lavoro ai propri dipendenti/collaboratori. Io penso questo.
 

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