Un turismo montano “consapevole” può ritenersi di qualità allorquando si presenta appetibile nella minuzia dei dettagli. Porto l’esempio delle irrinunciabili tabelle del
CAI nella gestione della sentieristica, da molti operatori del settore ritenuta il suo fiore all'occhiello.
Cosa si cela dietro un segnale del
CAI, sempre individuabile nella cromatica sovrapposizione orizzontale dei colori Bianco e Rosso (stile bandiera di Polonia o Indonesia)?
La segnaletica del CAI può essere
Verticale (tabelle della tempistica di percorrenza, delle località di destinazione e soprattutto della direzione) e
Orizzontale (un po’ come i sassi di Pollicino sparsi lungo il tracciato, confortanti a vederli quando ti senti spaesato).
Spesso, all'inizio di un percorso tra i più noti, non è raro incontrare un cartellone con cenni alla storia del sentiero, alle sue difficoltà, al contesto ambientale di riferimento, alle peculiarità del territorio circostante e all'attenzione da porre per mantenere il fondamentale equilibrio ecologico.
Poi c’è l’
ometto di pietre di facile individuazione quando piove e troviamo nebbia oppure nei casi di nevicate che rendono incomprensibile la segnaletica in vernice naturale.
Voglio fare Promozione indicando uno tra i sentieri più curati della nostra Penisola, l’
ITALIA segnalato col colore viola
http://sentieroitalia.cai.it/