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Legislazione sulle persone alloggiate in hotel

#31
<em>@TeoVenezia wrote:</em><blockquote><em>@Quattrotretre wrote:</em><blockquote>Salve a tutti, sarei molto grato a chi volesse rispondere ad questione che negli ultimi giorni mi ha creato non pochi problemi sul posto di lavoro. Io sono ricezionista notturno presso un hotel quattro stelle, ho una certa esperienza (tredici anni nello stesso albergo), tuttavia molte situazioni dubbie continuano a verificarsi. Per quello che mi è stato comunicato ufficialmente, l'accesso alle camere è consentito soltanto ai clienti registrati, ma accade spesso che questi si accompagnino a qualche loro ospite. In genere chiedo un documento e la durata del permanenza, se si tratta di qualche minuto, mezz'ora, o a seconda del cliente anche qualche ora il documento rimane l'unica testimonianza del passaggio dell'ospite in albergo, quando va via non ci sono più tracce. Credo che la procedura non sia molto legale, ma sicuramente diffusa. Mi è capitato l'altra sera di usare la stessa procedura con un cliente ed un suo ospite, ma al momento di chiedere la durata della permanenza del suo ospite, il cliente andato su tutte le furie, condendo la sua rabbia con tutta una serie di definizioni poco "carine" della mia professionalità. Le esternazioni del cliente hanno comportato anche una dura reazione nei miei confronti da parte della direzione. Quando io ho chiesto della durata della permanenza dell'ospite non intendevo essere indiscreto, ma solo capire se si rendeva necessaria la registrazione. Vorrei capire se ho fatto qualcosa di sbagliato o semplicemente, anche contravvenendo alle disposizioni della direzione avrei dovuto direttamente registrare l'ospite e modificare conseguentemente il costo della camera. Ringrazio nuovamente e saluto.</blockquote><br />
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Salve, dipende sempre da come ci si è rivolti al cliente ed in questo caso a chi lo accompagna, io uso una formula più diretta e precisa comunicando: "gli ospiti si possono fermare al massimo un'ora in camera, altrimenti devo registrarli e far pagar un supplemento per il soggiorno" ed ovviamente mi faccio lasciare un documento (in busta chiusa) in reception.<br />
Avrei da ridire su come ti ha ripreso l'amministrazione perchè hai svolto il tuo lavoro diligentemente e mettendo in primo piano la sicurezza dell'hotel e dei suoi ospiti prima delle necessità "fisiologiche" dell'ospite del cliente.<br />
I colleghi "da scrivania" dell'amministrazione sono spesso pronti a criticare le nostre reazioni davanti ai clienti senza sapere quanto è difficile a volte sapere affrontare maleducazione e cafoneria dei "pago, quindi pretendo".</blockquote><br />
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Grazie mille per il tuo intervento e per la solidarietà. Per la cronaca, quando ho rivisto il cliente ho avuto un chiarimento trovandolo una persona differente rispetto alla sera incriminata (probabilmente perchè un po' più sobrio).
 
#33
Salve saluto tutti e chiedo scusa nel caso sto commettendo errori in quanto non sono esperto di forum.<br />
La mia domanda è nel caso un cliente che dimora ormai da tempo ma non paga più come va gestito ?<br />
come devo procedere esiste una regolamentazione ? Chi deve intervenire per poterlo mandare via ?<br />
Possono i carabinieri rifiutarsi ? sarò grato a chiunque volesse darmi dei charimenti .<br />
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Saluti
 
#34
Buongiorno, voreei un'informazione, sono un multiproprietario reale di una settimana, di un appartamento 4 posti letto, sito all'interno di un villaggio turistico, pago la tassa IMU e Tasi al comune di competenza, sono soggetto al mio arrivo alla registrazione nel sistema SPOT, che comunica il mio arrivo alla Pubblica sicurezza? sono soggetto al pagamento della tassa di soggiorno? Vi ringrazio anticipatamente per la vs cortese risposta.
Nicola DeFeo
 
F

fmongiello

Guest
#35
Salve Nicola per entrambe le domande la risposta è si.
Il gestore del villaggio turistico presso il quale lei è multiproprietario è tenuto, oltre che denunciare giornalmente gli arrivi nella propria struttura alla pubblica sicurezza, a redigere anche una raccolta dati per finalità statistiche (attraverso un sistema telematico di trasmissione dati). Per il gestore è un obbligo, pena sanzione amministrativa.
Idem dicasi per la tassa di soggiorno.
 
#36
Salve a tutti.
Avrei una domanda:
Un cliente può chiedere di essere cancellato dal database di un hotel/motel dove ha soggiornato (più volte) in modo che
chi ci lavora nella struttura non possa trovarlo.
Cioè semplicemente il/la receptionist se dovesse scrivere cognome e nome non gli appare proprio che la persona
sia stata li (quando è con chi ecc)?
Grazie
 
#37
Buongiorno,
avrei una domanda...

Da quanto sappiamo, secondo l’art. 109 del TULPS, i gestori delle strutture ricettive hanno l’obbligo di dare alloggio esclusivamente a persone munite della carta di identità o di altro documento idoneo ad attestarne l’identità; per gli stranieri è sufficiente il passaporto o altro documento considerato equivalente.

Da questo, deduciamo che il gestore deve fisicamente verificare che l’ospite abbia nella sua tasca la carta di identità? Inoltre, la verifica del documento in un hotel da parte dell’albergatore è sostituibile con una autocertificazione dell’ospite in cui dichiara di possedere la carta?

Saluti
 
F

fmongiello

Guest
#38
Non è una semplice verifica fisica del possesso da parte dell'ospite o degli ospiti che accompagnano il cliente che ha prenotato o che sta occupando la camera.
E non è sostituibile con una autocertificazione in cui si dichiara di possedere la carta.
La carta deve esserci e va lasciata per la registrazione.
 
#39
Salve,

Vorrei porre un quesito relativo all'obbligo di esibire il documento di riconoscimento da parte della forze dell'ordine all'arrivo in hotel (polizia, finanza, carabinieri ecc.) .
Devono esibire il documento per la registrazione come tutti gli altri ospiti o ne sono esentati ?
Se si o no quel'è la normativa che specifica se sono o meno esentati dall'esibire il documento .

Grazie Mille
 

Francesco Mongiello

Consulente Web Marketing Turistico & Social Media
Staff Forum
#40
Non sarebbe la prima volta che dietro una divisa c'è un criminale o un losco in procinto di fare o che ha fatto illeciti, quindi perchè mai dovrebbero essere esentati dal presentarsi con il documento di riconoscimento e farsi registrare?
Se fossero in servizio diciamo "speciale" comunque userebbero forme diverse di riconoscimento [preavviso, comunicazione del comando forse] o documenti con altri nomi per copertura e non verrebbero mica a dirvelo al desk.
Ad ogni modo che io sappia non c'è alcuna norma che li renda privilegiati. Sono comuni mortali e come tali soggetti alla norma uguale per tutti.
 
#41
Buongiorno a tutti i colleghi (o buone ferie visto il periodo...) vorrei tornare sull'argomento privacy per cercare una risposta chiara senza cercare tra le clausole dei già citati regolamenti TULPS spesso difficili da interpretare e diciamolo... poco aggiornati al reale procedimento di check-in, registrazione, check-out e conservazione/eliminazione dati sensibili.
Quì a Venezia, come in molte altre località, trasmettiamo le schedine ps online tramite il sito della poliziadistato (credo siano ancora poche le località dove si consegna quella cartacea alla questura) e fin quì ci siamo.
All'arrivo documento obbligatorio di tutti gli ospiti (per rispondere ad una vecchia domanda, avendo militari in famiglia, il distintivo dovrebbe essere SEMPRE presentato con un altro documento come c.i. o passaporto ma... non sempre il militare è così disponibile!) quindi inseriamo i dati nel PMS (che poi crea report o li trasmette) o direttamente nel sito della questura. Anche fin quì ci siamo, nulla di nuovo.
Se compiliamo anche la "classica"schedina di notifica dove trascriviamo tutti i dati compresi quelli del documento e dove facciamo firmare la liberatoria per la privacy (stragrande maggioranza dei casi è la stessa schedina) alla partenza ci resta il cartaceo con i dati sensibili che dovremmo distruggere (non essendo un archivio protetto da password come i dati inseriti in un PMS in regola) ma sotto abbiamo invece la privacy che dobbiamo conservare?
Arrivando alla domanda... la schedina di notifica con dati e privacy firmata è "regolare" e dobbiamo conservarla o distruggerla?
La soluzione più ovvia è, come già fanno in molte strutture, la firma sulla tavoletta elettronica che viene registrata su PMS e dati inseriti, sempre su PMS, che poi vengono spediti e senza nessun cartaceo, ma nel precedente esempio avete qualche delucidazione? Scusate se ho scritto molto ma sto cercando una risposta precisa (si,lo ammetto, trascrivere le schedine catacee e poi ritrascriverkle nel PMS tali e quali mi sembra un lavoro doppio inutile e vorrei trovare la regolina per chiedere all'azienda di evitarlo, magari facendo solo fimare un modulo privacy con nome e cognome).
Grazie!
 
#42
Buonasera.

Ho installato nel mio affittacamere un apparecchio che gestisce I Check-in in autonomia.

Il cliente inserisce I propri dati quale passaporto, paga e gli viene rilasciato il pass di accesso alla camera.

I dati vengono inviati alla questura in automatico.

Viaggiando ho notato moltissimi alberghi in tutta Europa che hanno questo sistema e l'ho installato soprattuto per quei clienti che arrivano tardi la sera.

Se inseriscono dati non corretti, la responsabilità è mia?

Quando la Polizia si accorge che il cliente ha inserito dati non corretti?
 
#43
Non vorrei sbagliarmi ma l’albergatore, o comunque chiunque per legge è obbligato a fare registrazioni soggette all'ispezione dell'Autorità di pubblica sicurezza o fare notificazioni all'Autorità, commette reato quando riporta false indicazioni relative all'identità delle persone alloggiate, cioè quando scrive o lascia scrivere false indicazioni.

Il reato in questione sussiste soltanto quando ci sia dolo da parte dell'albergatore, vale a dire quando volontariamente e consapevolmente riporti false indicazioni (o le lasci riportare dall'alloggiato). Mentre non sono punibili le distrazioni, gli errori di copiatura e così via.

L'albergatore non è neanche punibile per le registrazioni effettuate in buona fede riportando dati desunti da documenti falsificati ovvero trascrivendo le generalità declinate da persona che dichiari di essere sprovvista di documenti o che si attribuisca falso nome o falso stato civile (che dica, ad esempio di essere celibe mentre è coniugato).

La responsabilità penale è del cliente che risponderà del delitto di falsificazione di documenti o di uso di documenti falsificati.
 
#44
Buona sera a tutti, avrei una domanda.
Io e il mio ragazzo alloggiamo in un albergo a Lido di Venezia, al nostro arrivo abbiamo consegnato i documenti ed il pagamento anticipato compreso di tassa di soggiorno.
Dato che lavoro negli alberghi so cosa succede dietro all'office e spesso si cerca di tenere i clienti in nero (senza ricevuta) intascando la tassa di soggiorno invece di consegnarla al comune.
La mia domanda è come capire se l'hotel ha effettivamente inviato le schedine?
E sufficiente farci consegnare la ricevuta? L'albergatore potrebbe cavarsela ed intascare la tassa?
 
#45
Cara Selene leggendo la sua breve richiesta mi viene in mente una frase di Ghandi: "devi essere il cambiamento che vuoi nel Mondo"... nel momento in cui lei paga in hotel e le viene restituita una ricevuta il suo problema fiscale è esaurito, semmai comincia quello dell'albergatore che però non la riguarda più personalmente. La riguarda però socialmente perchè se lei stessa afferma di sapere che "..spesso si cerca di tenere i clienti in nero..." significa che ammette non solo che ci si comporta diversamente a seconda della parte del bancone in cui ci troviamo ma addirittura che si vede la medesima situazione con occhi diversi: quello che di là è naturale fare visto da qui è scorretto. Forse perchè in quanto complici ci aspettiamo uno sconto?
 
#46
Non credo che selene abbia fatto questo ragionamento per lo sconto, direi semplice curiosità. immagino che lei sia una dipendente della sua struttura. altra cosa è se ci troviamo di fronte al titolare.

nel primo caso posso capire: sono un dipendente ed eseguo gli ordini. nel secondo, invece, le cose cambiano: si è complici di un sistema che proprio selene ha confermato. a quanto pare è un'abitudine più diffusa di quanto l'italica furbizia nel'eludere le tasse ci porti a supporre.

e questo è il solito cancro che ci frega. tutti ci crediamo furbi, tutti cerchiamo uno sconto o un benefit, ma alla fine siamo solo dei fessi: queste furbizie, messe tutte insieme, frenano lo sviluppo del nostro Paese. Sottolineo NOSTRO.

Tornando al discorso: al di là della tassa di soggiorno che l'albergatore furbo si mette in tasca, si tralascia un aspetto a mio avviso molto grave: facendo le cose in nero - e quindi senza segnalazione in questura - rischiamo anche inconsapevolmente di dare copertura ai criminali o terroristi. esagero? con i tempi che occorrono non direi proprio. L'ipotesi può apparire remota, ma voi la escludereste a priori?
 
#47
Per dare una risposta a Selene, nella ricevuta deve essere indicata anche la tassa di soggiorno (esempio: imposta soggiorno Fc iva dc 306/2011) e credo sia improbabile che fatturino il soggiorno e non la tassa o viceversa... casomai farebbero tutto in nero.
Non ho capito che ruolo svolgi nel tuo lavoro in albergo altrimenti, credo, avresti già questa risposta che potrebbe sembrare ovvia per chi è del mestiere (forse lo è per me che vivo e lavoro a Venezia?)
Come è scontato il consiglio di controllare che la ricevuta sia "valida" e non come quelle che nei ristoranti del centro storico consegnano ai clienti russi scritte su un tovagliolo di carta ;)
Nn c'è nessun confronto tra le schedine inviate e le tass di soggiorno poi versate dall'albergatore al comune perchè sono organi diversi e com'è spesso in Italia sarebbe troppo complicato senza un'indagine da un organo specializzato (leggi: Guardia di Finanza) anche per questo non si preoccupano troppo di fare in nero... i controlli sono pochi, solo se stai sulle scatole a quelcuno e la multa è inferiore al guadagno che intanto ti sei intascato.
In caso di dubbio potevi pur sempre opporti al pagamento compilando l'apposito modulo che ogni hotel ha ricevuto a suo tempo (non ci provare!!).
Chissà cos'altro succede nei meandri dei backoffice degli hotel, dove loschi portieri macchinano le più grandi truffe ai danni di ignari turisti per boicottare il sistema ed intascarsi 3,50€ ... ho sentito clienti cinesi dimri che volevano controllare mentre trascrivevo i loro dati dal passaporto perchè ho una faccia poco raccomandabile e potrei clonargli l'identità (realmente accaduto!).
 
#48
Salve di nuovo a tutti!
Onde evitare fraintendimenti, io sono una semplice receptionist di 21 anni.
Ho lavorato a Rimini come dipendente ed è anche abitato che il titolare facesse alcuni clienti in nero (se non altro non ha mai incassato "finte tasse di soggiorno" ).
Ad ogni caso ciò mi porta a pensare che qualcun'altro potrebbe farlo e dato che non si tratta di pochi centesimi ma anche decine di euro.
La domanda è perciò la seguente:
Lo stato come controlla la somma da versare? Tramite ricevute/fatture o tramite le schedine PS inviate?
Temo infatti che non avendo i consegnato alcun documento (la titolare ha richiesto pagamento in anticipo e senza consegna di ricevuta) possa aver perso i soldi.
 
#49
Credo che manchi un controllo incrociato tra fatturato e segnalazioni in questura. E dove c'è un minimo di libertà d'azione si insinua il dubbio della furbata. che poi è più realtà che fiction...

Io andrei oltre e propongo un tema su cui riflettere: perché la tassa di soggiorno? un balzello che sta creando solo danni. Uno spunto per riflettere me lo ha dato un esperto di revenue management, franco grasso, che addirittura propone un <a href="http://www.francograsso.com/notizie-dal-team/la-tassa-soggiorno-diventasse-premio-soggiorno/" target="_blank">premio di soggiorno</a>.

Proprio così, un premio di soggiorno al turista che viene in Italia. In questo modo, tra l'altro, si eviterebbe anche il nero. Che ad oggi è visto come una necessità per tirare a campare (visto che siamo travolti da una mole impressionante di tasse), ma che in realtà danneggia tutto il sistema.

pagare tutti pagare meno, no?
 
#50
Ciao, allora sono d'accordo anch'io che manchi un controllo incrociato perchè in situazione di abusivismo totale (solo per fare un esempio estremo... ma non nuovo a Venezia) devono essere i vigili urbani a controllare e non si muovono se non c'è una segnalazione i quali controllano solo che mancano i requisiti ed i permessi e poi passano la pratica alla Guardia di Finanza che penserà a calcolare il fatturato non dichiarato.
Una struttura regolare a meno che non venga segnalata ha ben poche possibilità che venga effettuato un controllo e riportando ancora l'esempio di Venezia è piuttosto improbabile che un turista in partenza venga fermato per un controllo sulla regolarità della fattura.
Avevo già proposto a suo tempo un'idea che poteva intimorire i furbetti: informare i clienti in arrivo nelle linee aeree e nelle navi da crociera che in Italia devono SEMPRE ritirare la ricevuta fiscale. L'ideale sarebbe anche la collaborazione dei grandi portali di prenotazione (sdolo un esempio: se l'amato/odiato Tripadvisor inserisse lo "snap your bill" dove si può postare la foto della ricevuta?) ed oltre a questo un totem informativo nelle sale d'aspetto degli aeroporti (dopo la dogana e prima di salire... proprio dove non si mai come ammazzare il tempo!) dove si può addirittura segnalare la struttura che non ha rilasciato al fattura regolare e... essere ricompensati se si segnala una situazione di irregolarità volontaria.
Nonchè qualche cartello in giro per la città...
Anche se sembrano soluzioni abbastanza fantasiose e dalla dubbia efficacia bisogna pensare all'effetto che farebbero a chi continua a evadere senza ritegno e senza paura. Purtroppo devo anche ammettere che a Venezia c'è una situazione di omertà dove nessuno vede nulla finchè a farlo non è uno straniero (esempio: i plateatici dei ristoranti si allargano ogni sera di decine di metri ma se un indiano allarga la bancherella di 1 metro c'è subito chi posta su chiama i vigili... lasciamo stare questo discorso!). Poco tempo fa a venezia è stato fatto un controllo a tappeto per i B&amp;B e non è quello che ha spaventato chi non era in regola ma che avrebbero fatto i controlli incrociati con Booking.com e altri portali! Non vi dico di quanti hanno chiuso le stanze non in regola e cancellato prenotazioni!
Riguardo la tassa di soggiorno (mi sembra se ne sia parlato su un'altro post e quì è O.T.) anche se all'inizio non era d'accordo adesso sono molto favorevole e sinceramente in 5 anni, calcolando alla buona 5.000 check-out, ho avuto al massimo una decina di casi dove non volevano pagare ma spesso per motivi più assurdi e l'onere di riscuoterla e versarla al comune ormai è diventata routine ed in certo senso... il vero e proprio check-out. Dobbiamo domandarci piuttosto dove vanno quei soldi e se vengono utilizzati per rafforzare i servizi che i turisti necessitano e che... tolgono a ci residenti!
 
#51
Buongiorno a tutti, nel caso di un controllo da parte del comune riguardo al pagamento della tassa di soggiorno, un albergatore cosa è tenuto a fornire?
Diciamo che si presentano insieme a una qualsiasi forza dell'ordine, l'hotel è obbligato a tenere elenchi dei clienti alloggiati? è obbligato a fornirglieli e a stamparglieli (100/150 pagine)? Ho da sempre questo dubbio. Grazie
 
#52
Bella domanda. Non mi ero mai posta il problema. So però che periodicamente in diversi comuni i controlli vengono fatti da polizia municipale e ufficio tributi. Sicuramente fanno dei controlli incrociati, resta da capire se si è tenuti o meno a consegnare gli elenchi, o meglio, le ricevute fiscali.

per logica direi di sì, ma non escludo che si rivolgano direttamente alle forze dell'ordine, alle quali bisogna segnalare le presenze in hotel. almeno per avere gli elenchi e farsi un'idea.

in ogni caso, triste chi ci capita!
 
#53
Ci sarebero ben altre le cose da chiarire. Per la tassa di soggiorno non devono essere alcune cosa da chiarire.
Prima di tutto che c'è l'obligo di tenere aggiornato il Registro dei Corrispettivi dove registrare gli incassi giornalieri. Quello serve alla fine del mese per fare la dichiarazione IVA.
Poi c'è l'obligo di inserimento dei turisti sul sito Alloggiati della Polizia di Stato e la comunicazione del movimento turisti sul sito della Provincia di appartenenza nella sezione Movimento turisti o meglio conosciuto dichiarazione ISTAT
La dichiarazione del movimento turisti sui siti provinciali dell' ISTAT non lascia via di scampo. Si puo fare in due maniere.
Prima - alla vecchia maniera, vuol dire alla fine del mese si compila la scheda dei arrivi e delle presenze, nonchè al di sotto di questo c'e da compilare lo schema con tutte le camere vendute e di quelle disponibili per ogni singolo giorno(notte) in parte.
Il primo svantaggio e che è un procedimento molto tortuoso ed impegnativo, però si deve essere sempre attenti a verificare due volte prima di confermare tutti i dati se sono coretti e di trasmeterli, perchè dopo la trasmissione non possono essere più modificati - ciò che in caso di errori comporta delle sanzioni in caso di verifiche mirate.
Il secondo svantaggio e che la comunicazione del movimento turisti al portale Alloggiati della Polizia di Stato si deve fare sempre in maniera manuale inserendo tutti i dati di identificazione e il periodo di soggiorno.
La seconda variante e leggermente più complessa ma allo stesso tempo viene a semplificare di molto tutto ciò che ho descritto sopra. Voglio dire che si deve acceddere al sito della Provincia di appartenenza sezione Movimento turisti e fare l'inserimento attraverso il web check-in. Quello e un modulo da compilare attentamente e che e stato studiato apositamente a fare tutto in automatico.
Più chiaro: - quando lo hai compilato con i dati coretti esso stesso ti annuncia che sono i dati da comunicare alla Polizia di Stato entro la mezza notte.
Si clicka sul pulsante Genera la scheddina elettronica e si apre la finestra di dialogo , confermi e te lo ellabora e pure te lo scarica in automatico sul tuo computer. Tocca a te il receptionist essere attento dove lo vai a scaricare per poterlo poi nel succesivo passagio piggiando il pulsante di fianco - che e quello per accedere con i tuoi credenziali al tuo account sul portale Alloggiati - andare a confermare con Trasmetti file - lo vai a cercare, lo scegli e dopo che lo hai caricato con un doppio click - nella parte destra c'è un altro pulsante che devi piggiare per Ellaborare la schedina dei alloggiati, poi nella parte bassa fai click sul pulsante Tasmetti.
Fatto tutto questo puoi verificare nella parte sinistra facendo click sul commando Analisa invii.
Cosi ti viene sullo schermo la schedina che hai trasmesso con tutti i dati che hai inserito, tutti i clienti, nome, cognome e se mi ricordo bene l'arrivo e la partenza.
Da questo punto di vista non vi dovete preocupare per l'evasione della tassa di soggiorno. Sarebbe troppo complicato e troppo rischioso ad intascarsela. Chi si rischia per 55 cent o anche per 2 euro ???
Vi scordate forse che per legge si richiede il consenso del cliente per dare il libero accesso alle forze dell'ordine ai suoi dati?
E di obbligo a tutti ad ottenere questo consenso dai clienti. Quello vuol dire che ai controlli incrociati si sovrapongono le dichiarazioni che l'albergatore ha fatto verso l'ISTAT, verso Alloggiati, verso l'Agenzia delle Entate etc. Non pensate che e tanto complicato, basta avere il software giusto con i comandi di raccolta dati dalle Enti dove si deve dichiarare ogni cosa in parte, poi anche con le prenotazioni e la fatturazione fatta verso e da vari portali di prenotazione on-line, sovraporli e se ci sono divergenze tra le varie dichiarazioni - inizia il ballo. E lo stesso come lo Spesometro, come i Studi di settore e cosi via...
Quindi, che uno rischia ad intascarsi una somma cosi derisoria rispetto a quanto si deve pagare di commissione verso siti di prenotazione on-line - nella speranza che riesce ad arrichirsi ... sinceramente ho dubbi. Se qualcuno ha fatto nome di un attività simile vuol dire che c'è di mezzo. Non facciamo nomi che e meglio, ma io di sicuro non mi rischierei.
I probblemi sono altri. Come evitare multe quando non e colpa tua che lavori nella reception.
E mi spiego il perchè questo soggetto.
Nella versione web check-in se il cliente ti arriva dopo la mezza notte ma va via di mattina - non ti permette di mettere dall'ora... all'ora. Quindi, per poterlo inserire te lo devi mettere come fosse arrivato ieri e in partenza questa mattina. Cosi la camera e realmente libera sul sito per poter affitarla per questa sera. Ma quello una che non e vero - perchè e arrivato oggi dopo mezza notte e parte intorno alle 11.00 A.M. Il rischio per legge e che non lo hai dichiarato ''FINO'' alla mezza notte. Ma come potevi dichiarare un cliente che non c'èra ancora arrivato ??? O caso reale - con questi temporali di ... si interrompe la corrente e te non puoi trasmettere fino alla mezza notte. Quando li mandi e già troppo tardi. E ci sono anche altre situazioni simili che ti possono impedire di comunicarli entro la mezza notte.
Un altra cosa: che me ne frega a me se i clienti sono sposati o no ??? Se sono una famiglia o se sono dei tr...amici? Io sono in una reception per vendere una camera, fare dei soldi, fare la fattura o la ricevuta, dichiarare i rediti e basta.
Leggevo un po prima della cosa del capo gruppo e cosi via. Ma se vi vengono dei gruppi walk-end - li rifiutate perchè non vi hanno mandato la richiesta prima e bla bla bla ??? Se c'è la disponibilità si vende la camera o le camere. Quello che si dichiara il capo gruppo si prende carico delle sue responsabilità. Come fai a fare scheddine separate per ogniuno in parte quando per ogni scheddina sul sito ISTAT ad ogni turista singolo li viene assegnata una camera - singola o doppia. Se si fanno scheddine aparte per ogni singolo ospite - superate la capacita ricettiva dichiarata al inizio dell'anno al ISTAT. - e di nuovo son' c..zi.
Se li metti come famiglia in automatico mette la stessa residenza. Ma la dichiarazione vera e riportare la residenza dal documento d'identità che to esibisce. Anche qui il più piccolo errore son'c..zi.
Poi - l'identificazione si puo fare anche attraverso la presentazione della patente guida. Su quelle vecchie - mai visto la residenza. Come si deve procedere?
Non sono i 50 cent, 1,2,10 euro che sono il problema. I problemi sono ben altri.
Ho visto l'inquietudine di uno che chiedeva se alcuni della Polizia possono fornire dei dati sul suo relativo pernottamento insieme ad una persona. E chiaro il perchè. Ma a me che me ne frega? Anche se venisse il Papa - da me non e mai passato anche se sotto i nostri occhi lo vediamo di persona passando nella hall della reception.
Se succede qualcosa e meglio che chiede prove non parole. Nero sul bianco. E se qualcuno e cosi imbecile di farli una copia (anche se non lo credo affatto) - allora non credo ne meno al fatto che per ogni amicizia al mondo e con questa crisi ci sia qualcuno a rischiare il suo posto di lavoro e anche a rischiare a pagare sia multe sia danni morali ma anche di beccarsi una condanna.
La gente ha cominciato avere inizio di paranoia in tutto: vediamo dappertutto possibili evasori, possibili infiltrati, spioni, terroristi etc. Paure, paure, paure ..... indotti dalla crisi e invece la gente dovrebbe andare su youtube a vedere sotto il titolo ''come e stato rubato il debito pubblico'' - e capire perche stiamo per davvero male.
I più ricchi non sono diventati cosi ricchi da solo una tassa di soggiorno intascata.
Il calcolo e semplice: al mese calcolate per ogni camera due persone x 30 giorni x numero di camere x tassa/persona risulta 60 presenze x nr camere x tassa di soggiorno
E poi, secondo me se esistono dei cretini che si intascano come avete detto la tassa di soggiorno - lo possono fare solo se non li fa ne la ricevuta, ne la registrazione su nessuno dei siti (ne ai Alloggiati ne all'ISTAT) proprio che non lasciano traccia.
Ma una domanda - se li succede qualcosa? Se viene un controllo e lo trova alloggiato e senza essere registrato? Ma puo succedere qualche altra cosa e di trovarsi in mezzo a non so che indagine della Polizia e solo la registrazione del sul soggiorno lo potrebbe scaggionare.!!! C'è in questo mondo qualcuno che pur di fare soldi può giocare cosi con la sorte della gente??? E se li succede qualcosa quando sono fuori e ti rimangono le loro cose nel tuo albergo? Chi paga per il periodo che te li tieni la camera perchè pensi che ritornano e forse ti trovi con un polizzotto nella Reception a dirti che e stato investito o qualche altra cosa e ti chiede l'accesso alla sua camera? Cosa fai? Puoi temporeggiare finche hai una risposta dal tuo leggale che di sicuro ti consigliera di verificare se hanno un ordine dal giudice o della Procura che li permette di farlo - ma i c..zi son' sempre c..zi. E se c'è come diceva qualcuno se e uno ricercato, o un trafficante, un terrorista - per una manciata di soldi vi metteresti la vostra liberta e sicurezza in pericolo? Io non mi rischierei, potrei passare da coddardo registrandoli tutti - ma non sono mica scemo. Aproposito, il commercialista e pagato a posta per farsi il suo lavoro. Da noi ai clienti li si dice chiaro che la tassa di soggiorno e inclusa nel prezzo. Solo nelle fatture viene messa in chiaro cosi come l'iva. Nelle ricevute non e obbligatoriamente di calcolarla aparte come non e di obbligo di esporre l'iva, anche perché sarebbe una brutta figura di alzare il prezzo proprio con il quantuum della tassa stessa. Il commercialista non serve ne meno che lo calcola perchè usando il web check-in se lo ritrova in automatico calcolata sul sito della Provincia. Se fa dei discorsi strani - se lo può calcolare da solo in base alla comunicazione movimento turisti dichiarato. E il suo mestiere e per quello che e pagato - per farlo.
Per quanto riguarda l'inserimento ai Alloggiati - atenti come lo fatte. E di obligo a fine mese di scaricare tutte le ricevute delle schedine mandate e di conservarli. Quando vengono a fare i controlli e tra le prime cose che le controllano. E non e da scherzare. Dovete farlo con cura, perché le sovrapongono con i dati nel loro possesso e se ci sono differenze non c'è via di scampo. Dopo si che partono controlli incrociati per accertare se non ''per caso'' avete compiuto solo parzialmente i vostri doveri e se per ''sbaglio'' vi siete scordato di inserire sul ISTAT ma anche di fare la ricevuta o la fattura.
Magari in passato si poteva fare qualcosa simile perché non era tutta questa tecnologia che adesso impone dei obligi da seguire ma anche da la possibilità di rintracciare tutto. Per esempio a me mi garba troppo a dire che non ho contanti a dare il resto e che preferisco ad incassare con il POS. Cosi non si sbaglia.
Ci sono dei casi quando o il POS non funziona, forse non prende la linea, o forse il cliente a posta ti da una carta priva di denaro sul conto (perche non vuol lasciare traccia sul suo conto corrente che lui ha pagato in un albergo quando va con l'amante) - ma a me che me ne frega? Incasso il contante, li faccio la ricevuta e glie la consegno. Se dopo lui la butta via - sono cose sue. Io il dovere l'ho fatto. Se fuori dall'albergo e la Finanza e li chiede la fattura o la ricevuta? Avete mai pensato? O se avete di fronte un finanziere in borghese? Ho imparato dal titolare: se un bichiere di acqua costa 10 centesimi - si deve fare la ricevuta per 10 centesimi. IO NON MI RISCHIO!!!
 
Ultima modifica:
#54
Non vorrei sbagliarmi ma l’albergatore, o comunque chiunque per legge è obbligato a fare registrazioni soggette all'ispezione dell'Autorità di pubblica sicurezza o fare notificazioni all'Autorità, commette reato quando riporta false indicazioni relative all'identità delle persone alloggiate, cioè quando scrive o lascia scrivere false indicazioni.

Il reato in questione sussiste soltanto quando ci sia dolo da parte dell'albergatore, vale a dire quando volontariamente e consapevolmente riporti false indicazioni (o le lasci riportare dall'alloggiato). Mentre non sono punibili le distrazioni, gli errori di copiatura e così via.

L'albergatore non è neanche punibile per le registrazioni effettuate in buona fede riportando dati desunti da documenti falsificati ovvero trascrivendo le generalità declinate da persona che dichiari di essere sprovvista di documenti o che si attribuisca falso nome o falso stato civile (che dica, ad esempio di essere celibe mentre è coniugato). ''



Questa cosa sopra me la sono copiata e l'ho riportata cosi come l'ho trovata.

La responsabilità penale è del cliente che risponderà del delitto di falsificazione di documenti o di uso di documenti falsificati. Ma sara lunga perché al di la di tutte le paure - esiste si la possibilità che ci si trovi di fronte un polizzotto nell'eccesso dei suoi poteri pieno di voglia di trovare solo infrattori e complici, quindi che rendera l'albergatore complice al reato commesso per falso in dichiarazioni alle publiche autorità e uso di falso, nonché complici nei stessi reatti - ma in realtà finisce tutto li, perchè nello prossimo passo quando si arriva sul tavolo del giudice tutto cambia. Perchè e il giudice a far si che l'albergatore diventi testimone per tale reato e che l'attività di esso fatta costituisca la prova inconfiutabile che il cliente e quello che ha commesso il reato.
Se non mi credete, nella vita se vi succede una cosa simile - e meglio che tutto questa mia risposta ve lo salvate da qualche parte e lo date per conoscenza al vostro leggale.
Sono due punti di vista diversi. Il polizzotto ha come compito scovare, prevenire, seguire, sorvegliare o fermare le infrazioni. Questo e un compito che li viene assegnato secondo quanto grave o estesa sia sia l'infrazione sia i suoi effetti. E sempre diverso in ogni situazione. Ma lui anche se sembra che fa un abuso o un eccesso - non vi preoccupate: lui fa il suo dovere. E messo li per trovare infrazioni ed infrattori - e li fa a volte egreggiamente. Solo che lui e da un lato della legge. Trova, ferma, prepara e manda al giudice. Solo che ha una preparazione primaria nel campo della legislazione e si muove in conformità con la sua preparazione.
Da quell' altro lato della legge ci sono i giudici che annalizzano ciò che li arriva sul tavolo e secondo ciò che hanno davanti agli occhi - se e ben fatto rimane cosi, se non e ben fatto - deve e sicuramente cambia l'inquadramento.
Perchè tutto questo discorso? Perchè nessuno non se lo deve prendere con nessuno, ognuno fa il suo dovere e non deve ne caddere nelle paure, ne nelle paranoie ma ne di caddere nell' oddio. Ci serve calma e pensare. Tutto qui.
Anche se si arriva davanti a un giudice - non esiste al mondo un giudice che contesti il fatto che l'albergatore non ha comesso nessun reato. L'albergatore ha fatto solo che per legge e obbligato a fare, e quello che l'albergatore ha fatto va usato come prova del reato e l'albergatore stesso come testimone.
Non mi credete?
L'albergatore ha l'obligo di comunicare i dati che li sono messi davanti agli occhi - ma non ha competenze specifiche in merito. Non ha il diritto di verificare l'autenticità di un documento, non ha il diritto di verificare identità, non ha la preparazione specialistica per farlo. Ma neppure i ufficiali delle volanti sia della Polizia, sia dei Carabinieri sia della Finanza. Loro verificano e se hanno un dubbio rittengono il documento e la persona - ma sono obligati a compilare il verbale in cui riportare i fatti e li mandano ai reparti specializzati in antisofisticazione. Non si stabilisce per strada o in una Reception se un documento e fasullo o no. Sono dei laboratori dei Nuclei specializzati per questo tipo di reato.
Quindi non siamo tutti preparati per assoluttamente ogni cosa. Ma ci si può anche sbagliare, solo che con calma nei passi successivi si chiarisce tutto.
Comunque vi auguro che non vi succedda mai, perchè comunque sono rognie. Dovete essere sempre a disponibilità delle autorità e dovette perdere del tempo ogni volta che site chiamati. E per legge dovete farlo.
 

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