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Lavorare per 400 euro al mese

#1
Hey, ho appena sentito da un amico una storia che mi ha lasciato un po' interdetta: ha fatto un colloquio in un noto hotel, di quelli appartenenti alle grandi catene alberghiere internazionali, e ha ricevuto questa proposta: 400 euro al mese per pochi mesi, poi si vedrà.

ma è possibile farsi un mazzo tanto per così poco? cosa c'è dietro?

e come giustificano tante ore di lavoro con qualche spicciolo?

E sì che c'è crisi, ma qui si sta toccando il fondo. manco l'affitto ci pago, con 400 euro. ditemi voi: è possibile tutto questo?
 
#2
grande catena, dici? boh, mi pare strano... mi sembrano pochini anche per il più umile dei lavori. poi dipende da quante ore fa, ecc. ecc., ma questa cifra... la faranno figurare come stage? come fanno a farla figurare in busta paga? non stiamo parlando di una bottega a conduzione familiare. Se è il primo lavoro, consiglierei al tuo amico di provarci. sempre meglio che stare a spoasso. e poi comincia a fare esperienza. che fa curriculum. Se invece ha già esperienza, consiglierei di guardare altrove. credo si trovi di meglio
 
#3
non vorrei passare per razzista, ma certe cifre neanche ai filippini. Sarà anche una grande catena alberghiera, ma se sono davvero questi i mensili, direi che hanno imparato in fretta dalla peggior imprenditoria italiana. pensano solo a sfruttare la povera gente. e con la scusa della crisi abbassano sempre di più le paghe. tanto qualcuno che si accontenta lo trovano sempre
 
#4
Qui non si capisce più niente, magari te lo fanno passare come stage e ti fanno fare ben altro. Mancano i controlli e tutte queste nuove tipologie di contratto che si aggiungono alle vecchie non convincono: gira e rigira chi ci rimette è sempre chi lavora. certo, anche i datori di lavoro andrebbero aiutati: se per assumere pagano un botto di tasse è chiaro che poi cercano qualche scappatoia. E nell'Italia, patria dei furbi, una soluzione si trova sempre. Certo, se poi ci si mettono anche le grandi catene internazionali ad imitarci, stiamo proprio a cavallo!
 
#5
Non so voi, ma io non accetterei, a maggior ragione se si ha qualche anno di esperienza alle spalle. magari è meglio provare altrove, non credo che tutti riservino questo pessimo trattamento
 
#6
a proposito di esperienza sulle spalle: è il caso di ricordare che dopo un tot di anni non si può essere più considerati apprendisti. mi risulta che i contratti da appredista hanno una durata di due anni. dopodiché... qui casca l'asino, perché non ti assumono, anzi... c'è anche chi, approfittando della mancanza di controlli adeguati, come sottolinea giustamente cookiechocolate, ripropina l'apprendistato. diciamo che i datori di lavoro trovano sempre un cavillo - un po' per scelta, un po' per necessità - per aggirare le leggi e pagare meno contributi possibili. e l'anello debole della catena ne paga le conseguenze
 
#7
a proposito di grandi catene, va anche detto - lo so per certo - che certe società dopo lo stage ti assumono, se vali. conoscono persone che sono passate dallo stage al contratto in men che non si dica. forse non tutte le grandi catene ragionano allo stesso modo. per fortuna, aggiungerei
 
#8
campa cavallo... un mio parente, dopo aver conseguito la laurea (in altro settore) ha lavorato senza problemi all'estero e in realtà importanti. ma quando è tornato in italia, apriti cielo: il massimo che ha ottenuto un tirocinio con paga da fame (ebbene sì: meno di 400 euro!!!) ed ora va a chiamata, pagata con i voucher. spiccioli, in pratica. Il problema è il nostro Paese che, visto quanto scrivete, riesce a influenzare, a dare il suo "buon esempio" anche le multinazionali... andatevene, se potete!
 
#9
sarà che stasera mi sento un po' pessimista, ma direi che di questi tempi bisogna fare come con il maiale: non si butta via niente. 400 è meglio che zero, anche se... in effetti sono pochini
 
#11
Luigi sinisi, quello che dici può essere condivisibile. Ma c'è un però: non tutti possono (per una miriade di ragioni) allontanarsi da casa, non tutti possono cambiare aria e fare esperienze altrove
 
#12
vero, non tutti possono spostarsi. a volte non ci si può allontanare perchè la famiglia ha bisogno di te. ma in genere un giovane che non ha troppi vincoli (fidanzata a parte...) un'esperienza all'estero può pure provare a farla. o no? o la verità è che si ha paura?
 
#14
vanno però considerati anche altri aspetti. ad esempio se vitto e alloggio è gratis le cose cambiano in meglio. e poi se si è alla prima esperienza può comunque essere utile provare per un periodo di tempo
 
#15
effettivamente se si è alle prime armi ci si può accontentare. in primis si fa esperienza e poi si arricchisce il curriculum: se è una grande catena internazionale, state tranquilli che fa il suo bell'effetto sul cv. apre molte porte
 
#16
comunque tentare non nuoce, specie se non si hanno grandi alternative. c'è anche chi ha cominciato senza prendere soldi, ma poi è stato assunto. chissà, magari in questo caso dopo un po' ci scappa l'aumento. male che vada si può sempre andare via, specie se arriva un'opportunità di lavoro migliore
 
#17
noto pareri discordanti. e manca qualcosa in questo discorso: sfruttano solo le grandi catene? E negli alberghi più piccoli? Tutti bravi e contratti da favola? dubito. qualcuno può dirci qualcosa a riguardo?
 
#18
vi racconto l'esperienza di un mio amico: ha detto di aver lavorato per una grande catena alberghiera internazionale. Non prendeva uno stipendio faraonico, ma mi ha assicurato che grazie a quell'esperienza è riuscito a fare carriera e ad arrivare a un ottmio stipendio altrove. diciamo che quel nome sul curriculum gli ha spianato la strada. quindi in prospettiva futura può essere visto come un investimento. o no? voi che ne pensate?
 
#19
capita anche che la grande catena è consapevole del fatto che il suo nome fa curriculum e che dunque è ambito, ragion per cui ne approfitta e paga poco. tanto c'è sempre qualcuno disposto ad acconentarsi, soprattutto di questi tempi
 
#21
però potrebbe essere considerato come una sorta di investimento. mi spiego: magari ora prendi poco, ma poi grazie a un miglior curriculum si ottiene di più all'esperienza successiva.
 
#23
non credo che mettere il nome della grande catena internazionale sul curriculum dia tutto questo aiuto. credo invece che è solo un aiuto alla catena, nel senso che continua a pagare poco. resto del mio parere: per la mole di lavoro che c'è da sbrigare 400 euro sono pochi. io non accetterei. ma poi ognuno deve pernsare con la propria testa
 
#24
certamente è il caso di pensare con la testa proproia. e poi, a voler essere ottimisti, può anche accadere che chi vale, pian paino viene premioato e riesce a ritagliaris uno stipendio dignitoso. certo, di questi tempi è difficile, ma non impossibile
 
#25
<em>@sergio di vincenzo wrote:</em><blockquote>a proposito di esperienza sulle spalle: è il caso di ricordare che dopo un tot di anni non si può essere più considerati apprendisti. mi risulta che i contratti da appredista hanno una durata di due anni. dopodiché... qui casca l'asino, perché non ti assumono, anzi... c'è anche chi, approfittando della mancanza di controlli adeguati, come sottolinea giustamente cookiechocolate, ripropina l'apprendistato. diciamo che i datori di lavoro trovano sempre un cavillo - un po' per scelta, un po' per necessità - per aggirare le leggi e pagare meno contributi possibili. e l'anello debole della catena ne paga le conseguenze</blockquote>

SE non sbaglio l'esperienza di apprendistato va fino al 30 anno non compiuto per una durata se non erro di due anni poi il contratto in realtà si cambia in dipendente con le varie qualifiche, poi purtroppo e ripeto purtroppo conosco gente che in Italia erano sfruttati nel settore alberghiero trasferiti all'estero nel giro di un mese hanno fatto carriera con stipendi molto più adeguati che dell'Italia stessa, ho una mia amica che in italia era commessa pasticcera perché aveva trovato quello con il suo diploma trasferita a Londra facendo un corso di due mesi è diventata menager cuoca del ristorante vicino buckingham palace in breve tempo nel giro di due anni
 
#26
mi vien da dire che in attesa di tempi migliori, uno all'inizio si può accontentare, magari ci fa aggiungere vitto e alloggio... ma poi leggo quello che ha scritto micheles83 e mi vien da pensare: preparo la valigia? sembra che gli italiani siano apprezzatti solo all'estero
 
#27
grazie micheles83 per le tue precisazioni. mentre continua a far riflettere (e a rendermi inquieto) il fatto che solo all'estero si abbiano le possiiblità di essere trattati dignitosamente sul lavoro e di poter fare carriera. a prescindere dall'età, conta la bravura. ma in italia questo meccanismo si inceppa. eravamo emigranti ieri e stiamo tornando ad esserlo, un vero peccato: l'italia ha grosse potenzialità, ma non le sfrutta. il malessere del settore turistico non è nient'altro che lo specchio di un'italia incapace di programmare il suo futuro a tutti i livelli. da qualche decennio siamo guidati da ladroni e incapaci
 
#28
Concordo Sergio purtroppo la politica italiana deve cambiare non solo per il settore turistico ma per tutto, non è possibile che i migliori laureati o con ottime capacità SCAPPANO via perché qui non le danno la possibilità in nulla, poi altro punto devono finire le raccomandazioni non è possibile che in un posto di lavoro ci siano solo persone amiche di o parenti di ....<br />
<br />
Da anni (quasi 15) lavoro nel settore turistico e sono sempre rimasto allo stesso livello, oltre che con contratto occasionale, facevo di tutto dalla contabilità ad organizzare un tour,... ecc, <strong>ma poi arrivati alcune raccomandate</strong> finito tutto, rivoluzionato non in meglio ma in peggio, (a mio avviso nel nostro settore si guarda l'accoglienza far star bene l'ospite come accade in alcune citta italiane che ti fanno sentire a casa loro), non si guarda solo il capitale a fine mese che entra il nostro settore non è una azienda a mio avviso non bisogna guardare solo i soldi a fine mese ma il bene del turista ospite...<br />
Ho ricevuto un paio di proposte di lavoro sia in Spagna che in Messico le ho rifiutate, (direte che furbo poteva accettare visto così e a cosa offre l'Italia) ma non perché non volevo e non ero interessato (altre che per altri problemi) ma perché l'Italia è il mio paese... ma se penso ai fatti quotidiani a volte sono tentato di andarmene e dico peccato o perso una o più occasioni, vedere colleghi che all'estero sono diventati "personaggi" a volte mi mangio le unghie ma vabbè....<br />
<br />
In Messico offerta di lavoro ricevuto con vitto e alloggio gratis e con un ottimo stipendi mi davano la possibilità di gestire in autonomia un bar o sala di ristorante che qui ce ne vuole prima che succeda ma vabbè ..............
 
#30
Beh, micheles83, guardala da un'altra prospettiva: ci vuole coraggio anche a restare e a cercare di fare bene per l'Italia, il paese che amiamo pur con i suoi mille difetti e problemi. Il tuo ragionamento sul modello turistico che andrebbe proposto è condivisibile, ma come spesso accade prevalgono sempre la logica dle profitto e i raccomandati. Perciò ti cadono le braccia. Eccome se ti capisco. ora c'è questo nuovo governo che promette mari e monti (avrai sicuramente sentito parlare di restart turismo, td lab e menate varie), ma il problema è sempre lo stesso: sono solo promesse. di concreto si vede poco o nulla
 

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