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Del viaggiare, e del viaggiatore

#91
La Pasqua Gourmet dei ristoranti reggiani con consegna a domicilio

il ristorante Da Geremia in pieno Appennino Reggiano ha scelto un menù della tradizione da consegnare a Castelnovo ne’ Monti e zone limitrofe:​

ANTIPASTO

(culaccia, pancetta, salame, un tortino di cipolla di Tropea)

scelta tra due PRIMI PIATTI

tris di tortelli (verdi, cipolla di Tropea e radicchio rosso) oppure

cappelletti da cuocere con il brodo del ristorante

un SECONDO a scelta

tra arrosto di cinta senese, agnello e coniglio (tutti con patate al forno)

Dolci e bevande su richiesta



e chi non conosce la pietra di Bismantova nel comune di CASTELNOVO NE' MONTI?

bismantova.jpg
 
#94
Si torna a volare: quando potremo prendere di nuovo l’aereo
Le compagnie hanno riaperto le prenotazioni consentendo, a chi sta pensando alle vacanze, di scegliere la meta

30 aprile 2020

Le compagnie aeree, in realtà, non si sono mai fermate durante la pandemia di Coronavirus, ma i voli si sono ridotti di circa il 90%. Hanno continuato a operare sulle tratte business, portando, chi doveva viaggiare per lavoro, nelle principali destinazioni europee; trasportando materiale sanitario e riportando in patria chi si trovava all’estero per i motivi più disparati (studio, vacanza, lavoro).

Ora che si inizia a intravedere la luce in fondo al tunnel, molte compagnie hanno riaperto le prenotazioni consentendo a chi sta pensando alle vacanze di scegliere la destinazione.

Tra le destinazini più prenotate sembrano esserci le nostre isole maggiori, Sicilia e Sardegna, e i voli sono già pieni. Ma per l’estate c’è ancora posto. Entrambe le regioni hanno messo in campo iniziative per attirare turisti regalando soggiorni, prevedendo voucher riutilizzabili o garantendo la cancellazione del soggiorno pochi giorni prima dell’arrivo in caso di necessità.



Abbiamo fatto delle simulazioni con le principali compagnie in partenza dall’Italiai ed ecco cosa abbiamo scoperto.

Alitalia consente di prenotare un volo per una destinazione italiana a partire da maggio. A seconda della destinazione cambia la data: un Milano – Palermo già dall’1 maggio mentre un Milano – Cagliari solo a partire dal 21/05. Per le mete in Europa e nel resto del mondo, invece, come Barcellona o le Maldive, per esempio, bisogna attendere l’1 giugno prima di poter partire. I posti disponibili a bordo non saranno moltissimi perché la compagnia fa sedere un solo passeggero per fila.

easyJet accetta prenotazioni sia per l’Italia sia per l’Europa a partire dall’8 maggio. Nella nostra simulazione (sempre Milano – Palermo, Milano – Cagliari e Milano – Barcellona) abbiamo scoperto che fino a fine maggio i posti disponibili sono già esauriti. Ed è un buon segno perché significa che la gente non vede l’ora di ripartire.

Gli aerei di Ryanair (e delle compagnie del gruppo, Laudamotion, Buzz Air, Malta Air) – che sostiene di non voler volare con aerei mezzi vuoti e non mantenere le distanze tra i passeggeri a bordo – decolleranno di nuovo per le destinazioni italiane a partire dal 15 maggio (il volo Milano Malpensa – Cagliari non si potrà prenotare prima del 25 ottobre, così come i voli per le mete europee.

Naturalmente cambierà il modo di volare, dall’aeroporto alla cabina dell’aereo ci saranno nuove procedure e regole da rispettare. Le mascherine saranno obbligatorie sempre, sia a terra sia a bordo degli aerei. Negli scali saranno obbligatori i termoscanner e bisognerà rispettare una segnaletica di distanziamento in modo da stare lontani almeno un metro dagli altri passeggeri, al desk, al controllo passaporto, al controllo bagagli e ai gate d’imbarco.

Una volta a bordo, sarà occupata una poltrona su due e in certi casi anche una per fila. Durante il viaggio dovremo dire addio ai pasti e alle bevande fuori dagli orari prestabiliti, ma sarà consegnato solo un pasto preconfezionato su quelle tratte in cui è previsto. Non saranno più disponibili neppure auricolari, cuscini, coperte e kit di benvenuto: chi vorrà potrà portarseli da casa.

Infine, la pratica di rimborsare un cliente o di prevedere un voucher o di consentire di riprogrammare la partenza sarà valida ancora per lungo tempo. Almeno finché non si tornerà alla normalità.

siviaggia.it
 
#95
Si ricomincia a viaggiare...

Come viaggiatori di un tempo distopico
Immaginari. Chi in tuta, chi in bicicletta: tutti fuori a godere delle piccole cose. Prima uscita della famiglia intera. Ritrovarsi a camminare come zombie nelle vie della città eterna

Fabiana Sargentini
EDIZIONE DEL01.05.2020
PUBBLICATO1.5.2020, 0:20
AGGIORNATO30.4.2020, 18:40
Sabato. Esterno giorno. Camminata tra i vicoli verso un’edicola, verso una piazza, in chiacchiera con nonno e amichetto e madre dell’amichetto. La gente è in giro. C’è il sole, è una grande giornata, come si fa a stare a casa? Chi in tuta (ormai calzoncini di spugna sportivi), chi in bici, chi in monopattino, chi a piedi con presunte buste della spesa, chi con guinzaglio e cane annesso, chi a spingere il doppio passeggino: vitamina D ai pargoletti. Tutti fuori. Tutti all’aria, dopo la tortura della claustrofobia obbligata. Tutti a godere delle piccole cose. Anche noi facciamo parte dei tutti. Per la prima volta usciamo in tre, la famiglia intera. Mio figlio è felice di rivedere il nonno dopo più di un mese, il compagno di classe dal 3 marzo. Siamo bardati per bene, la mascherina non ce la toglie nessuno, i guanti qualcuno si e qualcuno no ma dai, siamo all’aperto, non tocchiamo nulla di virulento. Ci si sorride coi passanti, solidali in questa breve oasi di pace come se nulla fosse.
CI SI CONFRONTA, ci si racconta i momenti peggiori, le difficoltà di convivenza, la didattica a distanza, il distanziamento sociale, le mancanze che paghiamo di più in termini emotivi. Poi si fa l’ora di pranzo, tocca tornare tra le quattro mura, vabbè, però rifacciamolo. 4.038 passi.
Domenica. Esterno giorno. Ore undici. La mamma sta da sola, dopo mesi, perché la ragazza ha chiesto di uscire e non era proprio possibile dirle di no. La strada da casa mia a casa sua corrisponde a un chilometro e duecento metri dice googlemaps. Nel primo tratto incontro qualcuno, sul ponte tre quattro persone mascherinate. Sul lungotevere nessuno.
Mia madre nega di essere preoccupata ma i fatti dimostrano il contrario perché, dopo poco che sono arrivata, sta male. Dopo un paio d’ore riesco ad andare via che si è tutto risolto con un appuntamento dal cardiologo il primo giorno della fase 2. Torno a casa piangendo. Che palle, sta quarantena che mi ha veramente tramortito le risorse. 3.538 passi.
Lunedì. Esterno giorno. Mezzogiorno. Fare la fila pure dal tabaccaio. Ahimè, ho dimenticato le cuffie. Lo dico al signore che aspetta prima di me, in una smania di condivisione da socialità azzerata. Vado al supermercato biologico dietro casa. Passo davanti alla piccola vetrina dell’antiquario amico con cui ci si fermava a ridere e scherzare ogni volta: gli scrivo un messaggio: «mi manchi». Subito risponde: «anche tu». La seconda fila che mi aspetta è assai dinoccolata lungo la strada. Una telefonata mi accompagna al mio turno. Entro, compro con mascherina e guanti, vado alla cassa in fretta perché mi sto sentendo strana, evanescente, sudo sulla fronte e intorno alla bocca ricoperta dal tessuto. Provo a chiamare mio marito ma non risponde. Chiamo mio figlio che mi risponde sottovoce: «mamma, sto facendo lezione» e mette giù. Finalmente al fisso becco il marito e gli chiedo di venirmi incontro. A cento metri dal negozio mi siedo su una panca di un ristorante chiuso. Bevo qualche sorso di thè freddo comprato apposta. Arriva il salvatore.
L’astenia è un verme che si è insinuato in me. Voglio uscire ma non lo sostengo. Bisognerà riabituarsi a camminare, a coordinare i movimenti di corpo e anima. Ho la voce roca, il fiato rotto, le ossa stanche. Mi paio anziana, mi sento anziana. 1.857 passi.
Martedì. Esterno giorno. Esco per non uccidere nessuno a casa. Cammino a caso, i nervi mi portano in giro, mi prendono in giro, faccio il giro del quartiere, faccio il giro della fontana come in un cortometraggio di mille anni fa in cui poi, alla fine, dentro la fontana ci caddi vestita nel mese di febbraio. È aprile e stiamo male tutti, alla sesta o settima settimana di reclusione. Come si fa a stare bene obbligati a non uscire, a non abbracciare, a non partire, a non amare. Come si fa.
LA GENTE IN GIRO cammina con la mascherina, come ci è stato detto: la mamma e la figlia, anziane ambedue, vanno per la strada tenendosi per mano; il figlio del pollarolo davanti al negozio battibecca con la moglie (senza mascherina); le signore in fila al bancomat parlottano come se si conoscessero. Potrei credere di stare vivendo un giorno normale, un giorno qualunque ma non è così. Siamo bardati come guerriglieri destinati al fallimento. Siamo patetici viaggiatori di un tempo distopico che è arrivato a bomba e ci ha schiaffeggiati con violenza.
Ci ritroviamo a camminare come zombie nelle vie della città il cui impero ha governato per secoli sul mondo intero. Siamo zombie perché ci consideriamo già estinti, oggi, domani, tra un mese se siamo fortunati. 2.118 passi.
Mercoledì. Esterno giorno. Si va da mamma e ci si procura prescrizioni mediche. Sono sempre meno propensa a uscire ora che, piano piano, nella fase 2, sarà più possibile. Mi affatico inutilmente. Mi mancano gli amici. Faccio la solita strada con le cuffie. Nel rettilineo del supermercato vedo venirmi incontro mia cugina: è una cugina di terzo o quarto grado, tipo che le nonne erano sorelle, la madre porta il cognome di mia nonna, io e lei ci siamo conosciute al liceo (com’è successo con altri tre cugini così lontani di parentela ma abitanti nella stessa città e tutti più o meno coetanei). Lei è bella, ha due belle figlie, un buon marito (intelligente e di successo), ha aperto un negozio di vestiti qui dietro, in una via parallela, qualche mese fa… È bionda, magra, alta, elegante. La chiamo per nome e lei si gira. Nella testa risuonano le notte psichedeliche di Shine on you crazy diamond dei Pink Floyd ed è bellissimo vedere – senz’audio – questa estranea che mi fa cenno di non essere colei che intendo: devo crederci, perché non dovrei. Al bancomat vedo uscire il papà del bambino a cui feci la baby sitter quando io avevo 18 anni e lui 8 (ora siamo amici) e, nel dubbio fresca dell’esperienza con la sosia della cugina, non lo saluto col rischio di sembrare maleducata. 4.102 passi.
Giovedì. Esterno giorno. Torno al supermercato (quello normale, non biologico). Fila relativa. Ormai detesto portare la mascherina, mi opprime, pensare che sarà il mio kit di socialità chissà fino a quando mi butterei nel fiume (che poi, un bagnetto mica male). Il supermercato sotto casa è davvero una fregatura: uno stretto cunicolo in cui hanno piazzato due grossi separé per dividere frutta da surgelati, pasta da casalinghi. Limoni, kiwi, burro per il marito che lo mette sul pane a colazione, spinaci: voglio fare la spanakopita greca, quei fagottini di pasta fillo con dentro spinaci e feta.
ALLA CASSA chiacchiero col commesso che non ho mai visto. Dice che non è nuovo ma che si alterna tra questa filiale e una nuova. Gli chiedo come faccia a sopportare la mascherina tutto il giorno. Confessa di detestarla e mi racconta che ha assistito a parecchi attacchi di panico dovuti alla sensazione di soffocamento che causa l’essere imbavagliati naso e bocca: sequestrati da una malattia che vola negli aliti delle persone. Mi sento così affine, empatica nei suoi confronti che mi sporgo oltre il bancone, gli tolgo la mascherina dopo aver, con gesto sensuale, spostato la mia sotto il mento, gli prendo il viso tra le mani guantate di lattice e lo bacio in bocca sotto gli occhi increduli dei restanti in fila. Tiè, beccati questo, coronavirus! Io bacio, io limono, io uso lingua saliva e labbra per trasferire sentimento a un’altra persona e me ne sbatto se nel frattempo l’ho contagiato: moriremo insieme, ma soddisfatti. Il ragazzo mi sveglia dalla mia fantasia ridandomi carta e scontrino. Lo fisso negli occhi e lo ringrazio. È stato bello lo stesso. 1.554 passi.

https://ilmanifesto.it/come-viaggiatori-di-un-tempo-distopico/
 
#97
Salpano di nuovo le navi da crociera: ecco quando
Sono aperte le prenotazioni per le prime navi da crociera che salperanno dopo lo stop forzato a causa della pandemia di Coronavirus

13 maggio 2020

Sono aperte le prenotazioni per le prime navi da crociera che salperanno dopo lo stop forzato a causa della pandemia di Coronavirus. Le prime crociere partiranno già a ottobre, la maggior parte delle compagnie crocieristiche, però, sarà completamente operativa a partire dal 2021. Ci saranno tante novità, nuove rotte, nuove destinazioni e naturalmente nuove norme igieniche a bordo.

Le piccole navi da crociera di Australis, Stella e Ventus, sospese dallo scorso 15 marzo, riprendono a viaggiare da ottobre 2020. Questa compagnia è specializzata nella navigazione tra i canali più australi della Patagonia e porta migliaia di crocieristi appassionati di natura da un quarto di secolo. Gli itinerari sono spettacolari: si attraversa la Terra del Fuoco, lo Stretto d Magellano, il Canale Beagle e Capo Horn.

Le navi sono già piuttosto piccole – per riuscire ad attraversare gli stretti – e hanno una capienza di poco più di 200 passeggeri, pertanto gestire il numero di ospiti con le nuove regole sanitare sarà più semplice: a tutti sarà fornito un kit contenente mascherine, gel e guanti; si faranno turni per il check-in, per le presentazioni a bordo e per accedere al ristorante. Il buffet sarà assistito. A bordo sarà sempre presente un medico, ma verrà fatto il controllo temperatura giornaliero e si sta pensando di adottare ulteriori misure di precauzione, tra cui il certificato medico per ogni passeggero, nel caso la situazione non dovesse essersi risolta entro ottobre.
Questa è decisamente una crociera di nicchia, per veri intenditori, ma per chi ha la passione per questo tipo di vacanza o per chi desidera davvero fare un’esperienza indimenticabile, qui arriverete alla fine del mondo.
La Norwegian Cruise Line ha aperto le prenotaziooni per le partenze delle proprie navi a partire dal 2021 (si può prenotare fino al 2023) con itinerari verso 20 nuove mete. Le crociere erano state interrotte il 13 marzo. La prima nave a salpare sarà la Norwegian Star alla volta dell’Antartide. Partirà da Buenos Aires, in Argentina, per un viaggio straordinario di 14 giorni, facendo tappa in cinque porti argentini, poi in Cile, Uruguay e alle Isole Falkland, navigando verso Deception Island, l’Isola dell’inganno che ha la forma di un anello, e nelle aree protette di Elephant Island e Cape Lookout.
A novembre 2021 la Norwegian Sun farà il suo debutto in Asia e sarà la prima della flotta a visitare Nagoya, Beppu e Himeji, in Giappone, Manila e Coron, nelle Filippine, Kota Kinabalu e Malacca, in Malesia e Muara, Brunei e Kampot, in Cambogia
Tra dicembre 2021 e gennaio 2022 la Norwegian Jade approderà per la prima volta a Cape Town, in Sudafrica. Gli itinerari in Africa comprendono tappe a Luderitz e Walvis Bay, in Namibia, a Durban, facendo scali notturni a Cape Town e Richard’s Bay.
Nel 2022, invece, la Star salperà verso il Sud America e sarà la prima nave della compagnia a fare tappa a Fortaleza e Salvador de Bahia, in Brasile, in un itinerario di 15 giorni con partenza da Rio de Janeiro. In estate la nave si sposterà nel Nord Europa e navigherà verso la Groenlandia, facendo scalo a Nuuk, Qaqortoq e Nanortalik partendo da Reykjavik, in Islanda.

Se tutto andrà bene, le navi di MSC riprenderanno a navigare a partire dall’11 luglio 2020. Chiarissime le regole a bordo delle sue navi, applicate già dal primo diffondersi del Covid-19, a partire dal fatto che i passeggeri con una temperatura corporea superiore ai 38°C non sono neppure ammessi a bordo.

Si possono prenotare crociere a partire dall’estate, quindi, e anche quelle che salperanno nel 2021, quando sarà pronta anche la nuova ammiraglia Seashore, una delle navi più “green” del mondo, che impiegherà tecnolgoie create ad hoc per salvaguardare l’ambiente e sarà una delle più lussuose mai costruite in Italia.

La prima partenza delle navi di Costa Crociere è prevista per il 2 luglio 2020, con la possibilità di cambiare la prenotazione fino a 48 ore prima della partenza, scegliendo una nuova crociera che parte entro i 12 mesi successivi. A salpare per prima sarà la nave Fortuna e farà rotta dal porto di Amsterdam verso il Nord Europa e i fiordi norvegesi.

siviaggia.it
 
#98
L’Italia riapre le frontiere: dal 3 giugno si può viaggiare in Europa
Nuova svolta per il turismo: tra poche settimane si potrà tornare a viaggiare verso l'Europa
Basta volare con la fantasia: è tempo, ora, di ricominciare a viaggiare davvero. L’Italia allenta le misure restrittive per attraversare i confini nazionali, cercando così di dare nuovo slancio al turismo del nostro Paese. Vediamo nel dettaglio le ultime novità, per capire quando #torneremoaviaggiare.

A partire dal 3 giugno 2020, l’Italia riapre le sue frontiere ai Paesi dell’area Schengen, inclusi la Svizzera e Monaco. Sarà dunque possibile, per i visitatori stranieri, entrare nel nostro territorio senza doversi sottoporre ai 14 giorni di quarantena attualmente previsti. L’iniziativa, volta a far ripartire il turismo, permetterà dunque ai viaggiatori di tornare a scoprire le meraviglie dell’Italia, senza tuttavia rinunciare alle principali misure di sicurezza. Come abbiamo visto, sta infatti per cambiare il nostro modo di viaggiare.

Mentre i principali aeroporti italiani tornano ad aprire i loro terminal, studiando contemporaneamente un protocollo idoneo a garantire ai passeggeri di volare senza rischi, le compagnie aeree avranno delle precise misure di sicurezza da rispettare: secondo quanto annunciato dall’UE, a bordo non sarà necessario lasciare posti vuoti tra i passeggeri, ma si dovrà utilizzare la mascherina e ogni altro dispositivo di protezione che verrà giudicato idoneo. Per quanto riguarda gli altri mezzi di trasporto pubblici, invece, si dovrà ridurre il numero di viaggiatori a bordo per garantire il distanziamento sociale.

Torniamo invece alle frontiere aperte: ciò significa che, dal 3 giugno, i turisti stranieri potranno venire in Italia e che gli italiani potranno spostarsi liberamente al di fuori dei confini del Belpaese. Ma quali sono gli Stati verso cui potremo fare rotta? In Europa, sono ancora molti i Paesi che hanno chiuso le frontiere o che chiedono il rispetto dei 14 giorni di quarantena per i viaggiatori – provvedimento che rende praticamente impossibile la ripresa del turismo.

Al momento, la Slovenia è il primo Paese ad aver riaperto i suoi confini: nessun isolamento per i turisti in arrivo, ma rimangono in vigore altre importanti misure di sicurezza come il distanziamento sociale. Anche la Svizzera permetterà ai viaggiatori italiani di varcare la frontiera, mentre gli altri Paesi sono ancora cauti sul tema della riapertura. La Germania, ad esempio, ha annunciato il via libera ai turisti provenienti dall’UE a partire dal 15 giugno, ma per il momento sono esclusi i viaggiatori che arrivano da Italia e Spagna. Anche la Grecia sta allentando le misure di sicurezza, così come la Francia e la Gran Bretagna.

Le novità sulla riapertura delle frontiere dei Paesi europei sono in continuo divenire, quindi dovremo aspettare ancora qualche giorno per fare il punto della situazione con maggiore chiarezza. Permane invece lo stop agli spostamenti verso il resto del mondo, almeno sino al 15 giugno.

siviaggia.it
 
#99
Montagna, dall'Italia alla Svizzera in funivia: ecco la traversata record a 3800 metri di quota
Sarà pronta per la stagione sciistica 2021/2022 e collegherà Breuil-Cervinia in Italia e Zermatt in Svizzera quella che diventerà, con i suoi 3800 metri, l'attraversamento più alto delle Alpi con una funivia. Terminato il lockdown dovuto all'emergenza sanitaria per il Covid-19, Zermatt Bergbahnen ha ripreso i lavori per la realizzazione del 'Matterhorn glacier ride II', opera che rientra nel progetto Alpine X grazie alla quale per la prima volta si potrà effettuare un attraversamento alpino via funivia in qualsiasi periodo dell'anno. La funivia trifune sarà realizzata dall'altoatesina Leitner ropeways e costerà 35 milioni di franchi svizzeri. "Ancora una volta il nostro gruppo, con spirito pioneristico e adottando le più evolute tecnologie, collabora alla realizzazione di un'opera visionaria che ha nuovamente dimostrato il coraggio e la forza innovativa di Zermatt Bergbahnen", rivela Anton Seeber, presidente di Leitner ropeways. Interamente concepite da Pininfarina, le cabine offrono ai viaggiatori sedili in pelle riscaldati e finestroni panoramici. I cristalli Swarovski e il pavimento in vetro permetteranno la vista sul ghiacciaio, rendendo la traversata un viaggio davvero indimenticabile

video Ufficio stampa

https://video.repubblica.it/dossier...1811?ref=RHPPTP-BS-I253430426-C12-P11-S2.3-T1
 
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Da Firenze a Roma. In un mese. Il cammino nel cuore dell'Italia sulle orme di Francesco
Quattrocentocinquanta chilometri attraverso un paesaggio meraviglioso e costellato dei luoghi di preghiera creati dal santo di Assisi: dai Camaldoli alla Valle del Reatino. Fabrizio Ardito lo ha fatto di recente e lo racconta nel suo ultimo libro. Che nella stagione della riscoperta del turismo lento sembra particolarmente attuale

di ANGELO MELONE

https://www.repubblica.it/viaggi/20...58381/?ref=RHPPBT-VV-I255524735-C6-P9-S1.6-T1
 
Ryanair, voli in offerta per viaggiare in Italia quest’estate
Si può viaggiare dall'1 luglio al 31 agosto 2020. L'offerta scade alla mezzanotte del 12 giugno.

11 Giugno 2020

Ryanair ha lanciato un’offerta per volare in Italia a partire da 9,99 euro a tratta. Si può viaggiare dall’1 luglio al 31 agosto 2020. L’offerta scade alla mezzanotte del 12 giugno.

Tante le tratte che ormai sono ripartite e che stanno ripartendo dagli scali italiani operate dalla compagnia aerea low cost. A partire dal 23 giugno, per esempio, riprendono i collegamenti dall’aeroporto di Napoli con 29 rotte, la cui frequenza sarà incrementata a partire dall’1 luglio, come parte integrante dell’operativo per l’estate 2020.

Un’ottima occasione per visitare la poliedrica Napoli, con i suoi colori, le voci e gli scorci unici che la rendono famosa in tutto il mondo, ma anche la natura della Costiera e del Vesuvio, un viaggio tra passato e presente tra i segreti dell’antica Pompei e la maestosità della Reggia di Caserta, alla scoperta delle prelibatezze enogastronomiche locali e della genuina ospitalità degli abitanti.

Inoltre, la compagnia ha annunciato qualche giorno fa che rimuoverà il supplemento sul cambio volo per tutti i clienti che prenoteranno un viaggio nei mesi di luglio e agosto, permettendo loro di pianificare le vacanze estive in tutta tranquillità nel caso i loro programmi dovessero cambiare.

Ci sono parecchi voli anche per la Sicilia, con Palermo, Catania e Trapani. Quest’anno l’isola sarà una delle mete più richieste per le vacanze. Del resto, non ha nulla da invidiare alle mete esotiche straniere perché qui c’è davvero tutto: storia, cultura, gastronomia e un mare da favola. Ci sono anche delle spiagge isolate e poco conosciute dove non trovare ressa, in un anno particolare come il 2020 in cui il distanziamento sociale è d’obbligo. Vene ne sveliamo una: la spiaggia Isola delle Correnti, nell’estremo meridionale della costa Sud della Sicilia ed è anche lo spartiacque tra il Mar Ionio e il Mar Mediterraneo.

E poi ci sono voli in offerta per la Sardegna, ora che la Regione ha deciso che tutti i turisti saranno i benvenuti senza test né quarantena, solo l’obbligo di registrazione sul portale Sardegna sicura che terrà traccia dei loro movimenti, pur tutelando la loro privacy. Da Cagliari – dove arriva Ryanair – parte la costa di Teulada, una delle più spettacolari dell’isola, con spiagge di dune di sabbia fine come borotalco e un mare dalle sfumature caraibiche.

siviaggia.it
 
Aerei, da lunedì viaggeranno pieni: cosa cambia. Le linee guida
La mascherina va cambiata ogni quattro ore e non si sale a bordo con una temperatura oltre i 37,5 gradi
Gli aerei, a partire da lunedì 15 giugno, potranno volare pieni. Il distanziamento sociale a bordo, secondo quanto riporta il Corriere della Sera, è stato rimosso dal governo in uno degli allegati tecnici del Dpcm pubblicato in Gazzetta ufficiale. Le compagnie, soprattutto quelle low cost, potranno così tirare un sospiro di sollievo.

Alla decisione si è arrivati seguento le linee guida suggerite dall’Agenzia europea per la sicurezza aerea (Easa). Unici obblighi a bordo, la mascherina e non superare una temperatura corporea di 37,5 gradi.

Nel documento, si legge che nel “settore aereo” resta “l’obbligo di distanziamento interpersonale di un metro a bordo degli aeromobili, all’interno dei terminal e di tutte le altre facility aeroportuali” ovvero i bus per trasporto passeggeri.

Viaggi in aereo, i requisiti per i filtri dell’aria
La novità, secondo quanto si legge nel documento, è questa: “È consentito derogare al distanziamento interpersonale di un metro, a bordo degli aeromobili, nel caso in cui l’aria a bordo sia rinnovata ogni tre minuti, i flussi siano verticali e siano adottati i filtri Epe, in quanto tali precauzioni consentono una elevatissima purificazione dell’aria”.

La differenza, quindi, sta nei filtri per il ricambio dell’aria. Tuttavia, alcuni esperti consultati dal Corriere della Sera hanno spiegato che si tratta di una condizione già soddisfatta dalla maggioranza dei velivoli che operano in Italia: gli Embraer, gli Airbus e i Boeing.

Viaggi in aereo, la mascherina si cambia ogni quattro ore
Un altro requisito specifico che può far derogare il distanziamento è il “caso in cui siano adottati specifici protocolli di sicurezza sanitaria” tra cui “la misurazione della temperatura prima dell’accesso all’aeromobile” e “garantire la durata massima di utilizzo della mascherina chirurgica non superiore alle quattro ore”.

Quindi, tra le novità introdotte per i viaggi in aereo, c’è il cambio della mascherina ogni quattro ore per i passeggeri degli aerei. Infine, è previsto che “siano disciplinate individualmente le salite e le discese dall’aeromobile e la collocazione al posto assegnato al fine di evitare contatti stretti tra i passeggeri nella fase di movimentazione”.

VIRGILIO NOTIZIE
 
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Croazia: sì ai turisti italiani, ma a un patto
Si torna in Croazia, anche per le vacanze. La conferma arriva dal Paese
Crocevia di storie, culture e tradizioni, la Croazia è senz’altro una delle mete più affascinanti d’Europa, merito soprattutto delle incantevoli spiagge, che si alternano all’incontaminata natura che caratterizza il Paese.

Questo meraviglioso territorio è diventato, con gli anni, destinazione turistica preferita degli amanti del mare e della natura, merito delle sue spiagge che rientrano sicuramente tra le più belle, romantiche e economiche, in Europa. Ma ci sono tante altre attrazioni da ammirare, conoscere, esplorare, come l’architettura e i monumenti del piccolo Stato sorto dalle ceneri della Jugoslavia.

Grazie alla sua posizione strategica, la Croazia è stata la culla di svariate culture e tradizioni, sono tantissimi i popoli che hanno influenzato il territorio sotto tutti gli aspetti, da quello storico culturale a quello gastronomico. Queste commistioni secolari, rendono il Paese prezioso e interessante sotto ogni punto di vista.

Non stupisce, quindi, che siano in molti ad auspicare una vacanza in Croazia, proprio questa estate, in vista della riapertura dei confini. Zagabria, attualmente ha consentito l’accesso, senza limitazioni, a 10 nazioni dell’Unione Europea, mentre i cittadini del nostro Paese, sono ammessi solo per motivi di lavoro e comprovate ragioni economiche.

Tuttavia però, a gran sorpresa, proprio tra queste motivazioni c’è la vacanza, ecco che quindi che la Croazia apre le sue porte ai turisti italiani, a patto che questi mostrino una prenotazione alberghiera. Per accelerare la procedura d’ingresso nel Paese, il ministro degli Esteri croato consiglia di compilare, prima della partenza, un modulo messo a disposizione sul sito del Ministero degli Interni croato.

Se è vero però, che per entrare in Croazia, sarà sufficiente esibire alla dogana una prova di prenotazione in una struttura ricettiva sul territorio, è altrettanto vero che l’ingresso al Paese non è dei più semplici, visto che, gli Stati confinanti, al momento, non ammettono gli italiani nei loro territori.

Attualmente infatti, i collegamenti aerei e via mare sono ancora fermi e lo saranno almeno fino a metà giugno. L’unico modo che resta, per raggiungere il Paese è quello in auto ma, da parte della Slovenia, c’è chiusura totale per gli italiani, anche se si sta valutando di creare dei percorsi diretti, che consentano il traffico senza sosta, per i viaggiatori in arrivo in Croazia.

A oggi, gli unici italiani, autorizzati a varcare i confini, sono i residenti del Friuli Venezia Giulia.

siviaggia.it
 
Il Portogallo è il Paese più sicuro dove andare quest’estate
La migliore destinazione turistica del 2020 è anche la più sicura d'Europa dove andare in vacanza
Ha ricevuto, come primo Paese in Europa, il marchio “Safe Travels” dal World Travel & Tourism Council (WTTC). Questo importantissimo riconoscimento serve a individuare quelle destinazioni che rispettano i protocolli di salute e igiene, in linea con quelli indicati dall’autorità mondiale che rappresenta i principali attori nel settore del turismo. E il Portogallo ha ottenuto l’approvazione.

Ma non solo: anche gli alberghi e le strutture ricettive portoghesi che assicurano il rispetto dei requisiti di igiene e pulizia avranno il marchio “Clean & Safe”.

Per questo motivo il Portogallo sarà la meta più sicura dove trascorrere una vacanza all’estero quest’estate. Premesso che anche la popolazione rispetti, difatto, le restrizioni imposte dal proprio governo, naturalmente.

La stagione balneare, lungo gli 850 chilometri di costa atlantica, qui è iniziata lo scorso 6 giugno e la speranza è che, con questi nuovi riconoscimenti, eguagli i risultati del 2019 quando, con 27 milioni di turisti, aveva raggiunto i massimi storici. Tanto da essere stata eletta Migliore destinazione turistica del mondo per il terzo anno consecutivo nei World Travel Awards, la Capitale Lisbona ricevuto il riconoscimento come Miglior City Break in Europa del 2019 e “green capital” del 2020 e Madeira la Migliore destinazione insulare europea del 2019.

Il Portogallo non è solo città (Lisbona e Porto) e mare dell’Algarve: c’è un bellissimo entroterra, come quello attraversato dalla Via Algarviana che porta alla scoperta di antichi borghi e di una natura selvaggia.

Ci sono anche diverse località termali, come le Caldas de Monchique nell’entroterra dell’Algarve, le Caldas da Felgueira nella regione centrale e Pedras Salgadas nella regione del Nord. Anche in Portogallo ognuno può trovare il suo piccolo paradiso di benessere.

E poi c’è il Portogallo degli arcipelaghi che meritano di essere visitati: le Azzorre e Madeira. Entrambi si trovano in mezzo all’Oceano Atlantico e sembra che Madre Natura abbia trovato qui la sua massima espressione. L’arcipelago delle Azzorre è formato da nove isole con 121 siti geologici, oltre a grotte, caverne, laghi craterici, ma anche fumarole e sorgenti termali. L’arcipelago di Madeira, invece, è formato da due isole: Madera e Porto Santo. L’azzurro del mare si alterna al verde della vegetazione, per offrire una full immersion nella natura.

I voli dall’Italia verso il Portogallo sono già stati ripristinati. A Lisbona vola la TAP in partenza da Milano Malpensa e da Roma Fiumicino; a Porto vola Ryanair collegando la città con Bergamo Orio al Serio, Malpensa, Roma, Bologna, Cagliari; nell’Algarve arriva Ryanair con voli per Faro in partenza da Bergamo, easyJet partendo da Malpensa e Volotea da Verona.

siviaggia.it
 
Bonus Vacanze da 500 euro ecco come ottenerlo
Il nostro Paese prova a ripartire anche con il turismo: ecco alcune cose da sapere sul bonus vacanze.

L’Italia prova a ripartire e, tra i tanti settori su cui si tenta di investire, è incluso anche il nostro preferito: il turismo. Viaggiare in Italia sarà una valida alternativa ai programmi di vacanze all’estero: è indubbiamente un modo per evitare viaggi troppo lunghi, schivare eterni voli aerei (con tanto di file e controlli) e, allo stesso tempo, aiutare il turismo nostrano.

Del resto, il turismo vale una fetta considerevole di PIL: l’Italia ha il primato (condiviso con la Cina) di numero di siti UNESCO (ben 55); oltre a questi, da non dimenticare l’immenso patrimonio culturale che attira ogni anno centinaia di migliaia di turisti.

Quest’estate, vista la situazione attuale, ci si aspetta un numero di turisti stranieri minore rispetto agli anni passati. Proprio per questo motivo l’Italia quest’anno è una meta eccellente per gli italiani stessi. A questo fine il governo ha deciso di donare un bonus fino a 500 € a ogni famiglia italiana che deciderà di trascorrere un periodo di vacanze in Italia.

I requisiti per richiedere il bonus
L’accesso al bonus è possibile solamente se l’ISEE non è superiore ai 40.000 €.; inoltre, solo un componente del nucleo familiare ha diritto al bonus, che sarà fino a 500 € per nuclei familiari composti da tre o più persone. Per le famiglie composte da due persone, si potrà ottenere un bonus fino a 300 €; la cifra si riduce ulteriormente per i nuclei con un solo componente: per loro il bonus è di 150 €.

Le date di validità
Il bonus, per il quale è già possibile fare richiesta, vale per tutta l’estate 2020 ed è esteso fino alla fine dell’anno. In particolare sarà spendibile dal 1° luglio al 31 dicembre di quest’anno.

Come fare domanda
L’ottenimento del bonus è possibile tramite alcuni passaggi:

  • Il calcolo dell’ISEE più aggiornato, al fine di provare che il reddito familiare non sia superiore ai 40.000 €
  • Download dell’app oppure accesso al portale dedicato (ancora da confermare); ad oggi il Ministero dei Beni Culturali non ha ancora rilasciato l’applicazione, ma ha garantito che sarà disponibile prima del 1° luglio, giorno d’inizio della validità del bonus
  • Acquisizione dell’identità digitale, ossia uno Spid, che risulta utile anche per altri servizi online oltre al bonus vacanze; per ottenerlo, bisogna rivolgersi alle compagnie specializzate e autorizzate a fornire un’identità digitale; tra queste Aruba, Tim, Poste Italiane.
Una volta completati questi passaggi, si otterrà un codice (probabilmente un QR code), spendibile presso le strutture che aderiscono all’iniziativa.

Come spendere il bonus
La spendibilità del bonus è limitata da alcune regole. Anzitutto, esso va speso in un’unica soluzione, ossia in un’unica struttura ricettiva, che sia un albergo, un b&b, un agriturismo e simili. Sarà utilizzabile all’80% come sconto, mentre il restante 20% sarà detraibile dalle tasse; la detrazione è ottenibile solamente se il pagamento è documentato da una fattura in formato elettronico o comunque da un documento che riporti il codice fiscale del soggetto che usufruisce del bonus.

L’ostacolo più scomodo è il fatto che il bonus è spendibile su piattaforme telematiche solo se queste sono agenzie di viaggio o tour operator. Da questo computo vengono quindi esclusi i siti più cliccati per i viaggi, come Booking o Airbnb.

Strutture aderenti all’iniziativa

Sebbene il 1° luglio si avvicini, forse è presto per parlare di strutture che già hanno dato disponibilità ad aderire al bonus vacanze. Tuttavia, in alcune zone questa iniziativa ha già riscosso buon successo: in Riviera Romagnola già 400 hotel hanno dato la loro disponibilità; la lista di questi alberghi è consultabile sul sito dedicato.

Testo di Stefano Ghetti|Riproduzione riservata ©Latitudeslife.com
 
Alitalia, se chiami e nessuno ti risponde paghi lo stesso: viaggiatori furiosi
Alitalia non risponde al telefono ma addebita lo stesso la chiamata ai propri clienti

20 Giugno 2020

Quante volte ci sarà successo di rivolgerci al servizio clienti senza ricevere alcuna risposta? Linee intasate e centralini occupati, però, non ci scoraggiano. Siamo in cerca di risposte e siamo disposti ad aspettare pur di averle, anche se questo si traduce in lunghi minuti di attesa scanditi da musichette che, spesso, non fanno che peggiorare la situazione. Ovviamente, nella maggior parte dei casi, proviamo e riproviamo perché farlo non ci costa niente, se non una perdita di tempo. Ma come vi sentireste se, oltre al disturbo di non essere riusciti a risolvere il problema, vi verrebbe accreditato un importo per una chiamata senza risposta? Questo è successo ai viaggiatori Alitalia, che si sono ritrovati a pagare un importo per una telefonata che non c’è mai stata.

Alitalia, tra disagi e voli cancellati l’ultima beffa ai viaggiatori: se chiami e nessuno ti risponde paghi lo stesso
Ripartire dopo il lockdown non è stato facile per tutti. Aeroporti e compagnie aeree sono stati tra i più colpiti dall’emergenza Coronavirus, tant’è che ancora oggi per questi risulta difficile gestire senza intoppi il “ritorno alla normalità”. A pagarne le conseguenze però, oltre ai lavoratori che rischiano di perdere il posto, sono anche i viaggiatori, costretti a dimenarsi tra voli cancellati all’ultimo minuto e prezzi dei biglietti sempre più alti.

L’ultima denuncia a tal proposito arriva da un giornalista de Il Fatto Quotidiano, che ha segnalato come il servizio clienti di Alitalia sia ad oggi in difficoltà nel rispondere prontamente alle richieste dei clienti. Ma la cosa più grave, come riportato, è che molti viaggiatori che hanno scelto la compagnia si sono visti accreditare in questi giorni cifre per servizi non resi.

In pratica, tutti coloro i quali stanno chiamando il centralino Alitalia non solo non stanno ricevendo risposte (per via delle linee intasate e gli operatori non disponibili), ma hanno addirittura pagato una chiamata fatta al servizio clienti che – di fatto – non c’è stata.

Costi e servizi che mancano
Il costo della chiamata ai centralini Alitalia è pari a 0,64 cent di euro al minuto (senza scatto alla risposta). Gli importi vengono accreditati al cliente fin da subito e non al momento della connessione con l’operatore, cioè quando qualcuno effettivamente risponde alla chiamata. Per intenderci, si inizia a pagare già quando la voce registrata aggiorna l’interlocutore sui tempi di attesa.

Qualcuno dirà, c’è la possibilità di contattare la compagnia con altri mezzi? Al contrario dei servizi garantiti da altre compagnie (anche low cost),Alitalia non si è ancora attivata per sviluppare e rendere celere ed efficiente il servizio di posta elettronica o la risoluzione dei problemi online tramite operatori chat o form per reclami e richieste.

Inutile dire che, per questi e tanti altri motivi, alto è il malcontento dei viaggiatori.

Sull’accaduto Alitalia, ad oggi, non si è ancora ufficialmente espressa.

quifinanza.it
 
Viaggi in aereo: ora è necessaria un’autocertificazione
Per poter volare, avrete bisogno di un'autocertificazione: scopriamo a cosa serve e come funziona
Possiamo pian piano tornare a viaggiare, finalmente, ma non sarà più come prima. A seguito dell’emergenza sanitaria che ha coinvolto il mondo intero, si sono intensificate le misure di sicurezza volte a garantire ai passeggeri di potersi spostare in piena tranquillità. Una delle principali novità riguarda l’autocertificazione, ora obbligatorie per poter volare.


Le compagnie aeree hanno dovuto stilare nuove linee guida per poter tornare ad operare in sicurezza. Ora che l’Italia ha riaperto le frontiere al turismo europeo, è tempo di mettere in atto tutte le misure necessarie che sono state studiate nelle scorse settimane. Una di queste prevede la compilazione di un’autocertificazione che fungerà da lasciapassare per l’imbarco. A partire dal 15 giugno, tutti i passeggeri dovranno avere con sé il modulo al momento di salire a bordo, altrimenti non potranno volare.

L’autocertificazione, mediante la quale ciascun viaggiatore garantisce l’assenza di sintomi e di contatti a rischio, dovrà essere compilata in ogni sua parte e presentata agli operatori prima del volo. Per rendere più rapido il processo di imbarco, si consiglia ai passeggeri di portare con sé il modulo già compilato prima di arrivare all’aeroporto. Tuttavia, se dovessero insorgere problemi o difficoltà, l’autocertificazione potrà essere compilata anche in loco, al momento del check-in.


Nonostante l’entrata in vigore della norma, l’unica autocertificazione attualmente disponibile online è quella che potete scaricare a questo link del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione, sebbene riporti la data di maggio 2020. Infatti, non è chiaro se il modulo verrà distribuito dalle compagnie aeree, dagli aeroporti o se sia sufficiente la versione digitale. Ad ogni modo, in alcuni aeroporti viene già consegnato.

L’obbligo di autocertificazione, comunque, è solo una delle misure di sicurezza adottate a bordo degli aerei a partire dal 15 giugno. Continua ad essere necessario l’uso della mascherina e il rispetto delle indicazioni degli operatori di volo in fase di salita e discesa dall’aeromobile, per evitare la formazione di assembramenti. Se decade l’obbligo di lasciare il sedile centrale vuoto, si fanno invece più stringenti le norme riguardanti il bagaglio a mano: ora le valigie andranno tutte nella stiva. In realtà la regola vale solamente per i bagagli a mano di grandi dimensioni, ma non è stata fissata una misura entro la quale i propri oggetti personali potranno essere portati a bordo.

Infine, viene meno anche l’obbligo di distanziamento sociale, al verificarsi di due condizioni: l’aria a bordo dell’aereo dovrà essere rinnovata ogni tre minuti e i passeggeri dovranno sottoporsi al controllo della temperatura – in caso di rilevazione superiore ai 37,5° C, sarà vietato l’accesso a bordo.

siviaggia.it
 
Vacanze gratis in Molise: boom di richieste da tutto il mondo

Il Molise si candida a diventare una delle mete preferite dai turisti in questa estate 2020 segnata dall’emergenza Coronavirus. L’iniziativa chiamata “Regalati il Molise” ha subito riscosso un enorme successo già dalle prime ore, con richieste da Francia, Irlanda, Polonia, Ucraina ma anche da tutta l’Italia (da Piacenza a Udine, passando per Ferrara, Torino, Firenze, Bologna, Bergamo, Parma, Genova, Padova, Ragusa, Milazzo, Napoli, solo per citarne alcune).

Sulla pagina ‘Facebook’ dell’associazione “Amici del Morrutto“, il progetto è presentato così: “Regalati il Molise perché il Molise è un regalo speciale. Piccolo, lento e ricco di tanto. Regalati il Molise perché il Molise è l’abbraccio dell’ospitalità. Quella che si propone per il piacere di dirti: ecco, questo è per te, senza nulla in cambio. Gli amori più belli nascono così, senza nulla in cambio. E senza nulla in cambio la piccola regione italiana lancia la sua grande, grandissima iniziativa che prende vita in uno dei borghi tipici del Molise”.

E poi: “Regalati il Molise è il dono di San Giovanni in Galdo: il comune in provincia di Campobasso regala vacanze a chi vuole scoprire la regione che il New York Times ha inserito tra le 52 mete del mondo da visitare quest’anno. Con il progetto ‘Regalati il Molise’ – ideato e promosso dall’associazione ‘Amici del Morrutto’ assieme all’amministrazione comunale – durante tutta l’estate 2020 vengono offerti 40 soggiorni di una settimana ciascuno, tra i mesi di luglio e settembre, nelle case del suggestivo borgo antico del paese”.

Il messaggio prosegue così: “Una vera e propria vacanza a costo zero con una finalità ben precisa: ridare vita ai piccoli e sconosciuti centri del Molise e farli scoprire a visitatori italiani e stranieri proprio nell’anno zero del turismo mondiale, anno nel quale, a causa dell’emergenza sanitaria, tutti gli schemi tradizionali delle vacanze, legati soprattutto alle grandi mete, sono saltati”.

Il progetto è così strutturato: “Nessun contributo economico è previsto. La comunità locale mette a disposizione tre abitazioni e gli ospiti non dovranno preoccuparsi di nulla, se non di andare alla scoperta delle bellezze del Molise, della sua storia e della sua enogastronomia. Per partecipare basta non essere residenti in Molise e non avere case e parenti in regione. Bisogna indicare anche le motivazioni alla base della decisione di voler scoprire il Molise. Per aderire all’iniziativa serve riempire e inviare via mail un modulo disponibile sul sito internet www.morrutto.com”.

Stando agli organizzatori: “l’iniziativa mira a essere un progetto pilota: parte da San Giovanni in Galdo con l’obiettivo di poterlo mutuare dal prossimo anno ad altri borghi del Molise”, che quest’anno vanta una Bandiera Blu 2020, proprio in provincia di Campobasso.

A giudicare dal successo ottenuto, la possibilità non è remota. Si legge ancora su ‘Facebook’: “I promotori hanno ricevuto in un solo giorno centinaia di richieste di adesione sia dall’Italia che dall’estero”.

https://initalia.virgilio.it/vacanze-gratis-molise-38305
 
Enac, pronte sanzioni per le compagnie che cancellano voli con la "scusa" del Covid e offrono solo un voucher
Per le cancellazioni avvenute dopo il 3 giugno non si può addurre la pandemia come motivazione per riconoscere solo un voucher invece dei rimborsi

di FEDERICO FORMICA

Dopo il richiamo, ora arrivano le sanzioni. L'Enac, l'autorità che regola il trasporto aereo civile, ha annunciato oggi di aver avviato le istruttorie che potrebbero portare a sanzionare diverse compagnie aeree. Il motivo? La pratica che su Repubblica avevamo descritto pochi giorni fa: molti operatori consentono di prenotare i voli, salvo poi cancellarli pochi giorni più tardi per imprecisati motivi legati alla pandemia
Se questa motivazione poteva reggere fino a qualche settimana fa, oggi, con le frontiere aperte e gli aeroporti tornati operativi, è difficile capire in che modo il Covid-19 possa costringere un vettore a cancellare il volo. Né le compagnie fanno alcuno sforzo per spiegarlo. Viene così il dubbio che questo sia solo un modo per trattenere il denaro dei clienti. In Italia, la legge che ha convertito il decreto Cura Italia consente alle compagnie di emettere solo un voucher - e non il rimborso - in caso di volo cancellato per Coronavirus fino al 30 settembre. La legge, che Antitrust ha criticato perché in palese violazione del regolamento europeo 261, oggi vacilla ma, di fatto, è tuttora in vigore e consente alle compagnie aeree di tenere in cassa il denaro dei clienti senza erogare il servizio, se non entro un anno.
Enac aveva richiamato queste società appena lo scorso 18 giugno. Ma nel frattempo le segnalazioni sono continuate ad arrivare e l'autorità ha deciso di prendere l'iniziativa. "Sembrerebbe che alcune compagnie aeree continuino a cancellare voli adducendo come causale l'emergenza Covid-19 (fattispecie previste nell'art. 88 bis della L. 24 aprile 2020, n. 27), e riconoscendo ai passeggeri solo un voucher" scrive Enac, che continua: "Dato che a partire dal 3 giugno sono state rimosse le restrizioni alla circolazione delle persone fisiche all'interno del territorio nazionale e nell'area europea Schengen, Regno Unito e Irlanda del Nord, le cancellazioni dopo tale data sembrerebbero operate da scelte commerciali e imprenditoriali dei vettori, non da motivi riconducibili all'emergenza" confermando la stessa impressione avuta dai clienti rimasti col cerino in mano.

L'Enac "ricorda" alle compagnie che se viene cancellato un volo per esigenze "non collegate all'emergenza Covid-19", queste devono garantire la riprotezione oppure, se non è possibile o non viene accettata, il rimborso del prezzo del biglietto e la compensazione, nel caso in cui il preavviso sia stato inferiore ai 14 giorni. Esattamente quanto previsto dal regolamento europeo 261, che da anni stabilisce regole precise a tutela dei viaggiatori. In piena pandemia, e in piena crisi del trasporto aereo, il regolamento era stato messo in discussione da diverse parti, non solo in Italia. Oggi, la "Bibbia" dei diritti dei viaggiatori sembra aver ritrovato consensi.

Soddisfatte le associazioni di consumatori, con il Codacons che ora sollecita Antitrust e procura di Roma ad andare avanti per punire una "pratica commerciale scorretta che sembra finalizzata a ottenere liquidità a discapito dei consumatori". Mentre Unione nazionale consumatori chiede a Enac di erogare la sanzione massima prevista, "nel più breve tempo possibile".

repubblica.it
 
Il coronavirus cambia i pasti sugli aerei: ecco come e perché (compagnia per compagnia)
L'emergenza coronavirus ha completamente stravolto i viaggi in aereo. Per garantire la sicurezza sanitaria e limitare i contatti tra i membri dell'equipaggio e i passeggeri, sono state adottate specifiche misure. Il servizio a bordo continua ad essere disponibile ma l'offerta di cibo e bevande, nella maggior parte dei casi, non è più la stessa.

a cura di Mario Di Ciommo

https://video.repubblica.it/dossier...63321?ref=RHPPTP-BS-I257387636-C12-P1-S4.3-T1
 
È ora di fare un nuovo Grand Tour: Lonely Planet alla scoperta dell'Italia
di STEFANIA PARMEGGIANI

Percorrere tutta la Penisola, da nord a sud, per riscoprire i luoghi conosciuti e quelli più insoliti. È questo lo scopo del live tour Italia on the road. Un viaggio in 7 tappe che parte a fine giugno e che Repubblica seguirà passo dopo passo

Torneremo sulle strade del mondo, ma non subito. È difficile da accettare: per mesi, rinchiusi nelle nostre case, ricordando il mondo come era prima quando potevamo uscire, incontrarci, prendere un caffè, parlare e magari discutere sfiorandoci con le mani il volto e poi baciarci che si era fatto tardi e ognuno doveva tornare alla propria vita, abbiamo sognato di viaggiare. Prima era normale, così normale che finivamo col farlo anche quando ci lamentavamo di non avere abbastanza tempo o denaro. Da soli, con il fidanzato, con le amiche, con un bambino in braccio e l'altro per mano. Era così normale che quando la frontiera è diventata la porta di casa, abbiamo reagito alla malinconia riempiendo i social di foto e ricordi lontani. Il cuore oltre il confine. Erano sogni. La realtà è che se vogliamo viaggiare quest'estate dobbiamo trovare un nuovo modo per farlo. Ricalcoliamo i nostri itinerari, ridimensioniamo gli orizzonti, restiamo in Italia.

Per aiutarci Lonely Planet, la bibbia del viaggiatore indipendente, pubblica una nuova edizione dell' Italia on the road, quaranta itinerari alla scoperta del Paese, dalle Alpi ai vulcani del Sud, dai borghi arroccati sui colli toscani a quelli dei pescatori della Costiera Amalfitana, dai canali di Venezia alle rovine di Pompei, tra grandi città e piccole gemme poco conosciute, offrendo un ampio ventaglio di esperienze che hanno vissuto in prima persona battendo palmo a palmo gli itinerari segnalati. Come in tutte le guide Lonely, i percorsi classici sono affiancati ad altri più insoliti con indicazioni che prendono in considerazione la tipologia dei viaggiatori (solo adulti, famiglie con bambini), il budget a disposizione e le preferenze
Siete attratti dall'arte? Accanto al Grand Tour per ammirare la Cappella degli Scrovegni, l'Ultima Cena, il David di Michelangelo e molto altro, potete muovervi al nord tra gli affreschi di Giotto, i centri storici medievali e il labirinto di canali di Venezia o inseguire Piero della Francesca sulla scia dei suoi affreschi da Urbino a Firenze. O ancora, potete muovervi alla scoperta del barocco della Sicilia sud-orientale o cercare le antiche vestigia, monumenti e siti archeologici, che illustrano la storia lunga e tumultuosa della penisola. Tombe etrusche e templi greci parlano delle civiltà preromane, mentre anfiteatri, acquedotti e intere città testimoniano l'ambizione e la grandezza dell'antica Roma. E se invece siete viaggiatori affascinati dai sapori italiani, ecco i suggerimenti per assaggiare il tartufo bianco d'Alba, cenare all'aperto in una piazza medievale, degustare il Chianti in un vigneto toscano... Potete prendere la via dei monti, dalle Alpi agli Appennini tra maestose vette innevate e ghiacciai, valicando passi vertiginosi e attraversando valli silenziose e boschi secolari. Oppure battere i 7600 km di costa italiana, dalle alte scogliere della Costiera Amalfitana ai borghi delle Cinque Terre, dagli scenari vulcanici siciliani alle spiagge da sogno della Sardegna.
Accanto alla guida di carta, uscita il 28 maggio, Repubblica racconterà sul web i tour grazie a un gruppo selezionato di viaggiatori. Autori Lonely, video maker, instagrammer e tecnici, fino al 20 luglio, nel rispetto delle regole che Governo e Regioni hanno approntato per la stagione estiva, si muoveranno individualmente e con mezzi diversi: treno, auto, bici e naturalmente lunghi tratti a piedi per declinare le diverse opzioni del viaggio on the road e annotare le deviazioni che hanno trasformato la vacanza in viaggio. Un mese ripercorrendo gli itinerari della guida e raccontando l'Italia attraverso video, fotografie, e articoli social. Seguendoli passo dopo passo, potremmo persino accorgerci che l'Italia ci era in parte ignota e che scoperta e distanza non sempre sono sinonimi.

https://www.repubblica.it/dossier/v...4375/?ref=RHPPTP-BH-I256667736-C6-P14-S1.6-T2
 
Coronavirus, Enac: stop ai trolley nelle cappelliere degli aerei
La decisione del ministero della Salute trasmessa dall'Ente Nazionale per il Trasporto Civile a tutte le compagnie aeree. "Ai passeggeri è consentito di portare a bordo solo bagagli di dimensioni tali da essere posizionati sotto il sedile di fronte al posto assegnato"
ROMA - Stop ai bagagli a mano nelle cappelliere degli aerei. La decisione è del ministero della Salute, la cui nota è stata trasmessa dall'Ente Nazionale per il Trasporto Civile (Enac) a tutte le compagnie aeree. Nel testo si legge che "ai passeggeri è consentito di portare a bordo solo bagagli di dimensioni tali da essere posizionati sotto il sedile di fronte al posto assegnato. Per ragioni sanitarie non è consentito a nessun titolo l'utilizzo delle cappelliere". Questo significa che i passeggeri, anche sui collegamenti intercontinentali, dovranno mandare i trolley in stiva. La comunicazione conferma una delle principali novità riguardo le misure adottate per contrastare la diffusione della pandemia da Covid-19. Già il Dpcm pubblicato l'11 giugno in Gazzetta Ufficiale conteneva il divieto di imbarco in cabina per quanto riguarda i trolley di grandi dimensioni, senza specificare però se le cappelliere si sarebbero potute utilizzare, così così come non veniva precisata la dimensione massima del bagaglio a mano consentito.
ricambio aria a bordo

La nota chiarisce anche che "per quanto riguarda la misurazione della temperatura, il controllo deve essere effettuato prima dell'accesso all'aeromobile (se la temperatura supera i 37,5° deve essere vietato l'accesso a bordo). Non è, pertanto, necessario un ulteriore controllo come prima indicato se il passeggero è stato sottoposto alla misurazione all'ingresso dell'aerostazione e comunque prima dell'imbarco". Inoltre, viene diffuso il modello di autocertificazione con cui il passeggero attesta "di non aver avuto contatti stretti con persone affette da patologia Covid-19 negli ultimi due giorni, prima dell'insorgenza dei sintomi e fino a 14 giorni dopo l'insorgenza dei sintomi", e prende "l'impegno di comunicare, al fine della tracciabilità dei contatti, al vettore e alla Autorità sanitaria territoriale competente, l'insorgenza di sintomatologia Covid-19 comparsa entro 8 giorni dallo sbarco dall'aeromobile". Il comunicato chiarisce che la documentazione deve essere consegnata al vettore prima della partenza "preferibilmente in modalità elettronica". L'obbligo di distanziamento, ricorda la nota in conclusione, "deve essere rispettato da tutti i vettori a prescindere dalla nazionalità e che tutte le condizioni per derogare al distanziamento devono sussistere contemporaneamente".

repubblica.it
 
Leggenda o realtà? Questa è la vera storia della valle perduta
Furono molte le persone che tentarono di raggiungere la valle perduta. Volete sapere cosa è successo?
C’è stato un tempo in cui la valle dell’oro, a ridosso del Monte Rosa, sembrava vicina, come non lo era mai stata: era il luglio del 1778 e sette giovani gressonari, tentarono l’impresa di valicare il massiccio montuoso per raggiungere la valle perduta.

Per conoscere la storia della leggenda dobbiamo fare, però, un passo indietro, ai tempi in cui i walser scelsero di migrare in un luogo meraviglioso, dove i pascoli erano sempre verdi e i prodotti della terra erano più abbondanti che mai.

La leggenda della valle perduta, in tedesco, das verlorene thai, si tramanda da secoli e la sua origine è collegata proprio ai walser, la popolazione germanica che abita le regioni alpine attorno al massiccio del Monte Rosa. Per ripercorrere le origini dobbiamo tornare indietro nel tempo, esattamente nel XIII secolo, poco prima dell’inizio di quella che è stata definita la piccola era glaciale.


A quei tempi, infatti, le popolazioni vallesi si spinsero oltre il Massiccio del Monte Rosa scoprendo un luogo ricco e fiorente. Con la glaciazione, però, quel territorio fu inghiottito dai ghiacciai e nacque la leggenda della valle perduta tramandata dalle popolazioni di Gressoney, Alagna e Macugnaga.

Eppure qualcuno sostiene che nelle antiche carte geografiche del 1600 era segnata una valle longitudinale tra la Valle d’Aosta e il Vallese. Qualcuno alla leggenda del das Werlorne thal ci ha creduto davvero: doveva per forza esistere un territorio al di là dei grandi ghiacciai del Monte Rosa.

In tanti provarono a salire le alte regioni del massiccio montuoso. Ma l’impresa rimasta alla storia è quella del 1778, a opera di sette gressonari che sono partiti alla ricerca della valle perduta. C’è stato un momento in cui credevano davvero di averla trovata, arrivati nei pressi di una roccia emergente dalle nevi in prossimità del Colle del Lys, denominata poi la roccia della scoperta, videro una valle ricca di pascoli e di boschi che per molti era in realtà la valle di Zermatt.

Non riuscirono a scendere a valle reputando, a quei tempi, l’impresa impossibile. Decisero di tornare il mese successivo e il 15 agosto raggiunsero la sommità del ghiacciaio del Lys, oltre i 4.000 metri. Non trovarono la valle perduta, ma quello che fecero segnò l’inizio della conquista alpinistica della montagna.

Volete sapere come andò a finire? Horace Bénédict de Saussure, undici anni dopo, durante nel suo voyage scrisse: “Grande fu il mio stupore quando tutti i paesani mi risposero trattarsi di una favola”.

siviaggia.it
 
Vacanze in macchina: i consigli per un road trip senza problemi
Complici le esigenze di effettuare pochi spostamenti e di mantenere il distanziamento sociale, sarà probabilmente l’estate dorata per il viaggio in auto. Ecco alcune soluzioni per prepararsi
Il finestrino abbassato mentre la radio suona Thunder Road di Bruce Springsteen, uno dei più famosi inni alla libertà e all’amore per la strada. Oppure ricordarsi delle protagoniste di Thelma & Louise e della loro indipendenza al volante: queste le immagini poetiche che abbiamo in mente quando pensiamo al road trip. Ma anche senza andare troppo lontano, muoversi attraverso caselli autostradali e curve sulle coste italiane è una delle abitudini maggiormente amate. Quest’anno, complice il restringimento dei confini dovuto alle precauzioni sanitarie, le vacanze in macchina potrebbero essere una soluzione ideale e al passo con i tempi per vivere le ferie.
L’automobile diventa così per qualche giorno una piccola casa, all’interno della quale riprodurre quasi tutte le condizioni di benessere che di solito viviamo dentro le nostre abitazioni. Igiene, organizzazione pratica, comodità e anche divertimento. Come farlo? Dai prodotti portatili per la pulizia degli ambienti, alla valigeria che sfrutta al massimo lo spazio, passando per gli zaini da escursione, ecco una guida completa per la villeggiatura su quattro ruote.
Vacanze in macchina: dall’aspirapolvere per auto al kit lavaggio, il fattore pulizia
Fogliame, polvere, rifiuti di vario genere. Nell’automobile si possono accumulare tanti residui di sporco. Come rimuoverli? Si parte dai prodotti formato pocket come l’aspirapolvere per auto. Di solito la caratteristica di questo oggetto è quella di poter contare su una forte capacità di aspirazione ma con misure ridotte. Quindi va tenuto in considerazione soprattutto il parametro della potenza e poi quello dell’autonomia: i prodotti che si attaccano alla batteria della macchina sono in grado di funzionare slegati dalla corrente ma spesso non hanno grande forza di aspirazione. Per quanto riguarda il lavaggio, la scelta più comoda è invece comprare un kit per la pulizia. Dal set di spugne che comprende anche i panni in microfibra che si asciugano facilmente fino alla scelta con shampoo auto pensata per le superfici metalliche, il veicolo non si sottrae a una ‘doccia’ in profondità. I tessili e i sedili possono essere invece lavati con detergente specifico rispettoso della loro fattura, mentre per i vetri si può scegliere uno spray ad hoc. Tutti questi oggetti possono essere utilizzati con frequenza permettendo a tappetini e superfici di rimanere puliti e sanificati per alcune ore. Parlando invece della sicurezza delle persone, ricordate sempre di pianificare un seggiolino per bambini per dare comodità ai più piccoli della famiglia.

consigli.it
 
Viaggi: regole per affittare una casa ed evitare truffe e vacanze rovinate
Viaggi: regole per affittare una casa ed evitare truffe e vacanze rovinate
Le “regole d’oro” per affittare una casa in vacanza


Viaggi: regole per affittare una casa ed evitare truffe e vacanze rovinate

Vacanze estive, capitolo caldo per i tanti italiani che quest'anno – forse più del passato – spulceranno nel web per riuscire ad affittare una casa in una località balneare o a vocazione turistica. Questa tendenza riaccende l’attenzione sull’importanza di agire in sicurezza sul web, fin dal momento della ricerca, per garantirsi un’estate serena. Tematica cara a Polizia postale e delle comunicazioni, Unione nazionale consumatori (UNC) e Subito, che anche quest’anno rinnovano la collaborazione e l’impegno verso i consumatori, con poche e semplici regole così da evitare qualsiasi tipo d'inconveniente.

Ecco la guida di otto regole per programmare e vivere una vacanza in sicurezza realizzata da Polizia Postale e delle Comunicazioni, Unione Nazionale Consumatori e Subito:

1. IMMAGINI REALISTICHE, COMPLETE E NON TROPPO PATINATE
Per verificare la coerenza e veridicità tra immagini e case, utilizzare un motore di ricerca web di immagini su cui caricare le foto presenti nell’annuncio e controllare che non si tratti di foto da repertorio ma di scatti di una casa reale

2. DESCRIZIONE COMPLETA E DETTAGLIATA DELL’IMMOBILE
Per capire se l’immobile e la zona (distanza dal mare, posizione centrale…) corrispondono alla descrizione fatta nell’annuncio, cercare la strada indicata sulle mappe disponibili nel web e, una volta trovato il luogo esatto, visualizzarlo tramite satellite

3. CONTATTARE L’INSERZIONISTA VIA CHAT
Per conferme ulteriori, prendere contatto con l'inserzionista tramite la chat della piattaforma, chiedere informazioni e foto aggiuntive sull'immobile e approfondire con una chiacchierata chiedendo il numero di telefono, possibilmente fisso

4. PREZZO DELL’IMMOBILE ADEGUATO
Per capire se un prezzo è alto, basso o adeguato è opportuno fare una ricerca sulla zona tramite la piattaforma in cui è presente l’annuncio, utilizzando anche un motore di ricerca e controllando se il prezzo non è troppo basso e quindi effettivamente in linea con la località e la struttura della casa

Viaggi: regole per affittare una casa ed evitare truffe e vacanze rovinate
5. INCONTRO CON L’INSERZIONISTA
Per verificare che tutto sia regolare, incontrare ove possibile l’inserzionista per una visita della casa e per consegnare l’importo dovuto di persona

6. RICHIESTA E VALORE CAPARRA
La richiesta di una caparra è legittima, purché non superiore al 20% del totale



7. DOCUMENTI DI IDENTITÀ
Non inviare documenti personali: carta d'identità, patente o passaporto non devono mai essere condivisi in quanto potrebbero essere utilizzati per fini poco leciti

8. PAGAMENTI
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Torna il Trenino Verde, a bordo di antiche carrozze in Sardegna
Riparte una delle ferrovie più incredibili d'Europa, ecco da quando si potrà salire a bordo del Trenino Verde

30 Giugno 2020

La regione Sardegna è senza dubbio una delle mete più ambite dell’estate. Sono tanti i motivi per cui quest’isola meravigliosa è tra le destinazioni più desiderate dai turisti di tutto il mondo. Certamente ci sono le sue spiagge paradisiache che lasciano sempre incantati milioni di visitatori, ma anche altrettante bellezze come i suoi borghi che si rivelano perfetti per essere visitati durante la bella stagione.

Ma c’è anche un’altra attrazione davvero straordinaria e che vale la pena di essere vissuta: il Trenino Verde della Sardegna. Parliamo di un servizio turistico di trasporto su ferrovia che percorre soprattutto l’entroterra dell’isola, regalando ai visitatori scenari naturalistici che per la loro bellezza furono citati addirittura dal poeta David H. Lawrence nel racconto delle sue esperienze di viaggio in questa terra.

Una linea ferroviaria unica nel suo genere che, oltre ad essere un’eccellenza italiana, è anche un’esperienza esclusiva in Europa. Infatti, si compone di ben 5 tratte e per un totale di 437 chilometri.

Ma la vera buona nuova è che dopo un periodo di stop dovuto all’emergenza che ha caratterizzato i primi mesi del 2020, finalmente questo spettacolare tragitto è pronto a ripartire. La ripresa sarà graduale e terrà conto anche dell’evoluzione sanitaria e dell’afflusso turistico nella Regione.

Quel che per il momento è certo è che dal giorno 1 luglio, fino alla fine dell’anno, riprenderà il via il Trenino Verde che percorre la tratta Tempio-Palau e a seguire anche i restanti e incredibili collegamenti. Il tutto garantendo il pieno rispetto delle prescrizioni sanitarie, in fase di costante evoluzione.

Le corse saranno concentrate principalmente nei fine settimana, tranne sulla linea Tempio-Palau dove saranno infrasettimanali. Dalla seconda metà di settembre la linea Arbatax-Gairo non sarà più operativa a causa di importanti lavori di manutenzione, mentre, nelle altre linee, la frequenza si ridurrà progressivamente fino ad assestarsi ad una corsa alla settimana durante la prima parte dell’autunno per poi ridursi ulteriormente nella seconda parte sino alla chiusura 2020 prevista l’8 dicembre.

Davvero una buona notizia che consentirà ai sardi e ai turisti di ammirare a passo lento la natura rigogliosa delle foreste, i borghi unici della zona e i panorami che fanno davvero innamorare chiunque vi ci posi lo sguardo. Per esempio, il viaggio Palau-Tempio in ben 59 Km e in circa 3h 30′ all’andata e 3h 15′ al ritorno, regalerà meraviglie uniche che spaziano dal mare alla montagna. Una tratta che attraversa tutta la spettacolare Gallura e che dopo l’incredibile Arzachena prosegue con una tale calma e dolcezza che permetterà una vera immersione nella natura.

Lo spostamento Arbatax-Gairo, invece, sarà tutto da godere lungo 62 Km e con una durata complessiva di quasi 4h all’andata e 3h 30′ al ritorno. Partirete dalla monumentale e incredibile Arbatax per dirigervi verso l’interno e alla scoperta di fiabeschi paesi di montagna come Elini e Lanusei. Passerete anche vicino al Lago Alto del Flumendosa per poi arrivare a Gairo Taquisara e vivere l’insolita e affascinante esperienza della visita di villaggi fantasma come Osini Vecchio e Gairo Vecchio.

Insomma, è pronto a ripartire uno dei tratti ferroviari attraverso cui scoprire o riscoprire quella che da tanti è stata definita la ferrovia più bella del mondo. Un viaggio all’insegna delle lentezza, ma certamente indimenticabile e che permette di scoprire le zone più interne, sconosciute e sicuramente meno gettonate dell’isola.

siviaggia.it
 

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