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COVID-19 Mantenere la distanza di sicurezza da Booking - Expedia

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#1
Misure di contenimento ai tempi del COVID-19
Vademecum con le misure da adottare per mantenere la distanza di sicurezza da Booking e Expedia.

Al suo interno:
  • Analisi del contratto con booking.com - Osservazioni su alcuni articoli degni di attenzione
  • Alcuni consigli “Operativi” (per cercare di riportare un equilibrio nel rapporto con le OTA)
  • Per chi vuole “veramente” cambiare le cose… azioni su Booking e azioni su Expedia
  • Modello comunicazione da inviare agli account manager per la sospensione dei servizi
  • Riflessioni finali a cura di Andrea Romanelli
:cool:
 

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#2
Tu pensi sia fattibile una class action?
Ho visto girare una lettera a firma di federalberghi indirizzata alle OTA, una sorta di invito a ripensare il loro atteggiamento in questa fase ma anche una proposta concreta di commissione simbolica.
Non so se hai avuto modo di leggerla...
 

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#3
Te l'ho cercata.... ho sbagliato non è di federalberghi ma confindustria alberghi.
Ecco il testo integrale della missiva:

“Care Booking ed Expedia, care Ota,
sono giorni molto difficili quelli che stiamo vivendo. Mai come ora la bellezza delle nostre città, dei nostri paesi, delle nostre comunità è sotto gli occhi di tutti. Il nostro mondo è avvolto in una calma surreale interrotta solo dalle voci, a volte dalla musica, che esce dalle case. Le piazze, le strade sono vuote e silenziose. Una bellezza struggente che oggi nessuno può vivere ma si può solo guardare. Il turismo in Italia oggi è chiuso.

Le nostre strutture hanno chiuso i battenti con la paura di non sapere quando poter riaprire. Le nostre persone, i nostri cari stanno affrontando con rigore e coraggio un presente difficile e guardano al futuro non senza paure e incertezze.

Una situazione complicata che sta mettendo a dura prova il Paese, le sue imprese, le sue famiglie, il suo sistema sanitario. Siamo sicuri però che sapremo ripartire e, forti di una comunità che si è ritrovata unita nell’affrontare difficoltà e paure, lo faremo con grande impegno e determinazione in tutti i settori. Tanto più nel turismo, che della bellezza dei nostri luoghi e delle nostre comunità vive.

Ma sappiamo che non sarà facile e che avremo bisogno dell’aiuto di molti, anche di chi, fino ad oggi ci ha considerato come una merce che si mette e toglie da uno scaffale secondo la logica decisa da un algoritmo.

Oggi siamo consapevoli di non potere e non volere essere più solo una merce, intorno a noi ruota ben più del 15% del Pil nazionale e una quota anche maggiore dell’occupazione di questo Paese. Rimettere in moto questa macchina sarà fondamentale per le nostre famiglie, ma anche per l’Italia.

Noi siamo pronti a fare la nostra parte, siamo sicuri che tutta questa meraviglia e bellezza tornerà a essere condivisa con il mondo, ma vogliamo avere dei partner che facciano business con noi, non su di noi.

Abbiamo bisogno di rispetto, trasparenza, chiarezza nei contratti, condizioni eque, rispetto delle regole.

Un percorso da costruire insieme anche lavorando a iniziative comuni, che potrebbe partire da una proposta già per i prossimi mesi.

Apriamo le nostre strutture ai clienti italiani e fissiamo insieme a voi una commissione simbolica che ci permetta di tenere in equilibrio le esigenze di sopravvivenza delle nostre imprese e offrire a chi come noi ha affrontato questi mesi così difficili, la possibilità di ritrovare un po’ di pace e di serenità.

Lavorando insieme e facendo dei sacrifici, faremo ripartire il turismo nel nostro Paese”.
 

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#4
Ma tanto usi un nickname.... esprimi le tue idee :)
Tanto secondo me per quanto si possa chiedere, dire, affermare.... le Ota sono sorde e hanno logiche che ignorano qualunque cosa si dica su di loro!
Soprattutto in questa fase.

Ad ogni modo non credo mai che in Italia possa esserci un'azione congiunta di tutte le aziende nel boicottare le OTA. Non ci credo. Nel corso degli anni si sono alzate più volte voci, tentate iniziative, ma nulla di concreto e portato avanti.
E credo che anche questa occasione sarà persa.
C'è da dire che restano un partner commerciale importante per buona parte delle strutture ricettive, e come tali vanno gestite, nel bene e nel male.
Certo è che se l'azienda riesce in questa situazione a potenziare le proprie strategie di commercializzazione, di digital marketing, per dipendere meno da loro... non farebbe male!
Non credi?
 

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