Buongiorno a tutti, sono nuova!<br />
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Avrei bisogno di un consiglio professionale riguardo il mio nuovo lavoro..<br />
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Sono laureta in scienze turistiche e a dicembre ho trovato lavoro in una agenzia di viaggi incoming, mansione sia di amministrazione semplice sia di prenotazione/ promozione, insomma tuttofare! l'azienda è minuscola, sono l'unica impiegata.<br />
Ho fatto dicembre in prova gratis.. è andata bene. A gennaio sono però stata a casa a far nulla xkè i titolari (marito-americano- e moglie -italiana-) avevano già programmato 1 mese d vacanza in florida, anche per ultimare il passaggio dell azienda da srl a società americana ( è diventata una "INC"). Hanno fatto in pratica la sede legale là, presso il loro commercialista americano, per nn avere rogne con la finanza italiana, xkè purtroppo molti fornitori non gli fatturano e quindi nn c vogliono andare di mezzo anche loro; con la contabilità USA questi problemi di nero non sussistono, a quanto pare.<br />
Una volta tornati, avrebbero poi dovuto sistemare le cose anche qui, l'idea era di aprire partita iva così da poter assumere anche me, che per ora sono in nero..<br />
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Ora però salta fuori, come avevo sospettato anche io, che se aprono partita iva qui, finisce che pagano le tasse 2 volte, qua e là!<br />
Quindi vogliono parlare con il loro commercialista italiano per capire cosa possono fare e prima ke loro arrivino con le loro proposte, vorrei essere preparata anche io!<br />
L'alternativa cui accennava lei è che IO apra partita iva a regime minimo e fatturi a loro, (ma sta cosa non mi suona per niente bene perchè cmq dietro una posizione iva ci sono delle belle "rogne e spese", non ho ferie, malattie, permessi, maternità, 13esima, devo versare inps e iva e pagare 1 commercialista e poi penso io.. per loro divento come un fornitore, se un giorno non gli vado più bene, mi lasciano a casa da 1 giorno all'altro) mentre lui addirittura suggeriva " ritenuta d'acconto", ancora più assurdo perchè c'è il limite di 5000 euro annui e dopodiche? e cmq non garantisce nulla nuovamente.<br />
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Ovviamente la mia utopia sarebbe di avere il caro vecchio contratto a tempo indeterminato se possibile, essendo stufa di nero, ritenute e cocopro vari, così da avere tutte le garanzie del caso, perchè purtroppo con i vari contrattini non si va da nessuna parte.. Ma di questo ho capito che no nse ne parla, perchè lui dice " dovrei tirare fuori il doppio di quanto ti do per 13 mesi, è fuori budget!" .....<br />
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Vorrei capire le alternative che il loro commercialista potrebbe suggerirgli e se io casamai potessi essere assunta direttamente dalla società americana ( e come funzinerebbe) o quali alternative valide e legali ho!<br />
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Grazie molte e scusate la lungaggine, ma la questione era da spiegare!
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Avrei bisogno di un consiglio professionale riguardo il mio nuovo lavoro..<br />
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Sono laureta in scienze turistiche e a dicembre ho trovato lavoro in una agenzia di viaggi incoming, mansione sia di amministrazione semplice sia di prenotazione/ promozione, insomma tuttofare! l'azienda è minuscola, sono l'unica impiegata.<br />
Ho fatto dicembre in prova gratis.. è andata bene. A gennaio sono però stata a casa a far nulla xkè i titolari (marito-americano- e moglie -italiana-) avevano già programmato 1 mese d vacanza in florida, anche per ultimare il passaggio dell azienda da srl a società americana ( è diventata una "INC"). Hanno fatto in pratica la sede legale là, presso il loro commercialista americano, per nn avere rogne con la finanza italiana, xkè purtroppo molti fornitori non gli fatturano e quindi nn c vogliono andare di mezzo anche loro; con la contabilità USA questi problemi di nero non sussistono, a quanto pare.<br />
Una volta tornati, avrebbero poi dovuto sistemare le cose anche qui, l'idea era di aprire partita iva così da poter assumere anche me, che per ora sono in nero..<br />
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Ora però salta fuori, come avevo sospettato anche io, che se aprono partita iva qui, finisce che pagano le tasse 2 volte, qua e là!<br />
Quindi vogliono parlare con il loro commercialista italiano per capire cosa possono fare e prima ke loro arrivino con le loro proposte, vorrei essere preparata anche io!<br />
L'alternativa cui accennava lei è che IO apra partita iva a regime minimo e fatturi a loro, (ma sta cosa non mi suona per niente bene perchè cmq dietro una posizione iva ci sono delle belle "rogne e spese", non ho ferie, malattie, permessi, maternità, 13esima, devo versare inps e iva e pagare 1 commercialista e poi penso io.. per loro divento come un fornitore, se un giorno non gli vado più bene, mi lasciano a casa da 1 giorno all'altro) mentre lui addirittura suggeriva " ritenuta d'acconto", ancora più assurdo perchè c'è il limite di 5000 euro annui e dopodiche? e cmq non garantisce nulla nuovamente.<br />
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Ovviamente la mia utopia sarebbe di avere il caro vecchio contratto a tempo indeterminato se possibile, essendo stufa di nero, ritenute e cocopro vari, così da avere tutte le garanzie del caso, perchè purtroppo con i vari contrattini non si va da nessuna parte.. Ma di questo ho capito che no nse ne parla, perchè lui dice " dovrei tirare fuori il doppio di quanto ti do per 13 mesi, è fuori budget!" .....<br />
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Vorrei capire le alternative che il loro commercialista potrebbe suggerirgli e se io casamai potessi essere assunta direttamente dalla società americana ( e come funzinerebbe) o quali alternative valide e legali ho!<br />
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Grazie molte e scusate la lungaggine, ma la questione era da spiegare!