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consulenza viaggi

#1
salve ragazzi,<br />
ho un quesito da porvi. Se volessi collaborare con un'agenzia di viaggi qual è il modo migliore? Non ho ancora aperto un'agenzia di viaggi ma ho delle prenotazioni da effettuare di amici e conoscenti.Ora nel momento in cui mi appoggio ad un'amica titolare di un 'agenzia in che modo posso collaborare con lei? Le porto le pratiche e poi?<br />
Attendo consigli in merito<br />
Grazie per l'aiuto<br />
Francesca
 
#2
:shock: Per il momento devi stipulare un contratto di collaborazione saltuaria in qualità di procacciatrice tra te e l'Agenzia di Viaggi in cui tu ti impegni a fornire nominativi di potenziali clienti che effettuano viaggi e l'Agenzia ti riconosce una percentuale della sua commissione percepita. All'inizio può andar bene ma successivamente se le cose cominciano a funzionare e il tuo compenso annuo supera € 5.000,00 (limite previsto dalla normativa per considerare una prestazione come saltuaria) dovrai concordare una forma di contratto diverso con l'Agenzia che tenga conto <strong>dell'apporto</strong> del tuo fatturato. I successivi accordi potrebbero prevedere ad esempio un'associazione in partecipazione in cui tu apporti lavoro nell'agenzia oppure potresti diventare una vera e propria consulente di viaggi autonoma, oppure dipendente e per ultimo perchè nò, socia dell'agenzia o aprirne una per conto tuo. Le possibilità sono infinite e dipendono dall'impegno e dai risultati ottenuti con il tuo lavoro, che vanno di volta in volta valutati sia dal punto di vista giuridico ( legale) che da quello fiscale.<br />
In bocca al lupo. :p
 
#3
buongiorno francesco,<br />
ma nel caso di stipula del contratto l'adv dovrebbe versare anche i contributi? c'entra qlcsa l'enasarco? il procacciatore deve cmq aprire partita iva? il compenso è stabilito dalle parti o esistono precise disposizioni in materia?<br />
grazie e...scusa per la mille domande inserite in un unnico post... :oops:
 
#4
:D Dunque il suggerimento (almeno all'inizio) della collaborazione saltuaria era proprio per non appesantire il committente (l'agenzia) dell'onere dei contributi previsti ad esempio nel contratto di co.co.pro, nell'associazione in partecipazione e nell'attività di lavoro autonomo ( nel caso di agente procacciatore con partita iva, si pagano due casse previdenziali, l'inps e l'Enasarco).<br />
La collaborazione occasionale infatti prevede il solo versamento della ritenuta d'acconto.<br />
Successivamente alla fase diciamo di start up dell'attività in cui si hanno le idee più chiare anche del fatturato potenziale che questo tipo di lavoro puo' portare allora si deve scegliere una soluzione diversa;<br />
- nel caso di associazione in partecipazione ( e co.co.pro) è previsto il versamento dei contributi nella misura complessiva del 24,72% di cui un terzo a carico del lavoratore e i 2/3 del committente (agenzia);<br />
- nel caso di apertura di p.iva come consulente autonomo ( procacciatore d'affari) è prevista la gestione Inps commercianti con un minimo di versamento contributivo che supera i 2.500,00 €. Oltre a questo pur non essendo agente vero e proprio dovrebbe iscriversi all'Enasarco e in quel caso i contributi fino al minimale enasarco verrebbero sottoscritti al 50% con un apercentuale del 6,75% sul fatturato.<br />
Il compenso viene stabilito tra le parti con un contratto e in genere è a percentuale sul fatturato portato tranne nel contratto di associazione dove si prevede una percentuale sugli utili e nella co.co.pro. dove viene fissato un importo ed eventualemnte una parte provvigionale.<br />
:p ciao e non esitare a chiedere se hai ulteriori dubbi
 
#6
Sono operativo nel settore del viaggio da 25 anni. Ho ricoperto tutti i vari profili professionali all'interno delle agenzie e tour operator: direttore tecnico, produzione, vendita, guida professionale e accompagnamento. Sono interessato a presentarmi sul mercato on-line con un profilo professionale innovativo: PRODUTTORE-VENDITORE-GUIDA dei miei personali tour settore naturalistico e con al massimo 3 destinazioni nel mondo. Posso richiedervi gentilmente se è sufficiente la copertura legale (direzione tecnica) di una agenzia di viaggio classica? Aprire una partita iva e iscrivermi alla camera di commercio come agente di commercio e sufficiente? Non ha più senso sostenere economicamente un "carrozzone" chiamato agenzia di viaggio. Potrei ricevere la vostra opinione sulla fattibilità di questo nuovo profilo professionale? Grazie e spero a presto.
 
#7
<em>@turismoefisco.it wrote:</em><blockquote><br />
- nel caso di associazione in partecipazione ( e co.co.pro) è previsto il versamento dei contributi nella misura complessiva del 24,72% di cui un terzo a carico del lavoratore e i 2/3 del committente (agenzia);<br />
</blockquote><br />
io ho lavorato x tre stagioni presso un T.O. con un co.co.pro. ma nn risultano contributi versati sul sito dell'inps! com'è possibile? forse è una nuova direttiva?
 

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