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Clienti da OTA VIATOR a chi va rilasciata ricevuta o fattura?

#1
Per i clienti che arrivano tramite il portale OTA VIATOR, a chi dobbiamo rilasciare ricevuta fiscale elettronica o fattura ?

Al portale OTA che effettua poi il pagamento o al cliente che usufruisce del servizio ?

Grazie per chi vorrà rispondermi.
 
#5
grazie Iiside ho letto l'articolo molto dettagliato che hai linkato, anche se non mi sembra che tratti nello specifico il caso descritto.
In realtà, se chiedi direttamente ai portali citati (Viator, GetYourGuide, ecc.) ti rispondono che loro non emettono alcun documento al cliente in quanto l'emissione della fattura per il servizio acquistato è onere del fornitore del servizio.
vedi ad esempio qui : https://supplier-support.getyourguide.com/en/support/solutions/articles/15000028725-invoicing

il problema emerge spesso in quanto per i servizi venduti su questi portali è difficile risalire ai dati anagrafici dei clienti per emettere una fattura corretta, perchè i form online di questi portali non richiedono quasi mai il codice fiscale o l'indirizzo completo.
purtroppo il problema ad oggi persiste ancora.
 
#6
Eheh, verissimo, i portali demandano ai fornitori l'obbligo di emettere il documento fiscale. Addirittura Booking.com lo specifica chiaramente nell'extranet degli alberghi.
Chiedere ai fornitori di adempiere a questo obbligo non implica tuttavia questi ultimi lo assolvino. Ovvero, solo nel caso in cui il cliente abbia pagato direttamente ai portali.
Il link che ho citato è esegetico proprio di queste situazioni. Inoltre portali e OTA sono perfettamente in grado di raccogliere le informazioni necessarie alla fatturazione, eccome! I forms possono essere implementati facilmente.
Chissà come mai chiedono agli altri di farlo al posto loro....:D:p
Ti assicuro Giulio che non ho mai emesso fattura al cliente che ha pagato in agenzia. Ho emesso sempre la fattura all'agenzia. Molti di questi clienti sono del tipo "business", italiani, e necessitano di tale documento: ho sempre detto loro di richiederlo a chi hanno pagato. Sono anni che soggiornano nel mio albergo e, fino ad oggi, non mi hanno fatto più questa richiesta, nè ho ricevuto reclami o altro dalle agenzie. Immagina che pastrocchio sarebbe. Per esempio; l'Agenzia o il portale online si fanno pagare dal cliente, l'albergo rilascia documento fiscale al cliente però sul conto corrente si ritrova un accredito fatto dai altro soggetto che non è il cliente specifico, bensì l'agenzia o il portale, al cui nome non è stato rilasciata fattura. Immagina centinaia o migliaia di documenti e accediti siffatti: ad un controllo dell'Agenzia delle Entrate l'albergo deve dimostrare che gli introiti e le fatture, uno per uno, una per una, fanno riferimento ad uno specifico pagamento del portale "Caio" o dell'agenzia "Sempronio" riferiti alle prenotazioni di "Tale".
Detto per inciso, esiste il reato di falsa fatturazione, e l'equivoco è dietro l'angolo.
 
Ultima modifica:
#7
Eheh, verissimo, i portali demandano ai fornitori l'obbligo di emettere il documento fiscale. Addirittura Booking.com lo specifica chiaramente nell'extranet degli alberghi.
Chiedere ai fornitori di adempiere a questo obbligo non implica tuttavia questi ultimi lo assolvino. Ovvero, solo nel caso in cui il cliente abbia pagato direttamente ai portali.
Il link che ho citato è esegetico proprio di queste situazioni. Inoltre portali e OTA sono perfettamente in grado di raccogliere le informazioni necessarie alla fatturazione, eccome! I forms possono essere implementati facilmente.
Chissà come mai chiedono agli altri di farlo al posto loro....:D:p
Ti assicuro Giulio che non ho mai emesso fattura al cliente che ha pagato in agenzia. Ho emesso sempre la fattura all'agenzia. Molti di questi clienti sono del tipo "business", italiani, e necessitano di tale documento: ho sempre detto loro di richiederlo a chi hanno pagato. Sono anni che soggiornano nel mio albergo e, fino ad oggi, non mi hanno fatto più questa richiesta, nè ho ricevuto reclami o altro dalle agenzie. Immagina che pastrocchio sarebbe. Per esempio; l'Agenzia o il portale online si fanno pagare dal cliente, l'albergo rilascia documento fiscale al cliente però sul conto corrente si ritrova un accredito fatto dai altro soggetto che non è il cliente specifico, bensì l'agenzia o il portale, al cui nome non è stato rilasciata fattura. Immagina centinaia o migliaia di documenti e accediti siffatti: ad un controllo dell'Agenzia delle Entrate l'albergo deve dimostrare che gli introiti e le fatture, uno per uno, una per una, fanno riferimento ad uno specifico pagamento del portale "Caio" o dell'agenzia "Sempronio" riferiti alle prenotazioni di "Tale".
Detto per inciso, esiste il reato di falsa fatturazione, e l'equivoco è dietro l'angolo.

purtroppo la questione non è soggettiva od umorale, ma dipende dal rapporto istaurato con il portale in questione. La maggior parte di questi portali (e tra questi Viator, oggetto di questo quesito) lavorano nella modalità del "mandato senza rappresentanza" cioè dell'intermediazione: loro svolgono il lavoro di intermediazione (addebitando o trattenendosi la commissione) e il fornitore (cioè la struttura) vende al cliente per mezzo della loro intermediazione.
questo tipo di rapporto contrattuale (che può anche non essere messo nero su bianco) prevede che l'intermediario cura solo la propria intermediazione: spetta alla struttura gestire la vendita, e la relativa fatturazione.

il giro del denaro (cioè chi fa il pagamento a chi, e chi lo riceve) non incide su quanto sopra.

d'altronde tutte le agenzie viaggi operano spesso in intermediazione: pensa alla biglietteria ferroviaria: le agenzie viaggi ricevono il denaro dal cliente, ma non emettono fattura per il viaggio in treno, A MENO CHE non abbiano stabilito con il vettore una gestione diversa dal mandato senza rappresentanza.

che, appunto, per operatori come Viator, Get Your Guide, ecc. non è prevista.
 
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#8
Infatti non ho negato questo tipo di rapporto.
Credo però che sia più cauto evitarlo, rifiutando responsabilità che al fornitore non spettano.
L'Agenzia delle Entrate la pensa proprio così.
Ti riporto questo passo fondamentale del link che ho postato:

"Alcune piattaforme di booking prevedono che la transazione economica per il saldo della prenotazione avvenga direttamente tra il cliente e il proprietario tramite bonifico bancario o in contanti, riservandosi di richiedere in un secondo momento al proprietario i costi di commissione per il servizio, come nel caso di Booking.com.

Altre piattaforme, come Airbnb, gestiscono le transazioni economiche incassando direttamente dall’ospite l’importo del soggiorno per poi riaccreditarlo al proprietario trattenendo all’origine i costi di commissione del servizio.


È necessario fare questa distinzione poiché da un punto di vista fiscale nel primo caso la piattaforma gestisce e regola i termini e le condizioni della prenotazione, impegnando entrambe le parti ad onorare quanto rispettivamente sottoscritto senza però intervenire nella transazione economica tra le parti generando così un rapporto fiscale diretto tra ospite e proprietario. In questo caso infatti il proprietario è tenuto ad emettere ricevuta del pagamento direttamente al cliente per un importo pari alla cifra riscossa tramite bonifico bancario o in contanti e a presentare le ricevute in fase di dichiarazione dei redditi.

Nel secondo caso la piattaforma gestisce allo stesso modo i termini e le condizioni della prenotazione ma diventa a tutti gli effetti un soggetto fiscale dell’operazione poiché incassa per conto del proprietario l’importo del soggiorno dall’ospite rilasciando a quest’ultimo regolare ricevuta per un importo pari al costo del soggiorno maggiorato dai costi del servizio. Il proprietario in questo caso non deve quindi rilasciare una ricevuta poiché questa è già stata emessa dalla piattaforma direttamente all’ospite. Spetterebbe semmai al proprietario rilasciare una ricevuta alla piattaforma per la somma riaccreditata ma ciò non avviene poiché al momento dell’iscrizione viene stipulata con la piattaforma una sorta di “mandato” che autorizza quest’ultima (limitatamente a quanto sottoscritto nel contratto) ad operare per conto, ma non in nome, del proprietario. Considerando che queste piattaforme operano a livello internazionale è inevitabile che in qualche caso possano entrare in conflitto con i differenti regimi fiscali dei paesi in cui operano. Fortunatamente questo modello di “mandato” può essere identificato nel nostro Codice Civile con il “mandato senza rappresentanza” (Codice Civile art. 1705):
Il mandatario (in questo caso la piattaforma) che opera per conto ma non in nome del mandante (il proprietario) emette la ricevuta al soggetto terzo (l’ospite) che versa il corrispettivo dovuto (c.d. “passaggio esterno”); il mandatario poi procede a riaccreditare la quota di competenza al mandante (c.d. “passaggio interno”).​


Si può quindi dedurre che i compensi ricevuti tramite bonifico bancario direttamente dalle piattaforme di booking sollevano il proprietario dall’onere di rilasciare ricevuta all’ospite poiché quest’ultimo si ritroverebbe con una doppia, e in alcuni casi identica, ricevuta rilasciata rispettivamente dal proprietario e dalla piattaforma di booking. In sede di dichiarazione dei redditi il proprietario presenterà il proprio estratto conto bancario con evidenziate tutte le operazioni bancarie a sue favore ricevute dalla piattaforma......."

Bene, è proprio quello che faccio io;):) infischiandomene di quello che dice Viator, o Booking o qualsiasi altro.
 
#9
Gent. Iiside: lei sta scrivendo come privato cittadino, e il testo che lei riporta si riferisce ad operazioni effettuate da privati cittadini.
se invece è un operatore economico (come è il soggetto che ha posto il quesito di questo post) cioè un soggetto IVA, deve regolarsi come da mie risposte.

e' importante non confondere gli adempimenti a carico dei soggetti IVA con gli adempimenti a carico dei privati.
 
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#10
Egregio Giulio,
veramente no.
Il testo, come si evince, riguarda due soggetti IVA sicuramente (la piattaforma e il fornitore) ed un terzo, il cliente, che potrebbe essere un privato. Appunto il caso che prospetta Edo, fornitore, e Viator: a chi deve rilasciare documento fiscale Edo, titolare di partita IVA, a Viator o al cliente che ha pagato a Viator?
Non ti nascondo che sono molto perplesso.
Io cliente paga la piattaforma o il T.O., questi incassano e tengono i soldi nel portafogli. Non emettono documento fiscale al cliente finale, lasciando al fornitore l'onere.
Io cliente posso prenotare tramite agenzia una settimana, un mese, sei mesi prima di usufruire del servizio e per questo pago subito. Come figurano nel frattempo questi soldi che io ho sborsato all'agenzia e che questa trattiene fino al giorno, se non oltre, della fruizione del servizio, considerando che raramente vengono girati in anticipo? E che fine fanno? Vengono tenuti in letargo nel cassetto? Vengono usati? Argomento intrigante per la Guardia di Finanza.
Sarà che con gli anni che ho mi sono perso qualcosa:D, ma mi sembra ineccepibile la prassi di fatturare il soggetto pagante. Il denaro viene tracciato senza ombre e senza equivoci.
Non è la mia materia, sto usando solo il buonsenso.
Mai fatturato al cliente in vita mia se questo ha pagato a una agenzia. Fattura sempre all'agenzia.
 
#11
Iiside, mi permetta: lei giustamente afferma che non è la sua materia.
purtroppo, in ambito fiscale, ma anche in tanti altri ambiti, il buonsenso da lei citato non sempre è la via che le norme stabiliscano essere corretta.

non è ovviamente mio compito convincerla, ma nel rispondere al quesito di Edo Serra le confermo che le attività da intraprendere sono quelle da me indicate.
 
#12
Egregio Giulio,
le permetto eccome. Non c'è neanche bisogno che mi convinca, mi sono convinto da solo già da questa mattina alle 6:00 quando ho letto stralci di normative su internet.
Lei ha ragione.
Nel testo che ho postato sono stato tratto in inganno dalla sua leggera ambiguità in quanto tiene conto di un rapporto senza specificarne la natura, cosicchè io ho generalizzato.
Chissà come mai nessuno si sia lamentato con me...mah,...forse avranno intuito di avere a che fare con una persona acida e mi hanno lasciato perdere....:D:p
 
#14
Edo, non avevo dubbi!:) La risposta di Giulio è correttissima. Resta il fatto che non tutto quello che è legale è morale, e viceversa.
Da parte mia, continuerò a emettere fattura a chi mi paga.
Datemi pure del socialista o comunista:p:D:D
 
#16
Ciao a tutti.
Viator o TripAdvisor non rilasciano però alcun documento fiscale ai clienti che acquistano servizi, l'iva non la pagano; noi agenzie di viaggio invece fatturiamo tutto.
 
#17

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