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Clamoroso al Cibali: il Telegraph invita tutti a tornare in vacanza in Italia

#1
Mi sono imbattuto in questo articolo. Mi ha sorpreso: dopo le badilate di fango che ci hanno buttato addosso, non mi aspettavo di certo un assist del genere dalla stampa estera.
A quanto pare il Telegraph invita i suoi lettori a tornare al più presto in Italia.

Tra le varie cose elogia anche i piccoli borghi. In realtà è una sviolinata a tutta l'Italia, alla sua arte, alla sua cultura, alla sua natura e alla sua gente. E al nostro vino :D
Mi chiedo: hanno tradotto male? Sono stati pagati dal premier Conte? Il giornalista ha l'amante italiana? O sotto sotto sperano di trovare prezzi stracciati?
Beh, da questo punto di vista possono mettersi l'anima in pace: i prezzi temo aumentino. Le sanificazioni e gli altri dispositivi di sicurezza qualcuno deve pur pagarli.
 
D

Dottor X

Guest
#2
In realtà va rilevato che l'Italia e gli italiani sono amatissimi nel mondo. Provate ad andare in Russia: scoprirete che gli architetti italiani, nell'arco dei secoli, hanno contribuito alla magnificenza degli edifici russi e agli esterni: piazze, fontane etc. Gli organi di Polizia russa li ho trovati estremamente cortesi e gentili nei confronti degli italiani, anche, nei controlli che in Russia sono serratissimi. In Germania c'é un grandissimo amore per l'Italia, l'Associazione Dante Alighieri è presente in molte città tedesche. Il popolo tedesco è innamorato dell'arte italiana specialmente delle bellezze artistiche. Purtroppo: i luoghi comuni, l'ignoranza e certa stampa rendono le cose, per l'Italia, estremamente difficili.
Per chiudere, giusto per citare esperienze di viaggiatore: quando sono arrivato in Argentina, pochi anni addietro: al controllo dei documenti un poliziotto, con un sorriso, mi ha detto "benvenuto in Argentina".
Colgo l'appello di gran parte degli operatori turistici siciliani/italiani, "salvate le imprese" perché i turisti/viaggiatori verranno sempre nel nostro meraviglioso paese. Ma se le imprese MUOIONO non potremo più accogliere nessuno.
I titolari di imprese turistiche non vogliono contributi "a pioggia" che, alla fine, come sempre, andranno agli amici degli amici. Provvedimenti "ERGA OMNES" abbattimento, ancora meglio annullamento, per il 2020 delle imposte comunali TARI - IMU- TOSAP. Per il 2021 riduzione del 50%.
 
#3
Sono d'accordo con te, @X. Solo la parte dei tedeschi mi lascia un po' perplesso, ma mi fido di te. Sono d'accordo sulla necessità di salvare le imprese con azioni concrete e non con le solite regalie ai soliti pochi. Oltre alle imposte, abbasserei anche l'imposizione fiscale.
Le partita Iva versano la metà degli incassi, se non di più, nelle casse dello Stato. Questa è un'anomalia, a mio avviso, a prescindere dal coronavirus. Temo, tuttavia, che non sia possibile abbassare drasticamente le tasse. O, meglio, non vogliono.
Nella nostra Italietta i soliti pochi ci sguazzano tra le cose che vanno male e che potrebbero andare molto meglio.
Del resto se le cose andassero meglio, nessuno avrebbe più bisogno di loro. E mo' mi fermo, altrimenti potrebbe prendere il sopravvento la nostalgia per le BR
 
#4
Mi sono imbattuto in questo articolo. Mi ha sorpreso: dopo le badilate ... pagarli.
Ciao Martino,
l'autore dell'articolo è Tim Jepson, un inglese di bell'aspetto che ha superato la mezza e che ha studiato ad Oxford ed ha vissuto anche in Italia, con all'attivo circa 20 pubblicazioni, di cui alcune edite dal National Geogaphic, e che conosce l'Italia meglio di tanti italiani.
E' un amante del nostro Paese e della nostra cultura, famoso il suo "Wild Italy".
Mi sembra di averlo intravisto in Laos qualche anno fa.
D'altronde, come si fa a parlare male del nostro paese, della nostra cultura, del nostro cibo. il 70% del patrimonio artistico mondiale lo abbiamo noi.
Ti assicuro che, pur parlando continuamente male di noi, inglesi e tedeschi (i nostri maggiori detrattori) crepano dall'invidia.;)
 
Ultima modifica:
#5
Ciao Martino,
l'autore dell'articolo è Tim Jepson, un inglese di bell'aspetto che ha superato la mezza e che ha studiato ad Oxford ed ha vissuto anche in Italia, con all'attivo circa 20 pubblicazioni, di cui alcune edite dal National Geogaphic, e che conosce l'Italia meglio di tanti italiani.
E' un amante del nostro Paese e della nostra cultura, famoso il suo "Wild Italy".
Mi sembra di averlo intravisto in Laos qualche anno fa.
D'altronde, come si fa a parlare male del nostro paese, della nostra cultura, del nostro cibo. il 70% del patrimonio artistico mondiale lo abbiamo noi.
Ti assicuro che, pur parlando continuamente male di noi, inglesi e tedeschi (i nostri maggiori detrattori) crepano dall'invidia.;)
Grazie per le informazioni! Tra gli invidiosi aggiungerei anche i cugini d'Oltralpe: anche sul vino si beccano legnate nei denti, mentre l'arte l'hanno "importata" dall'Italia. Penso alla Gioconda e a tanto ben di Dio che c'è al Louvre. Forse anche noi italiani dovremmo cominciare a volerci bene un po' di più. Solo che poi vado sui social, leggo alcuni commenti e mi viene lo sconforto.
Poi qualcuno riesce a strapparmi un sorriso (spero che @Mod non mi censuri)
WhatsApp Image 2020-04-26 at 20.06.59.jpg
 
#6
Eheh....definire il primo un rincoglionito, ma non è mai stato una cima, significa volergli bene. Il secondo paziente è di stoffa ancora più grezza, di una bassezza politica, morale e culturale che spaventa più del coronavirus, basti pensare alle giravolte e ribaltoni di linea politica avuti negli ultimi 50 giorni....
 

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