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Assunzione direttore Tecnico

#1
Ciao,<br />
<br />
qualcuno di voi mi può chiarire se esiste una qualche legge che stabilisce che tipo di contratto devo fare ad un Direttore tecnico per poter ottenere la licenza?? Determinato/Indeterminato??Collaborazione?? Con Partita IVA?? Mi spiego meglio....se io volessi prendere come DT uno dei tanti che anche su questo sito offrono la copertura, senza presenza, posso anche pagarli come professionisti, che sicuramente costa molto, molto meno!!!
 
#2
Ciao<br />
premesso che la soluzione da te prospettata è illegale e sanzionabile, è ovvio che la figura del direttore tecnico per sua natura deve in teoria ( ma anche in pratica) stare in agenzia nei normali orari di lavoro della stessa e prestare la sua attività per la sola agenzia; è quanto previsto dalle norme per la funzione del Direttore Tecnico.<br />
Per questa ragione il direttore tecnico;<br />
- se lavora effettivamente tutti i giorni nell'agenzia deve essere assunto con contratto a tempo indeterminato o determinato;<br />
- se invece viene preso solo per copertura la natura giuridica è sicuramente quella di un contratto di collaborazione coordinata e continuativa.<br />
Se il direttore tecnico ha una sua partita Iva per altri motivi può emettere fattura in luogo della collaborazione ma questo andrebbe contro la natura del rapporto che prevede che il direttore tecnico sia all'interno dell'agenzia in modo continuativo la qual cosa escluderebbe un altro tipo di attività professionale.
 
#3
Capisco che la "teoria" è questa, quello che non capisco è che la pratica mi sembra tutt'altra...Chi apre tramite un network come affiliato si serve del direttore tecnico del Network, che è 1 per 400 agenzie.....e che probabilmente non si sa neppure che faccia ha, ne lo si saprà mai...Mi sembra che la legge faccia un po acqua o meglio che dia una notevole spinta ai Network, non capisco perchè il Sig. Rossi puo aprire un'agenzia con Bluvacanze senza il minimo sforzo e senza la presenza agenzia di un DT REALE e invece io che di Network non ne voglio sentir neppure parlare devo assumere una persona che da me invece deve sempre essere presente.....In questo caso possiamo dire che LA LEGGE NON E' UGUALE PER TUTTI...
 
#4
8) Lei ha perfettamente ragione e le Regioni si stanno muovendo in questo senso proprio nei confronti dei network che del "direttore tecnico" hanno abusato con normative che non permeteranno più questo. Spesso ci si serve dei buchi delle norme per effettuare delle operazioni al limite della legge. Dal mio punto di vista non ha senso ma due malformazioni della pratica non costituiscono un diritto.<br />
Ad ogni modo nella sostanza del suo intervento credo che la situazione migliore per lei sia quella di un contratto di co.co.pro ovvero se la facilita di più ( ma ai limiti della norma) una collaborazione saltuaria con contruibuto inps prevista per chi supera i limiti previsti per la collaborazione saltuaria ( i 5.000 € annui o i 30 gg lavorativi , etc).
 
#6
Dovendo aprire una nuova adv, pensavo di fare una ditta individuale a mio nome. Essendo mio marito il direttore tecnico, può andar bene l'inquadramento di collaboratore familiare per lui?<br />
<br />
Ele
 
#7
:D Sicuramente si; attraverso la costituzione di un'impresa familiare il coniuge lavorerà attivamente all'interno dell'azienda assumendo la qualifica di direttore tecnico e gli verranno pagati anche i contributi inps ( da te ).<br />
Dovete solo a questo punto stabilire la quota di partecipazione all'utile che di solito è 51% e 49% ma puo' anche essere rivista in funzione del lavoro specifico effettuato dal collaboratore familiare/direttore tecnico.
 

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