Buonasera Anna,
questa è la risposta che avevo dato ad un quesito simile sul forum:
a rigore, il nome di fantasia sarebbe da evitare per le locazioni turistiche, sia perchè esplicitamente vietato da alcuni regolamenti regionali, ma anche perchè la denominazione contraddistingue l'impresa (società o ditta individuale), quindi è un elemento che viene verificato nei controlli delle Autorità (Polizia di Stato, Polizia Locale, Guardia di FInanza, Carabinieri), e punito con sanzioni e presunzione di attività imprenditoriale con applicazione dell'Iva ecc.
Molto meglio dare all'immobile un nome più vicino alla realtà, come ad esempio Casa Rossi (se il proprietario si chiama Rossi) o Casa in via del Corso (se quello è l'indirizzo).
Certo, è meno affascinante, ma è più autentico, infatti l'home sharing è diverso dal turismo alberghiero proprio perchè comporta la fruizione di reali abitazioni dei proprietari e un assaggio della loro way of life....
Come di consueto, i consigli prudenziali che fornisco ai miei clienti e agli utenti di questo forum, hanno la finalità di far funzionare serenamente le loro attività turistiche, senza un infinito e rischioso contenzioso con gli enti, che mette a dura prova la resistenza e, a lungo termine, porta al fallimento del progetto o a passività (sanzioni e chiusure) così pesanti da portare alla chiusura definitiva.
Purtroppo non conta quanto frequenti o no siano i controlli in una determinata area, perchè ora i controlli sono anche online.
Concludendo: il rischio dell'attività e di quanto descritto qui sulla denominazione è solo suo, quindi deve essere lei a decidere sul nome da dare alla sua attività di locazione