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Travel Blogger Guide Turistiche e Accompagnatori Turistici

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Amministratore
Staff Forum
#1
C'è qualcuno che ha ragionato sui possibili sviluppi del rapporto Blog, Travel Blogger e Guide Turistiche e/o Accompagnatori turistici?<br />
Cioè vedo l'esplosione di travel blogger anche qui in Italia la cui attività è essenzialmente raccontare sulle pagine del loro blog una destinazione, una esperienza alla quale sono stati invitati a conoscere. Diventandone ambasciatori nella rete, soprattutto usando i social media come twitter, facebook o instagram.<br />
Mi chiedo quanto le guide turistiche professioniste oggi stiano considerando questo strumento di autopromozione ma anche di dialogo con le persone che conoscono nel loro percorso di carriera.<br />
Al tempo stesso mi chiedo se è possibile ipotizzare che un travel blogger per dare completezza al suo profilo professionale non inizi a pensare di trasformare questa sua passione in professione, abbianando al suo scrivere e raccontare sul web anche la possibilità di essere un protagonista, diventando anche guida turistica o almeno accompagnatore turistico.<br />
Che ne pensate?<br />
La vedete più come una minaccia [il riversarsi nelle professioni abilitate di un numero oggi davvero grande di nuovi soggetti che sanno ben muoversi in rete e farsi promozione] o come una opportunità alla quale guardare soprattutto a cui ispirarsi nella propria attività?<br />
Mi piacerebbe affrontare questa discussione.....
 
#2
il discorso mi sembra davvero complesso. sicuramente per le guide turistiche questa è una buona opportunità. e ben vengano gli eserciti di travel blogger. viva il plurarismo! ma va fatta un'altra considerazione: è tutto oro ciò che luccica? si può prendere per oro colato tutto ciò che viaggia sul web? quante volte si danno per vere notizie che poi, a una più attenta analisi, si rivelano delle bufale? ecco: come fidarsi? in che modo verificare l'attendibilità di un blogger? se leggo una notizia sull'ansa - la prima agenzia di stampa italiana - immagino che dietro ci sia un giornalista che ha un tesserino e segue le regole dettate dal suo ordine professionale. Se invece leggo un'agenzia "ans(i)a" qualche dubbio mi viene. Ma non alla massa, che si pappa tutto ciò che gli viene propinato, senza curarsi di verificare almeno la fonte. Il punto è questo: non dovrebbe esserci una sorta di regolamentazione anche per i travel blogger? Un punto di partenza potrebbe essere questo: trovare una via di mezzo tra un giornalista e una guida turistica, tra l'altro due attività professionali che in tanti esercitano senza avrerne titolo. voi che ne dite?
 

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