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patrimonio italiano

#1
Salve, sono una studentessa catanese all’università Libre de Bruxelles. Sono una studentessa di un master in turismo e sto per svolgere la tesi di fine percorso. Il soggetto della tesi è il potenziale turistico italiano (più specificatamente siciliano) non sfruttato, come ad esempio siti culturali abbandonati o mal gestiti, e dare una potenziale soluzione a tale problematica. Se qualcuno conoscesse qualche luogo turistico abbandonato o mal gestito mi contatti pure! grazie
 
F

fmongiello

Guest
#2
Bisognerebbe verificare se esistono studi specifici sul patrimonio culturale in Sicilia da cui emergono tali debolezze, abbandono o mal gestione.
Sicuramente la Sicilia non è esente dalla cattiva gestione, ma per segnalare siti o altro servono numeri, comparazioni e informazioni certe.
Del tipo, la Valle dei Templi??? O Villa Romana del Casale a Piazza Armerina?
Il patrimonio della Sicilia poi è talmente vasto!! Non rischieresti di essere troppo generica?
Cioè ongi sito se si va in profondità ha una sua situazione specifica.

Ti riporto, da una rapida ricerca fatta online, criticità ma anche punti di forza che caratterizzano Villa Romana del Casale. Da solo è già tanta roba, si possono tratte tante considerazioni...

<span style="text-decoration: underline;"><strong><em><strong>Contesto ambientale e territoriale</strong></em></span>

Punti di forza
• Presenza di siti e di emergenze naturali e culturali noti a livello internazionale;
• Rilevante patrimonio naturale;
• Presenza di numerosi corsi d’acqua a carattere torrentizio;

Punti di debolezza
• Aree verdi poco attrezzate;
• Torrente Nociara inquinato dai reflui urbani;
• Fluttuazioni nei livelli dei bacini idrici;
• Patrimonio naturale ben tutelato, ma poco valorizzato

Opportunità
• Crescita della richiesta di aree attrezzate per le attività e lo sport;
• Aumento generale dell’interesse verso il turismo di tipo escursionistico;

Minacce
• Inquinamento delle falde acquifere e dei corsi d’acqua;
• Vulnerabilità del suolo caratterizzato da arenarie, sabbie e argille sabbiose, e particolarmente soggetto a frane;
• Degrado delle aree boschive per l’inutilizzazione e la poca manutenzione;
<span style="text-decoration: underline;"><em>
<strong>Contesto economico e turistico</strong></em></span>
Punti di forza
• Rilevante patrimonio di risorse storico-culturali e naturalistiche;
• Presenza diffusa di aree archeologiche;
• Presenza di prodotti tipici locali;

Punti di debolezza
• Carente organizzazione nella ricettività alberghiera e agrituristica
• Esistenza di un’offerta turistica marginale rispetto alle potenzialità del territorio;
• Standard qualitativi di fruizione e di offerta dei servizi culturali e turistici non adeguati ed omogenei;
• Patrimonio culturale non adeguatamente valorizzato;
• Eccessiva frammentazione delle politiche di promozione dell’offerta turistica, in particolare di quella turistico-culturale e turistico-naturalistica;
• Dimensioni ridotte delle iniziative imprenditoriali e dell’offerta turistica e mancanza di tour operator specializzati;
• Produzione di eventi e attività immateriali in campo culturale e ambientale insufficiente;
• Offerta ricettiva eccessivamente concentrata in alcune aree e in maniera puntuale;
• Stagionalità flussi turistici
• Bassa percentuale di permanenza turistica;
• Scarsa coerenza tra i diversi livelli di pianificazione e programmazione

Opportunità
• Possibilità di diversificare e destagionalizzare l'offerta turistica: turismo culturale, naturalistico, escursionistico e gastronomico;
• Disponibilità di risorse finanziarie comunitarie, nazionali e regionali;
• Politiche di valorizzazione delle risorse culturali;
• Margini di sviluppo crescenti per alcuni segmenti di domanda legati alla valorizzazione di nuovi attrattori culturali e ambientali;
• Centralità geografica che potrebbe incrementare lo sviluppo economico del territorio;
• Valorizzazione dei prodotti tipici locali attraverso la predisposizione di un Marchio di Qualità

Minacce
• Crisi del settore dei servizi e di quello commerciale con ripercussioni sul livello occupazionale dell’area;
• Rischio di progressiva perdita di competitività economica in assenza di strategie di tutela e sviluppo locale;
• Marginalità dell’attività turistica;
• Carente sviluppo di nuove attività, a causa della bassa densità di popolazione;
• Rischio del progressivo abbandono e degrado del patrimonio culturale;
• Estrema frammentazione delle politiche di promozione e sostegno al turismo poste in essere dalle differenti Amministrazioni Regionali del Mezzogiorno nel periodo di programmazione 2000-2006;

<span style="text-decoration: underline;"><em><strong>Contesto storico e socio-culturale</strong></em></span>
Punti di forza
• Presenza di un ricco patrimonio storico-architettonico;
• Presenza di forti tradizioni popolari, manifestazioni folkloristiche e spirito identitario;

Punti di debolezza
• Bassa densità di popolazione;
• Indice di vecchiaia elevato;
• Tasso di disoccupazione giovanile elevato;
• Mancanza di connessione tra i diversi siti archeologici;
• Scarse iniziative di promozione del patrimonio storico-archeologico;
• Scarse iniziative di promozione dei valori del Sito UNESCO sia tra la popolazione locale che a livello extraregionale;

Opportunità
• Disponibilità di strutture in disuso da destinare ad attività culturali;
• Disponibilità di antica viabilità da convertire in itinerari turistici, regge trazzere e infrastrutture dismesse;
• Possibilità di realizzare una rete culturale integrata;
• Presenza di tradizioni storico culturali potenzialmente valorizzabili a livello territoriale;
• Elevata consistenza di patrimonio immobiliare non utilizzato, anche di pregio, finalizzabili anche alla ricettività turistica di qualità;

Minacce
• Rischio di progressivo abbandono e degrado del patrimonio storico e architettonico;
• Difficoltà a fare fronte a processi complessi di integrazione e co-decisione da parte delle amministrazioni territoriali;

<span style="text-decoration: underline;"><em><strong>Contesto Infrastrutture e accessibilità al sito</strong></em></span>
Punti di forza
• Rete stradale sufficiente a livello extraurbano;
• Trasporto pubblico extraurbano su gomma complessivamente buono;
• Collegamenti buoni con Palermo e Catania;

Punti di debolezza
• Debolezza della dotazione infrastrutturale e problemi di accessibilità turistica;
• Scarsa efficienza delle infrastrutture igienico-sanitarie durante le stagioni turistiche;
• Inadeguata cartellonistica stradale per la segnalazione del Sito;

Opportunità
• Mezzi di trasporto collettivi ecologici;
• Tendenza ormai consolidata di chiudere al traffico veicolare i centri storici;

Minacce
• Difficoltà di ampliare le condizioni di accessibilità;
• Problemi di inquinamento atmosferico dovuto al sovraccarico di traffico veicolare;
• Riduzione dell’accessibilità all’area del Sito;

<span style="text-decoration: underline;"><em><strong>Contesto Villa Romana del Casale</strong></em></span>
Punti di forza
• Afflusso turistico molto elevato;
• Buona integrazione del Bene nel contesto paesaggistico;
• Stato di conservazione del Bene complessivamente buono;
• Numerosità degli strumenti straordinari di programmazione dello sviluppo esistenti o in corso di predisposizione che hanno come epicentro la Villa Romana del Casale ed il turismo culturale ad essa connesso
(PIT, POIn, etc.);
• Realizzazione del "Parco Archeologico Villa Romana del Casale e delle aree archeologiche di Piazza Armerina e dei comuni limitrofi”;
• Presenza di numerosi dati iconografici e alfanumerici relativi al sito;

Punti di debolezza
• Mancanza di corsi specializzati per il personale addetto all’accoglienza turistica;
• Scarsa accessibilità al Sito;
• Forte stagionalità dei flussi turistici;
• Scarsa diffusione dei valori del Sito;
• Presenza di un sistema non omogeneo di catalogazione dei dati;

Opportunità
• Azioni di marketing pubblicitario e di formazione per la diffusione dei valori del sito;
• Realizzazione di eventi culturali;
• Creazione di punti informativi;
• Attuazione di progetti previsti nel PIT “Enna turismo tra Archeologia e natura”, nel POIn e nel progetto Arcus “Attrattori culturali, naturali e turismo”;
• Incremento del patrimonio archeologico a seguito delle campagne di scavo;
• Sistematizzazione dei dati esistenti;

Minacce
• Progressivo abbandono del Bene;
• Diminuzione dei flussi turistici;
• Perdita dei valori che hanno condotto il Bene all’iscrizione alla WHL World Heritage List;
• Mancata integrazione nei circuiti turistici nazionali e internazionali;
• Possibile riduzione delle risorse straordinarie a valere su fondi POR-Regione Sicilia;
• Ritardi nella realizzazione delle opere;
 

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