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L'interprete congressuale tra luci e ombre

#1
La buona conoscenza delle lingue - direbbe Lapalisse - spiana la strada nel mondo del turismo e dell'hospitality. E offre anche interessanti opportunità in ambito congressuale, dove è sempre più richiesta la figura dell'interprete congressuale.
Per ricoprire questo ruolo, tuttavia, occorrono determinate caratteristiche. Sono riassunte qui: http://www.lavorareturismo.it/figure-professionali/linterprete-congressuale. Detto questo, si pone il dubbio: ma questa è una professione davvero remunerativa?
Dà netta l'idea di essere un'attività saltuaria, ma non è detto che poi si lavori poco e si guadagni poco. Chi ha un'esperienza diretta potrebbe dire la sua e aiutarci a capire. Merci
 
#3
chissà, forse nelle realtà più grandi, dove si organizzano eventi e congressi a ripetizione è ipotizzabile un posto (quasi) fisso. per ora il massimo che riesco a immaginare, sono sei mesi di lavoro all'expo di milano. e lì ce n'è davvero bisogno: girano certe traduzioni (vedi cartelli) che a confronto il totò del "noio volevam savuar" è docente madrelingua
 

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