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Laurea in turismo o economia aziendale a gestione turistica?

#1
Ecco il dilemma che si presenta sono un papà in aiuto della propria figlia nella <a href="http://www.laureaturismo.it/universita-per-il-turismo/come-scegliere-universita">scelta università</a> che vorrà fare in futuro (l'anno prossimo quindi meglio premunirsi prima), la sua passione è lavorare nel settore turistico, con due preferenze basilari, le lingue e il manageriale aziendale, purtroppo leggendo qua e la nel web e anche nella realtà, tale scelta, almeno per il momento, non sembra un scelta eccellente, vuoi per la indeguatezza delle ns aziende turistiche, vuoi per la confusione che regna nel settore, quindi mi trovo a cercare il meglio salvando capre e cavoli. Per motivi logistici ed economici la facoltà deve essere scelta per forza di cose tra Napoli e Salerno, la prima ha una laurea triennale (Federico II) in Scienze del turismo ad indirizzo manageriale (a nr programmato) mentre la seconda non ha nulla. La prima facoltà sarebbe ottima darebbe le due opportunità scelte e cioè economia + lingue+ turismo, ma va da se che le prove di ingresso possono diventare delle armi a doppio taglio, se non si supera cosa fare? Devi per forza di cosa ripiegare e per le difficoltà di cui prima devi optare diversamente ed avevo pensato in questo modo, consigliare una laurea triennale in "Economia aziendale" o altra laurea della classe 17 (accetto consigli autorevoli e non) con una successiva laurea in specializzazione in "Progettazione e gestione dei sistemi turistici" che la "Federico II" ha in programma, che ne pensate? Può essere una buona scelta?<br />
Grazie per quanto vorrano consigliarmi.
 

Francesco Mongiello

Consulente Web Marketing Turistico & Social Media
Staff Forum
#2
Mi sembra la scelta più ragionevole.

Tentare in primo luogo la classe 39, scienze del turismo indirizzo manageriale, ripiegare eventualmente sulla classe 17, in caso di esito negativo all'accesso per la 39.
dopo la triennale - se proprio è il caso - fare la specialistica classe 55/S.

Eventualmente optare per la parthenope, classe 17 economia aziendale management delle imprese turistiche. Dall'a.a. 2007/8 vi sono diversi indirizzi della 17 alla parthenope.

Entrare alla 39 dovrebbe essere l'obiettivo, poichè mette insieme i contenuti di interesse di sua figlia ed più vicina alle tematiche di management per le aziende turistiche.
 
#3
<em>@FMongiello wrote:</em><blockquote>Mi sembra la scelta più ragionevole.<br />
Tentare in primo luogo la classe 39, scienze del turismo indirizzo manageriale, ripiegare eventualmente sulla classe 17, in caso di esito negativo all'accesso per la 39.<br />
dopo la triennale - se proprio è il caso - fare la specialistica classe 55/S.<br />
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Eventualmente optare per la parthenope, classe 17 economia aziendale management delle imprese turistiche. Dall'a.a. 2007/8 vi sono diversi indirizzi della 17 alla parthenope.<br />
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Entrare alla 39 dovrebbe essere l'obiettivo, poichè mette insieme i contenuti di interesse di sua figlia ed più vicina alle tematiche di management per le aziende turistiche.</blockquote><br />
Ringraziandoti per la celere risposta, continuo nel chiederti ulteriori chiarimenti, assodato che la mia 1° ipotesi è quella più giusta, spulciamo la 2° ipotesi, sicuramente il consiglio sulla parthenope sembra essere quello più naturale, ma leggendo il corso di studio, mi aspettavo qualche cosuccia in più sulle lingue, ma vedo che per l'università è più importante geografia e non tanto la conoscenza di una 2° lingua della CEE, a questo punto chiedo è preferibile fare una triennale pura della classe 17 con vocazione dell'insegnamento obbligatorio di 2 lingua della CEE, oltre all'italiano, come offre l'università di Salerno , oppure conviene rimanere su quanto consigliato a prescindere dall'insegnamento delle lingue? Un azienda è sempre un azienda, che sia turistica o di barattoli il concetto di base è sempre lo stesso o no!!!! Forse sbaglio a interpretare la cosa? Continuando sulla stessa riga, è meglio "Economia aziendale" oppure "Economia e amministrazione delle imprese"? Chiaramente dopo la triennale uno potrà optare per la classe 55/S!! Sperando di non avere interpretato male i corsi offerti dalla parthenope e da quella di Fisciano,<br />
Ciao
 

Francesco Mongiello

Consulente Web Marketing Turistico & Social Media
Staff Forum
#4
non v'è dubbio che l'economia aziendale di base è uguale per tutti i settori, tuttavia il turismo è un settore alquanto complesso che ha delle sue specificità , con le quali chi proviene da altri percorsi di studio in qualche modo poi dovrà  scontrarsi. chiaramente se si ha una buona preparazione di tipo economico il problema è facilmente superabile.
in ogni modo è strano che non vi siamo almeno una seconda lingua straniera! anche se a dirla tutta potrebbe anche non servire. con qualunque mercato si operi nel turismo la lingua di lavoro è l'inglese. ciò vale anche nei rapporti con i francesi (i più temerari a non abbandonarla) o aziende dell'area francofona. quindi diciamo che è un problema sul quale si può sorvolare. acquisire la conoscenza di una seconda lingua che comunque non verrebbe mai utilizzata, se non in casi del tutto eccezionali, il cui studio sarebbe fin a se stesso e non applicabile sul lavoro...è inutile. non trova?

nel dover invece scegliere tra economia aziendale ed economia e amministrazione delle imprese, forse bisognerebbe fare una valutazione rispetto alle successive opportunità, sbocchi professionali, carriere possibili. se la prima è molto più generica, la seconda è un pò definita abbracciando in maniera più approfondita la gestione amministrativa (e finanziaria).
il tutto verificato sempre al di là  della denominazione del corso di laurea, in particolare analizzando i piani di studio.

considerato che all'iscrizione manca ancora del tempo, sarebbe utile riuscire ad avere i pareri di chi frequenta ed ha frequentato, magari chiudendo già il ciclo e laureandosi, i diversi corsi dei quali parliamo.
 
#5
<em>@FMongiello wrote:</em><blockquote>non v'è dubbio che l'economia aziendale di base è uguale per tutti i settori, tuttavia il turismo è un settore alquanto complesso che ha delle sue specificità , con le quali chi proviene da altri percorsi di studio in qualche modo poi dovrà scontrarsi. chiaramente se si ha una buona preparazione di tipo economico il problema è facilmente superabile.</blockquote><br />
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Dunque per la specificità del turismo, viene da capire che tra la scelta di "economia aziendale" di base e "economia aziendale in managment turistico" è preferibile scegliere la seconda!!! Per la preparazione di base, bhe qui c'e', credo, ci potranno essere dei problemi, infatti mia figlia proviene da studi classici ad indirizzo linguistico (liceo classico sperimentale in lingue), le classiche cose della scuola italiana, ma non dovrei preoccuparmene vuol dire che ci sarà piu' impegno da parte sua.<br />
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<em>@FMongiello wrote:</em><blockquote>in ogni modo è strano che non vi siamo almeno una seconda lingua straniera! anche se a dirla tutta potrebbe anche non servire. con qualunque mercato si operi nel turismo la lingua di lavoro è l'inglese. ciò vale anche nei rapporti con i francesi (i più temerari a non abbandonarla) o aziende dell'area francofona. quindi diciamo che è un problema sul quale si può sorvolare. acquisire la conoscenza di una seconda lingua che comunque non verrebbe mai utilizzata, se non in casi del tutto eccezionali, il cui studio sarebbe fin a se stesso e non applicabile sul lavoro...è inutile. non trova?</blockquote><br />
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Forse hai ragione è inutile peoccuparsi così tanto per la 2° lingua quando il tutto si svolgerà in inglese.<br />
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<em>@FMongiello wrote:</em><blockquote><br />
nel dover invece scegliere tra economia aziendale ed economia e amministrazione delle imprese, forse bisognerebbe fare una valutazione rispetto alle successive opportunità , sbocchi professionali, carriere possibili. se la prima è molto più generica, la seconda è un pò definita abbracciando in maniera più approfondita la gestione amministrativa (e finanziaria).<br />
il tutto verificato sempre al di là della denominazione del corso di laurea, in particolare analizzando i piani di studio.</blockquote><br />
Giusto<br />
<em>@FMongiello wrote:</em><blockquote><br />
considerato che all'iscrizione manca ancora del tempo, sarebbe utile riuscire ad avere i pareri di chi frequenta ed ha frequentato, magari chiudendo già il ciclo e laureandosi, i diversi corsi dei quali parliamo.</blockquote><br />
E' quello che si dovrà inominciare a fare.<br />
Ciao
 
#6
Mi sono laureata circa 5 anni fa nell'universita' molisana. Mi sono decisamente trovata bene ma non ti nascondo che ci sono molti problemi nell'entrare nel mercato.<br />
Non so se sia una buona scelta iscriverti in una universita' del settore turistico. Avresti poche possibilita' di lavoro e spesso se sei una delle fortunate, sei sottopagata.<br />
Tornando indietro non avrei mai studiato in Italia, ma sarei partita direttamente in un altro Paese per prendermi la laurea.<br />
Vivo attualmente in Inghilterra e ho una agenzia di servizi turistici e contemporaneamente insegno italiano in una scuola.<br />
Il mio consiglio, se sei intenzionata a spostarti in diversi Paesi, iscriviti ad una facolta' del settore turistico, altrimenti, cambia indirizzo. Finiresti di fare l'eterna disoccupata
 
#7
<em>@gentile wrote:</em><blockquote>Mi sono laureata circa 5 anni fa nell'universita' molisana. Mi sono decisamente trovata bene ma non ti nascondo che ci sono molti problemi nell'entrare nel mercato.<br />
Non so se sia una buona scelta iscriverti in una universita' del settore turistico. Avresti poche possibilita' di lavoro e spesso se sei una delle fortunate, sei sottopagata.<br />
Tornando indietro non avrei mai studiato in Italia, ma sarei partita direttamente in un altro Paese per prendermi la laurea.<br />
Vivo attualmente in Inghilterra e ho una agenzia di servizi turistici e contemporaneamente insegno italiano in una scuola.<br />
Il mio consiglio, se sei intenzionata a spostarti in diversi Paesi, iscriviti ad una facolta' del settore turistico, altrimenti, cambia indirizzo. Finiresti di fare l'eterna disoccupata</blockquote><br />
Ecco erano proprio queste le risposte, oltre a quelle autorevoli già avuta, che mi aspettavo che giungessero, premesso che abito e lavoro nei pressi della penisola Sorrentina e Amalfitana e che ultimamente le aziende turistiche stanno incominicando a capire l'importanza delle figure specializzate nel loro settore, l'intenzione di mia figlia è proprio quella di abbandonare l'Italia (come lavoro intendo), il suo sogno è quello di lavorare in Inghilterra appunto o al max nei paesi di lingua Spagnola, io avrei consigliato anche le parti dell'Italia a confine con i paesi di lingua Tedesca, che ne pensi (ate)?<br />
Ciao
 
#8
Caro papa', se tua figlia e' desiderosa di spostarsi, e' una cosa positivissima. Facendo una esperienza all'estero che sia Spagna , Inghilterra o altri Paesi, l'aiutano a guardare diversi orizzonti. Oggi giorno le lingue sono importantissime, non lo dico perche' ho una agenzia di servizi turistici che si occupa di abbattare il divario tra persone di diversa nazionalita' ma perche' effettivamente e' cosi'.<br />
Stando sola all'estero si responsab.<br />
Io la solleciterei.
 
#9
<em>@gentile wrote:</em><blockquote>Caro papa', se tua figlia e' desiderosa di spostarsi, e' una cosa positivissima. Facendo una esperienza all'estero che sia Spagna , Inghilterra o altri Paesi, l'aiutano a guardare diversi orizzonti. Oggi giorno le lingue sono importantissime, non lo dico perche' ho una agenzia di servizi turistici che si occupa di abbattare il divario tra persone di diversa nazionalita' ma perche' effettivamente e' cosi'.<br />
Stando sola all'estero si responsab.<br />
Io la solleciterei.</blockquote><br />
Su questo ho già incominciato a spingere la cosa, infatti, nel bene e nel male, quest'anno, ancora diciasettenne, ha già maturato una esperienza negli USA, tre settimane con la ns presenza e tre senza, con relativo viaggio di ritorno con due scali, completamente da sola :D<br />
Ciao
 
#10
Se vuoi aiuto per un soggiorno in Inghilterra, io ho una agenzia di servizi turistici a Portsmouth, cittadina universitaria inglese situata a sud. famosa per il suo noto porto navale.
littleangelltd.com
Ma non hai mai pensato di consigliare tua figlia a svolgere l'universita' all'estero. In Inghilterra ci sono moltissime univesita' a indirizzo turistico. Il corso dura minimo tre anni di cui due teorici e uno pratico remunerato, e massimo 5 anni (MASTER) (equivale alla nostra laurea di secondo livello)
 
#11
<em>@gentile wrote:</em><blockquote>Se vuoi aiuto per un soggiorno in Inghilterra, io ho una agenzia di servizi turistici a Portsmouth, cittadina universitaria inglese situata a sud. famosa per il suo noto porto navale.
littleangelltd.com</blockquote>
Per adesso no, gli USA mi hanno già succhiato un bel po di eurozzi, l'anno prossimo un pensierino lo si farà sicuramente ti terrò in considerazione.
<em>@gentile wrote:</em><blockquote>Ma non hai mai pensato di consigliare tua figlia a svolgere l'universita' all'estero. In Inghilterra ci sono moltissime univesita' a indirizzo turistico. Il corso dura minimo tre anni di cui due teorici e uno pratico remunerato, e massimo 5 anni (MASTER) (equivale alla nostra laurea di secondo livello)</blockquote>
Sarebbe la soluzione migliore, ma purtroppo per un monoreddito con due figli a carico e studenti, non è possibile anzi è impensabile far studiare un figlio all'estero pur consapevole della eccellenza delle università straniere rivolte al turismo, sicuramente più attente, legislativamente parlando, al mondo turistico.
Ciao
 
#12
Ciao, io sono uno studente del secondo anno del corso di laurea triennale in Economia e Gestione dei Servizi Turistici...ho letto con molta attenzione i diversi post pubblicati in questa area e se devo dire la sincera verità (mi riferisco al papà che sta valutando il corso migliore per sua figlia) se dovessi rifare la scelta non mi sarei per nulla al mondo iscritto ad una laurea in turismo qui in italia....Forse vi domanderete perchè...beh se noi confrontiamo i nostri titoli accademici con altri coetanei europei i nostri non valgono una beata fava.....e di questo ne sono veramente deluso....<br />
<br />
Comunque rispondendo al 2° quesito del padre, relativo alla scelta di un corso di laurea che presenti lezioni di lingua inglese....io le porto la mia esperienza da studente...anche io nel mio piano di studio erano inserite 2 materie di lingua inglese (rispettivamente: Lingua Inglese (idoneità) e Lingua Inglese I)....e se devo dire la sincera verità quei due corsi lì (anche se tenuti da una professoressa madrelingua) non mi hanno servito assolutamente a niente anche perchè noi studenti non abbiamo nessun modo di poterci esprimere in lingua, poiché durante le lezioni la docente spiega (e non pone nessun tipo di domanda agli studenti) e poi l'esame è solamente scritto e non orale....quindi????? a cosa ci serve???? ASSOLUTAMENTE A NIENTE.........<br />
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Concludo dicendo che il nostro sistema universitario (a partire dalla laurea triennale, continuando con la laurea magistrale e concludendo con il dottorato di ricerca) E' COMPLETAMENTE DA RIFORMARE....E IL GOVERNO ITALIANO DEVE CERCARE CON UNA CERTA RAPIDITA' DI RIFORMARE IL PIù POSSIBILE SIA LE CLASSI DI LAUREA CHE I CORSI STESSI,IN MODO DA PERMETTERE UNA FORMAZIONE CHE POSSA ESSERE ALLA PARI DI QUALSIASI ALTRA UNIVERSITA' STRANIERA!!!!!!!<br />
<br />
Spero che sono stato abbastanza chiaro e se avete domande da pormi, sono qui per rispondere (con molto orgoglio) a tutti i quesiti che vorrete pormi....
 

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