• Ho da poco avviato un tour operator e mi occupo di viaggi tailor made/outgoing in territori remoti. Mi accorgo però che le assicurazioni del mercato italiano, mi riferisco ad esempio alle polizze viaggiatore (assistenza, spese mediche, annullamento, interruzione soggiorno, perdita volo etc) sono molto care (almeno il doppio,calcolo senza commissioni ) e non competitive come quelle ad esempio sul mercato Uk , sono molto più rigide ( sul mercato mondiale io posso decidere cosa mettere, cosa togliere e calibrare ogni voce, ho tante casistiche e possibilità), e non offrono alla fine la stessa copertura per il viaggiatore e alla fine per me impresa. Usando quelle, il prodotto complessivo’ viaggio’ che costruirei alla fine avrebbe un prezzo più concorrenziale, che per una start up aiuta.Vorrei capire se c’è un motivo per cui rivolgersi solo al mercato interno: il problema è la lingua? il fatto magari di non poter aggiungere le commissioni? una norma, quale?

    Se rinuncio alle commissioni e stipulo a nome del viaggiatore, facendogli pagare il corrispondente costo pulito all’interno di un pacchetto complessivo all inclusive con pernottamenti, attività e quant’altro , si pongono problemi di qualche tipo? Che ne so Fiscali?