Destination Management

Sviluppo turistico a Siracusa: Relazione del Dott. Busà per intavolare una seria discussione

Riportiamo di seguito la Relazione, integrale e senza filtri, del Dott. Giuseppe Busà invitato dall’Ing. D’Angelo, Presidente del Centro Studi Siracusano “Davide contro Golia”, a fornire il suo contributo nell’ambito di una manifestazione pubblica che si terrà domani – 25 luglio – a Siracusa e alla quale parteciperanno politici, operatori ed esperti di settore, per discutere su eventuali congetture e proposte nell’ambito turistico locale.
La Relazione costituisce il punto di partenza su cui sarà imperniato il dibattito politico inteso a sottolineare senza mezzi termini ciò che molto tecnici di settore e politici sottovalutano – secondo Busà – e/o che forse disconoscono.

Relazione

“Il fenomeno turistico, in particolare quello di natura balneare, al di là dei problemi congiunturali negativi legati alla crisi economica, sta subendo una forte regressione a livello planetario;

– gli albergatori e, in generale, tutti coloro che offrono strutture ricettive nella Provincia di Siracusa, stanno congestionando i loro prezzi, senza adeguare minimamente la qualità dei servizi erogati/erogabili;

– il proliferare di casa-vacanze, di alloggi per turisti, di abitazioni private destinate allo sfruttamento dei poveri visitatori nelle nostre zone, non subisce nessun controllo serio (e non mi riferisco soltanto alla mancanza delle licenze, alla stipula di regolari contratti registrati, ma anche e soprattutto ai prezzi adottati) da parte delle istituzioni preposte (Guardia di Finanza, Mister Prezzi presente, solo in teoria, presso le Camere di Commercio, etc,etc);

– la mancanza di un piano di sviluppo turistico locale, tanto auspicato e promesso dall’attuale Presidente della Provincia in fase pre-elettorale e mai realizzato, sta continuando a penalizzare tutto il settore preposto;

– il mancato coordinamento fra enti pubblici e privati, per la pianificazione di interventi mirati, atti al miglioramento, potenziamento e adeguamento qualitativo rispetto agli standard internazionali delle strutture ricettive zonali, crea discresie di natura operativa e gestionale;

– la mancanza di sinergia fra gli operatori pubblici e privati, per la standardizzazione dei servizi e la possibile certificazione di qualità (uni, iso) mai auspicata per il comprensorio Siracusano, è fortemente penalizzante nei confronti del mercato della domanda, tra l’altro, sempre più concorrenziale;

– il mancato coinvolgimento scientifico, attraverso i possibili contributi derivanti da attività di ricerca, non rende mirata l’azione politica-gestionale e pianificativi per il medesimo settore.

Da sempre, i politici di turno ci hanno bombardato con i soliti concetti asfittici e demagogici di “sistema”, di “sistemi turistici locali” e di “pacchetti-servizi” da destinare ai fruitori nazionali e/o internazionali; senza mai porsi, tuttavia, l’esigenza di interpellare colui a cui tutto ciò dovrebbe essere destinato: il turista!

Come è noto, il fenomeno turistico è molto complesso e spesso contraddittorio e antitetico per ciò che attiene aspetti endogeni ed esogeni di natura comportamentale legati alla manifestazione dello stesso. In relazione a quanto proposto costantemente, dai gestori della cosa-pubblica e quanto, invece, frutto della realtà sociale, volevo ricordare, infatti, quanto segue:

– il concetto di sistema cozza, spesso e volentieri, con quello di tipicità e/o peculiarità territoriale, oltre che con l’incapacità di formare sinergie serie fra operatori di settori: albergatori, ristoratori, negozianti, aziende di trasporti, etc;

– le aggregazioni comprensoriali sono di difficile formazione, in quanto il più delle volte, presuppongono la concertazione e l’aggregazione istituzionale di espressioni politiche, sociali e culturali promiscue e/o contrapposte;

– i pacchetti turistici non tengono conto delle esigenze di coloro a cui vengono destinati; tanto per intenderci, facendo una sorta di parallelismo eufemistico: è come quando andiamo da un sarto per farci cucire un vestito, senza dare le misure dello stesso di ciò che vogliamo; oppure, per restare in tema di magna-magna: è come quando ci rechiamo in un ristorante ed il ristoratore ci propina le pietanze a sua scelta senza fare i conti con i nostri gusti e/o volontà.

I problemi di cui sopra rappresentano soltanto una parte (la punta di un iceberg) di quello che bisognerebbe valutare attentamente e monitorare con costanza, ricordando a noi tutti, operatori, simpatizzanti, studiosi del fenomeno turistico, che la prima cosa che valuta il “turista-tipo”, nella scelta e nella fruizione di un servigio in generale, è il rapporto qualità-prezzo.

Mi auguro che gli amministratori di turno inizino finalmente a intraprendere un cammino fattivo e prolifico verso un futuro migliore che guardi al potenziamento del settore turistico e, in generale, al miglioramento della qualità della vita nella nostra amata Provincia.”

“Decidere senza quantificare è come guidare nella notte un’auto priva di fari e senza nemmeno l’aiuto della pallida luce della luna”……….Giuseppe Alvaro……..

Dott. Giuseppe Busà

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